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Il Private banking italiano supera le previsioni del 2024: raccolta netta in crescita e nuovi player sul mercato

Imagoeconomica

Il 2024 continua a essere un anno positivo per il Private banking in Italia, con numeri che superano le previsioni e una forte crescita sia delle masse gestite che dell’ingresso di nuovi operatori nel mercato. Nel primo semestre dell’anno, il Private banking italiano ha raggiunto 1.196 miliardi di euro in masse gestite, segnando un aumento del +2,2% rispetto ai 1.171 miliardi del primo trimestre. Questo risultato ha superato le previsioni per fine anno, che stimavano 1.184 miliardi, grazie a una nuova raccolta e all’effetto rivalutazione. L’ingresso di nuovi player nel mercato ha aggiunto 28 miliardi di euro, contribuendo notevolmente al superamento delle stime.

Secondo i dati forniti dall’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Private banking (Aipb), l’industria ha beneficiato di un modello di servizio basato su consulenze professionali e un ruolo centrale del Banker, come evidenziato dall’aumento della raccolta netta e dall’arrivo di nuovi operatori.

Lo scenario macroeconomico e l’impatto sui mercati

Il secondo trimestre del 2024 ha visto un rallentamento nei mercati azionari europei e italiani, mentre il mercato statunitense ha registrato una performance migliore. Le banche centrali, in particolare la Bce, hanno mantenuto un atteggiamento attendista, con un taglio dei tassi solo a giugno, mentre la Fed ha proseguito con politiche stabili.

Raccolta netta e dinamiche di crescita

Tra marzo e giugno 2024, il Private banking in Italia ha registrato una crescita positiva, con una raccolta netta di 18 miliardi di euro, in forte aumento rispetto ai trimestri precedenti. L’effetto mercato, invece, ha avuto un impatto minore, contribuendo con 4 miliardi rispetto ai 32 miliardi del primo trimestre. Non ci sono stati cambiamenti significativi nell’organizzazione del settore rispetto al trimestre precedente.

Nel complesso, il primo semestre ha visto una crescita dell’8,5% rispetto a fine 2023 in termini di masse gestite (AuM), con una raccolta netta di 30 miliardi, raggiungendo l’80% del totale registrato nell’intero 2023. L’effetto mercato ha apportato un contributo di 36 miliardi, mentre i cambiamenti organizzativi, come l’ingresso di nuovi player, hanno inciso per 28 miliardi.

Nel secondo trimestre, la maggior parte dei prodotti del Private Banking ha continuato a crescere. In testa ci sono i prodotti obbligazionari (+9,3 miliardi), seguiti dai fondi comuni (+5,7 miliardi) e dalle gestioni patrimoniali (+3,8 miliardi). Anche la liquidità è aumentata (+4 miliardi), mentre i prodotti assicurativi e gli ETF hanno registrato incrementi più contenuti (+1,6 miliardi e +1,4 miliardi, rispettivamente). Le azioni, invece, hanno subito un lieve calo (-0,8 miliardi).

La composizione del portafoglio e andamento dei prodotti

Nel primo semestre del 2024, la composizione del portafoglio del Private banking si è stabilizzata dopo le variazioni del 2023. Tutti i comparti hanno registrato una crescita media del 2,5%, ad eccezione dei prodotti assicurativi, che hanno visto un aumento più contenuto (+0,7%).

La raccolta diretta è cresciuta del 2,7%, raggiungendo i 173 miliardi, con una suddivisione equa tra obbligazioni bancarie e liquidità. La raccolta amministrata ha mostrato un incremento significativo, trainata dai titoli a tasso fisso (+4,8% per le obbligazioni e +5% per i titoli di stato). Al contrario, le azioni hanno subito una lieve flessione (-0,6%), con una perdita di 4 punti percentuali in termini di peso nel comparto negli ultimi 12 mesi. Gli Etf, invece, hanno visto un leggero incremento, arrivando a rappresentare circa il 5% del totale.

Il gestito ha continuato a crescere (+2,4%), con una distribuzione equa tra gestioni patrimoniali (+2,3%) e fondi comuni (+2,2%) con la composizione del gestito che è rimasta stabile nel trimestre.

“Il Private banking continua a crescere e si avvicina alla soglia dei 1.200 miliardi di masse, anticipando di sei mesi le aspettative per fine anno. Un risultato frutto di un modello di servizio distintivo e di successo, fondato sulla consulenza professionale e la centralità del Banker, come testimonia l’importante ingresso di nuovi player e una raccolta netta in forte aumento”, ha commentato Andrea Ragaini, Presidente Aipb.

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Categories: Finanza e Mercati