Detto e fatto. Come aveva promesso alla Direzione del Pd di lunedì scorso il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha aperto ai sindacati convocandoli per la prima volta nella Sala Verde di Palazzo Chigi per martedì prossimo.
Renzi discutere con i vertici di Cgil, Cisl e Uil della riforma del lavoro – dall’articolo 18 al superamento del precariato, dai nuovi ammortizzatori sociali al Tfr in busta paga – ma soprattitto li incalzerà su tre punti: la legge sulla rappresentanza, la contrattazione aziendale e il salario minimo.
“Anche i sindacati – ha detto Renzi – devono cambiare perchè i loro iscritti sono al 54% pensionati e bisogna capire perchè un giovane di 35 anni non sente il bisogno di iscriversi e perchè i loro iscritti hanno spesso votato per la Lega”.
“Sei anni fa la disoccupazione in Italia era al 7% e oggi è al 12,3%”: ce n’è abbastanza per riflettere e per convenire che le regole del mercato del lavoro devono cambiare in ragione di una maggior flessibilità in entrata e in uscita.