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Il Pil torna a crescere: +0,8%, sale l’occupazione

L’Istat rivede al rialzo la crescita del Pil 2015: da 0,7 a 0,8 per cento. Cresce l’occupazione a gennaio ma sale la disoccupazione giovanile, stabile quella complessiva. Sono queste le tre indicazioni arrivate dall’Istat sull’andamento positivo dell’economia italiana. Un risultato che il premier Matteo Renzi ha subito sottolineato con un commento sui socialnetwork.

IL PIL TORNA A CRESCERE

Riviste al rialzo, dunque, le stime dell’Istat sul Pil del 2015. Secondo l’istituto di statistica, lo scorso anno il la ricchezza nazionale è cresciuta dello 0,8%, contro lo 0,7% della precedente stima. L’economia italiana, così, registra il primo aumento dopo tre anni consecutivi di flessioni e mette a segno la crescita più significativa dal 2010 (+1,7%).

A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (3,8%), nell’industria in senso stretto (1,3%) e nei servizi (0,4%), mentre le costruzioni hanno invece registrato una flessione dello 0,7%.

Cresce anche la spesa per consumi di beni, in aumento dell’1,4%. In termini di funzioni di consumo i gli aumenti più accentuati sono quelli che riguardano la spesa per trasporti (5,5%), l’istruzione (2,7%) e ricreazione e cultura (2,4%). In flessione la spesa per beni e servizi vari (-1,5%). La spesa della Pa è scesa dello 0,7%, mentre e’ aumentata dello 0,6% quella delle Istituzioni sociali private.

Matteo Renzi ha commentato così su Facebook:

 

Avviso: post urticante per gufi e talk.La verità, vi prego, sui numeri.Dopo mesi di editoriali, chiacchiere,…

Pubblicato da Matteo Renzi su Martedì 1 marzo 2016

DISOCCUPAZIONE FERMA

La disoccupazione è stabile in Italia. A rivelarlo è l’Istat secondo cui, nel mese di gennaio, il tasso di disoccupazione si è attestato all’11,5% come a dicembre, registrando un dato pressoché invariato dal mese di agosto. Su base annua calano sia i disoccupati (-5,4%, pari a -169 mila) sia gli inattivi (-1,7%, pari a -242 mila).

Risale il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), che si porta al 39,3% a gennaio, il valore più alto dall’ottobre scorso, in aumento dello 0,7% su base mensile. Nel confronto annuo il tasso risulta in discesa dello 1,6%.

OCCUPATI IN CRESCITA

Aumentano, invece, gli occupati in Italia. Secondo l’Istat, dopo il calo di dicembre (-0,2%), nel mese di gennaio 2016 gli occupati sono aumentati di 70mila unità (+0,3%) rispetto a dicembre 2015. Su base annua la crescita degli occupati è stata dell’1,3%. Il tasso di occupazione, pari al 56,8%, cresce dello 0,1% rispetto al mese precedente.

La crescita è determinata dai dipendenti permanenti (+99mila su dicembre, +426mila sul 2015) mentre calano quelli a termine (-28mila) e gli indipendenti restano sostanzialmente stabili. L’aumento di occupati riguarda sia gli uomini sia le donne.

“Un grande risultato. Sono felice per tutte queste persone e per le loro famiglie”. Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, commenta i dati Istat sull’occupazione a gennaio, che indicano un aumento degli occupati di 70 mila unità rispetto a dicembre 2015 e di 299.000 su gennaio dello scorso anno. “Ringrazio tutte le aziende e gli imprenditori che hanno avuto fiducia in se stessi e nel futuro – aggiunge il ministro – e si sono assunti la responsabilità di promuovere nuovo lavoro. Le riforme sono essenziali ed il Governo le ha fatte, ma senza l’impegno responsabile di tutta la comunità nazionale i risultati sarebbero meno significativi”. Secondo Poletti, “l’impegno per dare una opportunità a chi non l’ha ancora avuta, e sappiamo bene che sono tanti, continua ad essere l’obiettivo del nostro lavoro, tutti i giorni”.

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