Dopo l’estensione graduale e la definitiva attivazione su tutto il territorio nazionale, con decorrenza dal 15 luglio 2017, il Processo Tributario Telematico è oramai una realtà che continua ad affermarsi quotidianamente.
Del resto, considerando i dati emergenti dall’ultimo rapporto MEF, il ricorso al sistema telematico è sempre più preferito fra i professionisti del settore. Considerando il rapporto, con riferimento ai primi 6 mesi di operatività del sistema telematico tributario, oltre un atto tributario su 4 viene depositato attraverso la procedura online.
La presentazione cartacea di memorie, appelli, ricorsi e controdeduzioni, è sempre la più diffusa ma lentamente i professionisti stanno cominciando a considerare le opportunità offerte dalla procedura telematica. Gli operatori, specialmente avvocati e commercialisti, hanno la possibilità di accedere, previa regolare registrazione, al Sistema Informativo della Giustizia Tributaria, meglio noto come SIGIT, per depositare atti processuali, prendere visione del fascicolo e dei dispositivi.
Le varie funzioni del portale si basano sul possesso della casella PEC e sull’uso della firma digitale. Dal 31 gennaio del 2018 la piattaforma SIGIT conta circa 25.000 utenti fra cittadini, professionisti, enti impositori e dipendenti.
Verso la Sentenza Telematica
La corsa verso la completa stabilizzazione del Processo Tributario Telematico ha un nuovo traguardo. Stando all’ultimo positivo trend, infatti, la Direzione del Mef, di concerto con il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, è già al lavoro per garantire anche la sentenza telematica a partire dai primi mesi del 2019.
Il Processo Tributario Telematico, nonostante le prime adesioni facciano ben sperare per il futuro, resta ancora una mera facoltà. Inoltre è bene segnalare che una volta scelta la modalità di deposito online essa rimane non modificabile sino alla conclusione della causa dinnanzi alla Commissione Tributaria Regionale. In buona sostanza, gli atti non possono essere convertiti nella modalità cartacea o viceversa: l’inoltro telematico, sin dal primo grado, perdura fino al grado in appello.
Opportunità e problemi del Processo Tributario Telematico
L’innovazione digitale offre certamente molte opportunità in termini di semplificazione, riduzione dei costi, di trasparenza, abbattendo anche le spese che gli operatori devono sopportare per eseguire personalmente i depositi.
Tuttavia, dietro queste opportunità, si celano anche tutte le diffidenze e le difficoltà che incontrano gli operatori nell’utilizzo della procedura telematica. Il sistema, nei fatti, necessita ancora di essere ulteriormente potenziato e opportunamente semplificato. Numerose pronunce giurisdizionali, inoltre, creano rilevanti ostacoli alla diffusione del Processo Tributario Telematico, ingenerando confusione fra gli operatori su come eseguire correttamente il deposito.
Una soluzione digitale per un problema… digitale
Lungo tale prospettiva dotarsi di un software gestionale tributario appare quanto mai necessario per pianificare al meglio la propria attività di fonte alle numerose scadenze ed eseguire correttamente la procedura di deposito.
Un software gestionale come iContenzioso permette infatti di guardare al Processo Tributario Telematico non più come un problema, ma di poterne apprezzare concretamente tutti i vantaggi di semplificazione e riduzione dei tempi. Il programma è stato opportunamente progettato per realizzare schede anagrafiche dei clienti, assicurare un costante monitoraggio sullo stato dei procedimenti, sulle scadenze, le date di costituzione e di deposito, tenuto conto anche dei tempi di sospensione feriale.
In particolare, si propone anche come uno strumento potente per sincronizzare l’attività fra i diversi collaboratori di studio. Offrirà un ambiente d’interazione fra colleghi, in cui poter operare e ottenere una visione storica della pratica precisa e dettagliata. “iContenzioso”, spiega il CEO Giulia Mandolesi, ” è stato pensato per permettere ai professionisti di lavorare in maniera più efficiente, sia in termini di tempo che di collaborazione con colleghi o collaboratori. Inoltre, è uno strumento che aiuta il Professionista offrendogli una modalità di lavoro più agile e digitalizzata. Un cambiamento che, non appena il PTT sarà a regime obbligatoriamente per tutti, dovrà essere adottato dall’intera categoria per una gestione smart e puntuale del Contenzioso Tributario.”
Ulteriore punto di forza: la facilità d’utilizzo. Il software consentirà di ricorrere al Processo Telematico Tributario con una guida di riferimento sicura, anche per i professionisti meno avvezzi alle piattaforme informatiche.