Non è giusto né equilibrato dire che l’Europa sia la sola responsabile della crisi. Sembra che la colpa sia soltanto dell’Europa”. Dopo le bacchettate a stelle e strisce, Mario Draghi rilancia la palla delle responsabilità della crisi anche agli altri Paesi fuori dalla zona euro. Nel frattempo i leader mondiali intensificano i contatti per trovare un piano per porre fine alla crisi della zona euro. Per fare il punto sulla crisi finanziaria dell’Eurozona oggi il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo cinese Wang Qishan. Mentre il presidente Usa Barack Obama e il Primo ministro britannico, David Cameron, si sono detti d’accordo sulla necessità di un “piano immediato” per risolvere la crisi del debito della zona euro e “far tornare la fiducia sui mercati” e su una “strategia a lungo termine per assicurare l’esistenza di una moneta unica forte”.
La speranza di un colpo di reni che superi le ritrosie della Germania grazie anche al pressing di quei Paesi preoccupati dall’espansione della crisi fuori dai confini dell’Euro (Usa e Cina, oltre alla Gran Bretagna) dà fiducia ai listini europei che nel pomeriggio riprendono a correre con allungo sul finale: Milano brilla con un rialzo del 3,5%, Parigi sale del 2,42%, Francoforte del 2,09 e Londra del 2,36%. Madrid sale del 2,41%. Il Dow Jones saliva dell’1,76% e il Nasdaq del 2%.
A frenare i listini alcuni deboli dati Usa (dove la produttività del primo trimestre è calata più delle attese) e la delusione per i tassi invariati da parte della Bce e l’annuncio che non ci sono in programma nuovi Ltro pur a fronte di un’offerta di quantità illimitata alle banche fino al 15 gennaio 2013 attraverso le aste di rifinanziamento. In mattinata è anche arrivata la conferma da parte di Eurostat della crescita zero del pil nel primo trimestre 2012 con l’Italia tra i fanalini di coda.
Ma il sostegno alla fiducia è arrivato dal via libera della Commissione Ue alla direttiva salva banche, primo passo verso un’Unione fiscale. Si tratta però di un piano di lungo periodo e oggi sul tavolo rimane ancora il nodo dell’emergenza spagnola che sta studiando le necessità del sistema e il modo per farvi fronte. La Ue ha negato che ci sia stata una richiesta di aiuti da parte della Spagna mentre Berlino non apre alla possibilità di usare il fondo Esm per ricapitalizzare direttamente le banche. “Sono già delineate e già chiare le regole di accesso alle risorse del fondo Salva-Stati europeo Efsf e del meccanismo europeo di stabilità Esm”, ha ribadito oggi a Berlino, Martin Kotthaus, portavoce del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble.
Si allenta leggermente la tensione sui titoli di Stato: il differenziale Bono-bund oggi scende sotto quota 500 a 494 e lo spread Btp-bund a 433 punti. Bene anche il Portogallo che ha collocato oggi titoli a 6 e 12 mesi per 1,5 miliardi di euro a rendimenti in leggero calo rispetto all’asta precedente del 2 maggio.
Allo stesso tempo non si arresta la fuga degli investitori verso porti sicuri. La Germania ha collocato 4 miliardi di titoli a cinque anni ai nuovi minimi storici, a un tasso dello 0,41% rispetto allo 0,56% dell’asta precedente nonostante alcune notizie poco rassicuranti: il taglio da parte di moody’s del rating di 6 banche tedesche tra cui Commerzbank a causa dell’ aumento del rischio“per la qualità degli asset bancari legati all’area euro e della limitata capacità di assorbire ulteriori perdite”; il calo più delle attese della produzione industriale del 2,2% in aprile rispetto a marzo quando invece era cresciuta del 2,2%.
A Piazza Affari il Ftse Mib è trainato dal buon andamento del comparto bancario con Bper +9,72%, Mps +4,27% sulla scia delle possibili cessioni di Biverbanca e delle filiali Antonveneta. Unicredit + 4,42%, Intesa +5,33%. Generali sale del 3,66%, all’indomani delle dimissioni ufficiali di Diego Della Valle, già annunciate lo scorso sabato dopo l’estromissione di Giovanni Perissinotto da ceo del gruppo, una mossa che il patron della Tod’s non ha condiviso né nel metodo, né nella sostanza. Ma oggi in Borsa balza Banca Generali (+10,76%), la rete di promotori del gruppo che sale dopo la diffusione del dato sulla raccolta di maggio in salita a 219 milioni di euro, di cui 118 milioni realizzati dalla rete Banca Generali e 101 milioni dalla rete Private. Da inizio anno la raccolta netta totale supera i 900 milioni (+77%).
TRATTATIVE SERRATE TRA I VERTICI UNIPOL E FONSAI
Fondiaria Sai che sale del 2,31%, Milano Assicurazioni -0,69% e Premafin +0,86%. Guadagna terreno Unipol del 3,21% dopo che una nota del gruppo di questa mattina ha comunicato la decisione del cda di proseguire nel progetto di integrazione tramite fusione con Premafin, FonSai e Milano Assicurazioni dando mandato all’ad Carlo Cimbri di di formulare una proposta che riconduca l’operazione all’impianto originario del progetto di integrazione comunicato al mercato e sottoposto alle competenti Autorità di Vigilanza. Il che significa eliminare le tante condizioni collaterali previste nell’articolato di Fonsai, a cominciare da quella di poter ricevere i benefici delle plusvalenze potenziali (stimate in circa 800 milioni) rinvenienti dalla vendita degli asset immobiliari. Respinte le condizioni avanzate dai da Fonsai, la trattativa è andata avanti in maniera serrata per cercare di trovare un accordo entro questa sera. Già questa sera potrebbero arrivare indicazioni sulla convocazione dei cda di premafin Fonsai e Milano che si dovranno esprimere in caso di nuovo accordo.
In evidenza tra i migliori del Ftse Mib Finmeccanica +7,14%. Oggi, in relazione alle indagini che hanno portato alla perquisizione dell’abitazione di Ettore Gotti Tedeschi, il presidente e ad Giuseppe Orsi ha affermato in una nota emessa dal gruppo che “L’idea che io abbia affidato alla custodia del dott. Ettore Gotti Tedeschi documenti di Finmeccanica relativi a indagini giudiziarie, contratti in India o Panama, è farneticante”. Bene anche Azimut +7,79%, Lottomatica +7,28% e Telecom Italia +6,63%. Nessun titolo chiude in rosso sul Ftse Mib.
FIAT MANTIENE LA LEADERSHIP IN BRASILE
IN EUROPA SI LAVORA A UN NUOVO PIANO PER L’AUTO
Fiat chiude in rialzo del 2,35% dopo una mattinata debole per la diffusione da parte dell’associazione Fenabrave dei dati sul mercato auto brasiliano che ha registrato amaggio immatricolazioni deludenti (le vendite giornaliere di auto e veicoli commerciali leggeri a maggio sono calate del 10%rispetto all’anno prima anche se il Lingotto ha mantenuto il primo posto per quote di mercato con una flessione in linea con quella del settore). In Europa la Commissione Europea ha annunciato oggi che sta preparando un nuovo piano d’azione a favore del settore auto di cui si è parlato nella riunione del pomeriggio del gruppo di lavoro Cars 21 a cui ha partecipato anche l’ad di Fiat Sergio Marchionne. Tra le misure sul tavolo anche possibili dazi alle auto coreane importate nella Ue. Mentre non sarà sul tavolo il nodo della sovracapacità del settore.