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Il petrolio preoccupa le Borse più della Le Pen: Parigi e Francoforte ok, Milano sulla parità

Forti rialzi sui listini di Parigi e Francoforte che snobbano l’exploit della Le Pen ma la caduta del greggio affossa i petroliferi – Milano chiude sulla parità: Saipem, Mps, Tenaris, Eni e Banco Popolare i titoli più colpiti – In rialzo Fca e Telecom ma anche Campari, Ferragamo e Azimut.

Il petrolio preoccupa le Borse più della Le Pen: Parigi e Francoforte ok, Milano sulla parità

IL TONFO DEL PETROLIO RAFFREDDA LE BORSE. RIFLETTORI SU TELECOM, PIACE FCA SENZA DEBITI

Il crollo del petrolio, sceso nella versione Wti al nuovo minimo di 37,99 dollari, ha condizionato l’avvio della settimana finanziaria. L’avvio in forte ribasso di Wall Street ha condizionato la chiusura dei listini europei. L’indice Ftse Mib si è mantenuto comunque sopra la parità (+0,07%). In rialzo anche Parigi +0,88% e Francoforte +1,25%. Arretra invece Londra –0,24%.

L’euro tratta a 1,0845 sul dollaro. Recupera il rendimento del Btp a 1,558%, spread a 98 pb. A Piazza Affari Eni arretra del 2,46%: Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo del cane a sei zampe da 15,5 a 16 euro. Saipem è scesa del 2,32%, Tenaris –2,22%. L’indice S&P500 perde lo 0,3% sotto la pressione dei titoli oil: Exxon perde il 2,3%, Chevron -3,2%, Halliburton -3,1%, ConocoPhillips -2,1%.

In grande evidenza a Milano alcune blue chips: avanza Telecom Italia +2,4%. La partecipazione di JP Morgan è salita al 4,5%, al terzo posto nel libro soci dietro Vivendi e BlackRock. Fra otto giorni, martedì 15 dicembre, si terrà l’assemblea degli azionisti convocati per esaminare la richiesta di Vivendi, primo azionista con il 20% del capitale, che chiede di allargare il cda per fare posto a quattro nuovi consiglieri di sua indicazione.

Bene anche FiatChrysler +1,7%: piacciono gli obiettivi indicati da Sergio Marchionne agli analisti, cioè l’azzeramento del debito a fine 2018. Ferrari guadagna a Wall Street il 2% e si porta a 49,60 dollari, allontanandosi dal minimo storico segnato lo scorso 24 novembre a 44,65 dollari. Morgan Stanley ha annunciato di aver avviato la copertura del titolo con un giudizio Overweight e un target price di 56 dollari, un prezzo superiore ai 52 dollari dell’Ipo.

L’indice Eurostoxx della Banche registra invece un calo dello 0,6%. Poco mossi i Big: Intesa +0,13%, Unicredit +0,19%. arretra Monte Paschi -2,82%, Fa ancor peggio Banca Carige -5,16%. In rialzo anche Poste Italiane +1,27%: dopo l’esercizio della green shoe il Tesoro ha limato la sua partecipazione al 64,6%.

Rallenta la corsa nel finale Yoox +0,22% giunta al  nono rialzo di seguito e con un nuovo record storico fatto segnare a 36,78 euro, con un guadagno superiore al 2%. Meglio hanno fatto Ferragamo +2,87%, Luxottica +1,85% e Moncler +1,27%.  

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