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Il Piano Sud arriva all’esame del Cipe, fissato per domani

Convocata mercoledì la riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica che dovrebbe discutere lo schema di delibera predisposto: 5 grandi opere di “importanza strategica nazionale” per un totale di 7,34 miliardi di euro.

Il Piano Sud arriva all’esame del Cipe, fissato per domani

Cinque grandi opere di “serie A”, ritenute di importanza strategica nazionale, saranno sottoposte all’analisi del Cipe, convocato per domani: i finanziamenti, in caso di semaforo verde del Comitato, arriveranno dal “Piano Sud”. Sono la ferrovia veloce Napoli-Bari (790 milioni di euro), la strada statale Sassari-Olbia (406,5 milioni), la ferrovia Salerno-Reggio Calabria (240 milioni), il completamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria (217 milioni) e la ferrovia Catania-Palermo (che nella prima fase non riceverà però nuove risorse).

L’ipotesi istruttoria del Piano messa a punto da Raffaele Fitto, ministro per le Regioni con delega alla coesione territoriale, insieme ad Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture, prevede altri 5.691,2 milioni da assegnare ad un centinaio di infrastrutture interregionali e regionali. Oltre a strade e ferrovie ci sono anche schemi idrici (Calabria e Sardegna), porti e interporti (Campania), aree di insediamento produttivo, banda larga e turismo (Puglia). In tutto le risorse saranno 7.344,8 milioni di euro, da ripartire fra opere nazionali e opere locali. La ripartizione delle risorse tra le regioni è così fissata dallo schema di delibera predisposto: 1.197,9 milioni alla Sicilia, 1.181,6 milioni alla Campania, 925,5 milioni alla Puglia, 723,3 milioni alla Calabria, 657,9 milioni alla Sardegna, 586,5 milioni al Molise, 418,5 milioni alla Basilicata.

Il Piano dovrebbe approdare al Cipe domani, dopo che già la scorsa settimana la discussione era stata rinviata, per il parere negativo di Tremonti, che minaccia di non partecipare alla riunione del comitato. Dall’altra parte c’è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianfranco Miccichè, che spinge per portare il Piano all’esame del Cipe al più presto. Ciò che non convince il ministro dell’Economia è l’eccessivo peso, all’interno del Piano, delle opere di importanza regionale rispetto a quelle ritenute strategiche per l’intero Paese. Inoltre, secondo i dati, i 1.653,6 milioni assegnati alle grandi opere strategiche nazionali coprono soltanto il 14,4% del fabbisogno finanziario totale per il loro completamento, stimato in 11.442,6 milioni, mentre i 5.691,2 milioni di risorse assegnate alle opere interregionali e regionali coprono oltre l’80% del fabbisogno loro, fissato a 7.040,5 milioni.

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