Frena la Borsa di Tokyo (-1,8%) dopo un avvio positivo, al traino della riscossa del Nasdaq in Usa. A provocare l’inversione di rotta è stata la Bank of Japan: l’economia giapponese, ha detto il governatore Kuroda, non ha bisogno di nuovi stimoli. Una doccia fredda per il mercato che puntava su nuova liquidità per contrastare gli effetti dell’aumento dell’Iva. Positiva Shanghai +0,3%.
Parte bene la stagione delle trimestrali Usa. I conti di Alcoa, pubblicati dopo la chiusur di Wall Street, battono le stime degli analisti. Il titolo mette a segno un rialzo del 2,3% fuori Borsa.
Ieri la seduta è stata caratterizzata dalla riscossa del settore tecnologico. Il titolo più acquistato è stato Amazon che sale del 2,3%, mentre Yahoo! avanza del 3% e Linkedin del 4,5%. Il Nasdaq a fine giornata è salito dello 0,81%. L’indice Dow Jones è rimasto quasi fermo (+0,06%), lo S&P 500 si è apprezzato dello 0,4%.
Deboli i listini europei. Parigi e Francoforte sono scese dello 0,2%, Londra -0,5%. L’indice FtseMib ha chiuso in calo dell’1,4%. Dopo aver toccato i massimi dell’anno il 4 aprile a quota 22.210 punti, ieri l’indice è sceso a 21.667 punti: per il secondo giorno consecutivo la Borsa di Milano è la peggiore del Vecchio Continente.
TESORO, DOMANI LE ASTE. IN ATTESA DI BTP ITALIA
Sul mercato dei bond, è arretrato il Btp a 10 anni con il rendimento che sale al 3,21%, dal 3,18% del giorno precedente. Venerdì, sull’onda dell’euforia per il Qe europeo, i tassi erano scesi al 3,150%. Lo spread, che nella seduta si era spinto oltre i 169 punti base, si è ristretto successivamente in area 164 punti base, per via di una maggiore debolezza del Bund. La Germania offre oggi 4 miliardi titoli di Stato a 2 anni.
E’ in questa cornice che il Tesoro si prepara alle aste di metà mese che culmineranno nell’offerta del Btp Italia di martedì 14. Domani è prevista l’offerta di 7,5 miliardi di Bot a 12 mesi, 14 aprile 2015, contro gli 8,87 miliardi in scadenza. Ieri sera è stato comunicato che venerdì 11 andranno all’asta Btp a 3 anni (3-3,5Btp a 7 anni( 2-2,5 miliardi) e Btp trentennali per un importo da 0,75 a 1,25 miliardi.
ITALIA, LA CRESCITA SEGNA IL PASSO. LA SPAGNA ACCELERA
“I rischi di inflazione e deflazione sono più o meno livellati nell’area euro, il che significa che non vediamo un rischio imminente di deflazione. Comunque siamo pronti a prepararci per tale situazione”. Così ieri Yves Mersch, membro del direttorio Bce, ha raffreddato le attese di un prossimo Qe europeo, come sperato dai mercati. Intanto, a frenare l’euforia, hanno contribuito le previsioni sull’economia italiana. ll Documento di Economia e Finanza abbassa le stime del precedente governo, abbassando il dato per il 2014 allo 0,8%, dall’1,1% precedente.
Più pessimista il Fondo Monetario: l’economia italiana, reduce da un biennio di forte recessione, crescerà quest’anno dello 0,6%, e il prossimo dell’1,1%. E’ quanto prevede il rapporto World Economic Outlook da cui emerge che il Bel Paese resta il fanalino di coda d’Europa, ovvero il più esposto al rischio deflazione. Secondo il Fmi, infatti, la ripresa in Italia sarà più debole anche nel 2015, quando il Pil della zona euro dovrebbe crescere all’1,5%, grazie al contributo prevalentemente dall’export. Guardando alle previsioni per quest’anno, in quanto a ritmo di crescita l’Italia è preceduta non solo da Germania e Francia, ma anche dalla Spagna, il cui Pil secondo il Fmi si espanderà dello 0,9%, rivisto al rialzo rispetto allo 0,6% indicato a gennaio.
BANCHE GIU’. MOODY’S CONFERMA IL RATING DI INTESA
Giornata all’insegna delle vendite per le banche europee (Eurostoxx Banks -1,8%) e, in particolare, per quelle italiane.Monte Paschi è fra i peggiori con un ribasso del 4,04%, dopo il rally legato alla cessione delle quote da parte della Fondazione. Pesante il calo di Mediobanca -3,4% e Bper -3,74%. In rosso il resto del listino: il Banco Popolare cede il 2,37%, Unicredit -2,09%, Bpm -1,12%.
Anche Intesa (-1,88%) chiude in terreno negativo. Mediobanca ha alzato la raccomandazione a Neutral da Underperform, il target price sale a 2,6 euro da 1,2 euro. In serata Moody’s ha confermato il rating sul debito a lungo termine al livello Baa2 con outlook stabile. “Il capitale – si legge nella nota – risulta sufficiente rispetto alla profittabilità e in vista dell’asset quality review. Il Core Tier 1 è risultato del 12,3% a dicembre un livello superiore a quello di molti concorrenti europei”. Moody osserva che questo calcolo “include 86 punti base dalla rivalutazione della partecipazione di Intesa in la Banca d’Italia, che la Bce probabilmente non riconoscerà nella sua attività di asset quality review”.
Tuttavia, la banca mantiene una solida copertura dei crediti dubbi che, secondo i calcoli di Moody’s è cresciuta dal 53% del 2012 al 60% del 2013. Intanto Tassara, secondo indiscrezioni, è avviata a cedere tutta la sua quota nella banca, pari all’1,57%. Ai prezzi attuali si tratta di circa 628 milioni di euro.
Male anche il risparmio gestito, con in testa Azimut in contrazione del 4,75%. Mediolanum -3,5% nonostante i dati di raccolta superiori al previsto della Banca.
CIR LASCIA L’ENERGIA, SALE NEI MULTIPLEX
Enel in ribasso a -0,63%. nonostante la firma dell’alleanza con il gruppo cinese State Grid Corporation of China nel campo delle tecnologie per le reti elettriche intelligenti di distribuzione.
Fa bene intanto a Cir (+2,87%) la “sconfitta” elettrica. E’ proseguito infatti il rally dopo l’invio della lettera da parte delle banche per trasformare i crediti in azioni di Sorgenia, la controllata dell’energia in crisi di liquidità. Il cda di Sorgenia si riunirà domani pomeriggio.
Sale anche L’Espresso (+3,73%) alla vigiia del cda di TiMedia (-6,13%, lunedì, però, il titolo era cresciuto del +12,7%) che dovrà approvare l’integrazione dei multiplex con la controllata del gruppo De Benedetti.
FERRAGAMO AL TOP. GOLDMAN DA’ FIDUCIA A YOOX
Fra i pochi segnali positivi della giornata , svetta Ferragamo che balza del 4,97%, ma si tratta di un rimbalzo dopo i recenti ribassi: dai massimi di novembre la maisom fiorentina è arretrata del 25%.
Yoox termina la seduta in rialzo dello 0,6% a 23,48 euro dopo una partenza in forte calo che aveva spinto la quotazione sul nuovo minimo da ottobre a 22,82 euro. A smuovere il titolo, reduce da una caduta del 30% in 21 sedute, è stata Goldman Sachs che, pur tagliando il target price a 38,5 euro (dai 41,5 precedenti) ha confermato il titolo nella lista delle azioni da acquistare (Conviction Buy list).
VOLA ITALMOBILIARE. LA CINA FA BRILLARE MONDO TV
Andamento divergente per i titoli della scuderia Pesenti. Prosegue il momento positivo di Italmobiliare che centra un rialzo del 5,31% . Frena invece Italcementi (-3,91%). L’assemblea straordinaria ha approvato la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in ordinarie, secondo il rapporto di conversione proposto di 0,65 azioni ordinarie per ogni azione di risparmio.
Mondo TV sale del 7,52% che si aggiunge al rialzo della vigilia sull’annuncio ieri di un’intesa preliminare con la Guangdong Alpha animation per la distribuzione in Europa, Medio Oriente e Africa dei programmi di animazioni prodotti dal gruppo cinese.
Nelle costruzioni sale Salini Impregilo (+0,31%), in raggruppamento con l’austriaca Strabag, si è aggiudicata il lotto principale Tulfes-Pfons in Austria della Galleria di Base del Brennero, dal valore di 380 milioni: la quota di partecipazione del gruppo italiano è del 49%
Maire Tecnimont -4,8%. Il titolo subisce l’impatto negativo della decisione presa da Kepler Cheuvreux di tagliare la raccomandazione a Hold da Buy. Il target price precedente era fissato a 2,10 euro.
In calo Prelios, -3,83%. Mediobanca Securities ha tagliato la raccomandazione sul titolo a underperform da neutral e il prezzo obiettivo a 0,64 euro da 0,65 euro.