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Il petrolio corre, Borse ai massimi e bond giù alla vigilia della Fed

Pixabay

Non si è fatta attendere la reazione di Pechino alle conclusioni del G7. Stamane, all’alba, l’ambasciata cinese a Londra ha emesso un duro comunicato contro “le ingerenze straniere alla nostra sovranità”. Ma l’irritazione di Xi Jinping non avrà un seguito sui listini, perché oggi sono chiuse per vacanza le piazze cinesi. In attesa degli sviluppi di un calendario internazionale molto intenso, le Borse ripartono dai massimi segnati a fine settimana, mentre i mercati obbligazionari puntano verso il basso. Una tendenza destinata a durare fino a mercoledì sera, quando si chiuderà la riunione del board della Federal Reserve. Nell’attesa, tiene banco la costante crescita delle materie prime, a partire dal petrolio.

WTI AI MASSIMI DAL 2018, DA INIZIO ANNO +40%

Il brent (73,10 dollari) e il Wti (71,20) aprono la settimana su nuovi massimi dal 2018, sostenuti da un miglioramento delle prospettive per la domanda globale, grazie all’aumento delle vaccinazioni contro il Covid, che favorisce il ritorno alla circolazione delle persone.

Il petrolio ha portato a termine venerdì la terza settimana positiva di seguito, ampliando il guadagno da inizio anno a oltre il 40%. Goldman Sachs ha scritto la scorsa settimana di aspettarsi che il Brent salirà a 80 dollari il barile quest’estate, con l’accelerazione della domanda.

SALE IL NIKKEI

Sui mercati azionari da segnalare il passo in avanti del Nikkei (+0,35%), all’inizio della settimana che vedrà l’assemblea di Toyota. Esplode intanto l’ennesimo scandalo Toshiba: quattro dirigenti, inclusi due membri del consiglio di amministrazione, si sono dimessi dopo la pubblicazione di un’inchiesta che ha svelato la collaborazione tra l’azienda e il governo giapponese per fare pressione sui fondi stranieri interessati alla società.

OBBLIGAZIONI FIACCHE, SNOBBATA L’INFLAZIONE

Deboli i mercati obbligazionari. Il T-bond decennale viaggia a 1,465%, ma “scommetto che scenderà fino a 1,25%”, sostiene su Reuters un gestore giapponese.

CONSOB, OGGI LA RELAZIONE DI SAVONA

Si tiene oggi alle 11 il tradizionale incontro tra la Consob e il mercato finanziario. L’appuntamento con Paolo Savona potrà essere seguito in streaming. L’economista ha colto in passato l’occasione per esporre le sue tesi sull’Unione Europea, il futuro della moneta e altri temi di carattere generale. Chissà se stavolta si pronuncerà sul mercato unico dei capitali, sulle prospettive di Piazza Affari confluita in Euronext o sull’esodo, via delisting, dei titoli dal mercato italiano.

VERTICE NATO, LA CINA DIFENDE LA LIRA TURCA

Sul fronte internazionale, archiviato il G7 in Cornovaglia con il consenso (pur prudente) alla politica di chiusura verso Pechino, la cronaca geopolitica offre altri due appuntamenti altrettanto importanti: l’incontro mercoledì a Ginevra tra Vladimir Putin e Joseph Biden, che nasce su presupposti pessimi, e il vertice di oggi della Nato a Bruxelles (presente Mario Draghi), in cui terrà banco l’atteggiamento a dir poco ambiguo della Turchia sullo scacchiere del Mediterraneo. Erdogan si presenta al vertice sbandierando una linea di credito di 6 miliardi di dollari concessa dalla Cina, mossa che, nel breve, potrebbe scongiurare il collasso della lira.

Tornando al vertice dello scorso fine settimana, i partner hanno approvato la linea dura nei confronti della Cina e dato il via libera politico a un progetto di infrastrutture alternativo alla Belt Road cinese.

DRAGHI: “RIVEDREMO IL MEMORANDUM ITALIA-CINA”

Il presidente del consiglio Mario Draghi ha detto che “la posizione definita nel vertice riflette perfettamente la nostra”. E ha aggiunto che l’Italia “esaminerà con attenzione il memorandum sulla Via della seta” siglato dal primo governo Conte nel 2019.

Dopo 12 anni di potere, Beniamyn Netanyahu lascia la guida del governo di Israele. Gli subentra Naftali Bennett, leader di un movimento di destra sostenuto da una maggioranza eterogenea, che va dall’estrema destra ad un partito arabo.  

FED, SI CAMBIA SOLO DOPO L’ESTATE

L’attenzione delle piazze finanziarie è già concentrata sul prossimo incontro del vertice monetario della Federal Reserve, in programma domani e dopo. La maggior parte degli analisti ritiene che sia troppo presto, nonostante l’aumento dell’inflazione, per porre mano alle strategie della Fed, a partire dagli acquisti per 120 miliardi al mese che stanno rafforzando la liquidità. Ma molti pensano che la Fed lancerà un primo segnale di cautela, in attesa della svolta estiva in cantiere a Jackson Hole. D’altronde, le tensioni sui prezzi e i “colli alla bottiglia” nell’economia si fanno sentire: “Perché il sofà che avete ordinato mesi f non è ancora arrivato?”, è stato il titolo d’apertura del Wall Street Journal nel fine settimana.

Meno attesa ma senz’altro movimentata sarà anche la RobinHood conference, che, alla vigilia della quotazione della piattaforma a zero commissione cara ai day traders, radunerà alcuni dei più bei nomi di Wall Street.

Oggi l’Unione europea pubblicherà i dati sulla produzione industriale di aprile, mentre domani gli Usa diffonderanno quelli relativi al mese di maggio. Mercoledì sarà il turno della Cina. Sempre mercoledì l’Istat pubblicherà un rapporto sulla povertà in Italia nel 2020. Giovedì l’Ue diffonderà i dati sull’inflazione a maggio e mercoledì toccherà alla Gran Bretagna.

IN SETTIMANA FORSE I PRIMI EUROBOND PER IL RECOVERY

Potrebbe essere la settimana buona per un avvenimento storico: la Bce potrebbe emettere nei prossimi giorni il primo eurobond nel quadro del piano anti-pandemia da 800 miliardi.

Non sarà un vero “momento Hamilton” (dal nome del ministro del Tesoro Usa che lanciò il primo prestito a carico degli Usa e non dei singoli Stati), perché l’operazione nasce come un una tantum. Ma la Ue si accinge comunque a diventare uno dei maggiori protagonisti del mercato del debito.

Domani si riunirà il collegio dei commissari dell’Unione europea per approvare i primi Recovery plan, quelli di Portogallo, Spagna, Grecia, Danimarca e Lussemburgo.

AUMENTO DI CAPITALE PER AUTOGRILL

In Piazza Affari prende il via oggi l’aumento di capitale di Autogrill. Mercoledì finirà la trattazione dei diritti dell’aumento Pininfarina (che chiuderà venerdì).

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