PETROLIO IN CADUTA LIBERA, BORSE IN FRENATA. VOLANO YOOX E MONDADORI, SCENDE CNH
Rallentano nel pomeriggio le Borse sotto la spinta di più fattori: 1) il calo del greggio (ai minimi da 4 anni) che pesa sui petroliferi; 2) le tensioni tra i creditori e la Grecia, che hanno costretto a rinviare l’accordo con Atene; 3) la minor attività su Wall Street alla vigilia della festa del Ringraziamento di domani. Al termine della seduta Piazza Affari perde lo 0,36% a quota 19.938.
Risale a quota 143 lo spread Btp/Bund. Il rendimento del decennale alla vigilia dell’asta risale al 2,7%. Nel resto d’Europa Francoforte sale dello 0,55%, Londra dello 0,10%, Parigi cede lo 0,13% e Madrid lo 0,45%, I dati macro diffusi in Usa non hanno scosso più di tanto Wall Street: alle 18 ora italiana Dow Jones -0,04%, S&P +0,1%, Nasdaq +0,5%.
L’indice sulla fiducia dei consumatori dell’università del Michigan è risultat inferiore alle aspettative (88.8 rispetto a 90). Delude anche il mercato immobiliare: il numero delle case vendute ad ottobre -1,1%. Il petrolio scivola in ribasso per il quarto giorno di fla alla vigilia del vertice Opec. A Milano scendono i petroliferi: Eni -1,6%, Saipem -1,9%. Rimbalza Tenaris +0,4%.
Dopo una seduta al rialzo le banche chiudono in ordine sparso: sale Unicredit +0,5&, scendono Intesa -0,9% e Monte Paschi -1,4%. Positivi i titoli del risparmio gestito: Azimut +1,4%, Mediolanum +0,5%. Crolla Cnh Industrial -3,9% dopo che John Deere ha comunicato target inferiori al previsto per il 2015. Fca -0,2%. In ribasso anche Telecom Italia -1%. Da rilevare l’impennata di Yoox +6,8% sulla scia della tedesca Zalando e di Mondadori: +9% dopo lo spin-off della divisione libri.