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Il petrolio mette in tensione le Borse. Atlantia di nuovo Ko

Nonostante l’impennata dei titoli petroliferi, le Borse europee perdono colpi all’avvio di una settimana che si annuncia complicata, sia per le tensioni geopolitiche nel Golfo Persico che, in attesa delle decisioni della Fed, per i segnali di frenata dell’economia cinese.

La Borsa peggiore dell’Eurozona è Milano -0,9% poco sotto 21.900, in frenata dopo una settimana di rialzi. Perdite inferiori al punto percentuale sugli altri mercati: Parigi -0,5%, Francoforte -0,6%, Madrid -0,8%. Londra, grazie ai guadagni dell’energia, limita i danni allo 0,1%.

Gli attacchi dei droni alle installazioni dell’industria saudita hanno fatto impennarei in apertura i prezzi del greggio del 19% spingendo l’indice oil&gas in rialzo del 2,72%, con guadagni tra il 3% e 4% per i colossi BP e Shell. Di rilievo il boom di Tullow Oil, su del 9,7%, migliore titolo dello STOXX 600.  Nel corso della mattinata il rialzo dei prezzi si è parzialmente ridimensionato: il Brent guadagna l’8,33% a 65,38 dollari, il Wti sale dell’8,2% a 59,36 dollari.

A Piazza Affari in rally Eni +2,57%, Tenaris +3,48% e Saipem +2%. Sotto la parità Saras, che potrebbe supplire nelle prossime settimane al vuoto delle raffinerie saudite. I dieci droni lanciati dai ribelli Houti dello Yemen hanno provocato danni superiori a quelli dell’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein nel 1990. Il Segretario di Stato Usa Michael Pompeo ha accusato l’Iran che, forte della solidarietà cinese, si dichiara estraneo al blitz.

La crisi cade in un momento delicato per l’Arabia Saudita che pochi giorni fa ha sostituito il ministro dell’Energia, l’autorevole al Falih, con un parente di re Salman, il principe Abdulaziz con l’obiettivo di accelerare la vendita di una quota del colosso Aramco. Bloomberg riporta che la monarchia intende andare avanti con l’IPO miliardaria. In effetti, non risulta sia stata cancellata la presentazione agli analisti in agenda per il 22 settembre.

Per ora, del resto, gli effetti della crisi sui mercati finanziari sono contenuti. L’oro è in rialzo dell’1% a 1.505 dollari. Piatto il rapporto euro/dollaro a 1,107. Euro/sterlina in rialzo dello 0,4% a 0,888. I contorni di un possibile accordo sulla Brexit “sono ora chiari, quindi si è a un momento cruciale per i colloqui tra Gran Bretagna e Unione Europea”, ha detto il ministro degli Esteri britannico Dominic Raab prima dell’incontro (in corso) tra il primo ministro britannico Boris Johnson e i leader europei, che si terrà oggi in Lussemburgo.

Il secondario italiano passa in negativo dopo un avvio con il segno più, in un mercato che attende di vedere se Fed e BoJ si allineeranno alle scelte accomodanti di Mario Draghi. il rendimento del decennale dieci anni vale 0,90% da 0,87% di venerdì. Lo spread sul Bund si allarga a 136 pb dai 133 dell’avvio.

Nuovo record per il debito pubblico italiano. A luglio il debito delle amministrazioni pubbliche è infatti aumentato di 23,5 miliardi di euro rispetto al mese precedente a 2.409,9 miliardi. A giugno il controvalore del portafoglio di titoli di Stato italiani detenuto da soggetti esteri è salito a 679,176 mld, il livello più alto da maggio 2018.

In Piazza Affari soffre ancora Atlantia -7,6% dopo gli arresti dei dirigenti di alcune controllate con l’accusa di presunte falsificazioni di report sulla sicurezza di alcuni viadotti, nell’ambito di un’inchiesta parallela a quella sul crollo del Ponte Morandi di Genova. Il Cda del gruppo ha nominato Tiziano Ceccarini nuovo direttore finanziario, con effetto dal primo ottobre. La controllata Autostrade per l’Italia ha annunciato venerdì la decisione di sospendere volontariamente per altri due mesi l’incremento delle tariffe autostradali previsto per l’anno 2019. Oggi sono in programma due consigli di amministrazione, quello della controllata Autostrade per l’Italia e quello dell’azionista di riferimento Edizione: secondo i rumors è possibile che le riunioni odierne possano riguardare (nel caso di Edizione) anche un cambio ai vertici della holding.

La prospettiva di un aumento del greggio incide sui prezzi delle utility: Enel -0,7%. Iren -0,5%. A2A -0,7%.

Debole anche l’automotive mentre inizia in casa Gm la stagione contrattuale dell’auto Usa. Fca -0,3%. Peggio Ferrari -1,58%, in ribasso Cnh Industrial -2%.

Tra gli industriali perde colpi Leonardo -2,6%. Stm -2% che oggi stacca il dividendo semestrale.

Rallentano anche le banche: Unicredit -1,69%, Banco Bpm -2%. Ubi Banca -2%. Debole il risparmio gestito. Poste Italiane -1,72%, Finecobank -1,89%. 
Generali -1%. annuncia stamattina il riacquisto di alcune obbligazioni di tipo “subordinato”, più il lancio di un bond green, il suo primo.

Al di fuori del paniere principale brilla Fiera Milano +5% miglior titolo di oggi.

Erg +0,2%, ha rilevato tre parchi eolici in Germania, pari ad una capacità totale di 34 MW.

Falck Renewables sale del 3%. Da inizio anno +59%.

Salini Impregilo +1%, ha annunciato venerdì pomeriggio di aver ottenuto una grossa commessa in Texas.

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