Vittorie sofferte, ma maledettamente importanti. Napoli e Lazio tornano da Genova e Lecce con le tasche piene di punti, anche se al termine di due partite tiratissime, nelle quali avrebbero potuto raccogliere molto meno. Conte balza in vetta al campionato, Baroni rientra in piena zona Champions, almeno fino a domani. All’appello della 17° giornata, infatti, mancano ancora Atalanta-Empoli (ore 18), Fiorentina-Udinese (domani, 18:30) e Inter-Como (domani, 20:45), tutte gare che potrebbero cambiare l’ordine della classifica. Non possono incidere altrettanto Monza-Juventus (20:45) e Roma-Parma (12:30), ma anche qui ci sono in palio punti da prendere a tutti i costi, altrimenti il Natale di Thiago Motta e Ranieri sarebbe decisamente triste.
Genoa – Napoli 1-2: gli azzurri soffrono, ma vincono e salgono al primo posto
Partita a due volti quella di Marassi, con il Napoli padrone assoluto nel primo tempo e il Genoa nel secondo. Alla fine l’hanno spuntata gli azzurri grazie al gol in più segnato rispetto ai rivali, anche se Conte deve ringraziare soprattutto Meret, autore di almeno tre parate strepitose, oltre che il palo sotto la gradinata nord, decisivo nel negare la prima rete rossoblu a Balotelli.
Il tecnico salentino tira un sospiro di sollievo e si gode un Natale decisamente positivo, a prescindere da quanto faranno Atalanta e Inter tra oggi e domani. Il successo sul Genoa, infatti, lo lascia sul podio almeno fino al prossimo turno, e chissà che Empoli e Como non gli facciano un ulteriore regalo. Il suo Napoli ha addirittura impressionato nel primo tempo, offrendo una delle migliori prestazioni della stagione. Il doppio vantaggio con cui è andato all’intervallo è stato persino stretto, perché oltre ai gol di Anguissa (15’) e Rrahmani (23’) ne poteva arrivare almeno un altro: sfortunato Lukaku a colpire la traversa, così come McTominay a vedersi annullato lo 0-3 per fuorigioco di Politano. Sembrava una partita chiusa, invece il Genoa del secondo tempo è stato completamente diverso. Pinamonti ha prima costretto Meret a una paratissima, poi lo ha freddato su assist di Vitinha (51’), riaprendo ogni discorso. Da lì in poi, infatti, il dominio degli uomini di Vieira è stato totale e solo il portiere azzurro, in serata di grazia, ha impedito che arrivasse il pareggio. Nel finale è entrato anche Balotelli e Conte ha tremato due volte, salvato dal palo e dall’ennesimo intervento di Meret. Tanta sofferenza, ma anche la consapevolezza di aver vinto una partita importante, di quelle che a fine stagione possono fare la differenza.
Conte: “Siamo stati fortunati, non possiamo staccare la spina in questo modo”
“Sono molto soddisfatto del dominio del primo tempo, invece nella ripresa non siamo riusciti a non far rientrare l’avversario in partita – ha tuonato Conte -. Abbiamo trasformato una gara dominata in una contesa in cui abbiamo avuto molte difficoltà. Questo secondo tempo ci deve rimanere stampato nel cervello, dev’essere chiaro e l’ho detto ai giocatori. Non ci deve appartenere perché significa staccare la spina e buttare via il lavoro di una settimana. Se vogliamo avere l’ambizione di stare in alto a dare fastidio, c’è bisogno di cambiare e stare sul pezzo per novanta minuti, dobbiamo difenderci attaccando, dominando la partita. Quando parlo di lavori in corso intendo questo step, perché contro il Genoa siamo stati fortunati ma in altre occasioni avremmo pianto lacrime amare e io non voglio. I ragazzi devono capire che le partite vanno giocate dall’inizio alla fine, sempre con l’acceleratore pigiato: il secondo tempo non mi è piaciuto per niente”.
Lecce – Lazio 1-2: i biancocelesti soffrono i pugliesi in dieci, poi ci pensa Marusic
Serata complicata anche per la Lazio, uscita da Lecce con 3 punti davvero sofferti. I biancocelesti ritrovano la vittoria dopo la pesantissima sconfitta contro l’Inter, ma non il gioco: basti pensare che i pugliesi sono rimasti in partita fino agli ultimi istanti del recupero, nonostante 50 minuti in inferiorità numerica.
Baroni ha riproposto il 4-2-3-1 ultra-offensivo con Dia e Castellanos in attacco, Zaccagni e Isaksen sugli esterni e due terzini di spinta come Lazzari e Tavares, a fronte di un Giampaolo che non s’è tirato indietro, rispondendo con il tridente Pierotti-Krstovic-Morente. Ne è uscita una bella partita sin dai primi minuti, con la Lazio a creare di più (belle parate di Falcone su Lazzari e Castellanos, oltre a un salvataggio di Coulibaly su colpo di testa di Isaksen a botta sicura), senza riuscire però a intimidire il Lecce.
Al 45’ l’episodio che sembrava mettere fine a ogni discorso: tiro a botta sicura di Castellanos e parata sulla linea di Guilbert, per l’inevitabile rigore con espulsione annessa. L’argentino completava l’opera spiazzando Falcone (45+3’) e la Lazio andava all’intervallo avanti di un gol e di un uomo.
Nessuno credeva che il Lecce potesse rientrare in partita, invece a inizio ripresa trovava il pari con lo splendido destro di Morente (50’), ridando fiato alle speranze di Via del Mare. Col passare dei minuti il match restava fermo sull’1-1 e Baroni faceva all-in inserendo Pedro, Tchaouna e Noslin assieme a Castellanos, ma il cambio decisivo si rivelava quello meno atteso: era infatti Marusic, subentrato a Lazzari, a pescare il jolly con un destro di controbalzo, riportando la Lazio in vantaggio a pochi minuti dal termine (87’). Gli ultimi brividi arrivavano però nel recupero, con il Lecce vicinissimo al pareggio prima con Kaba (traversa a botta sicura), poi con Pierotti (tap-in fuori di un soffio), infine con Morente (siluro alto di poco), a conferma di un successo tanto importante quanto sofferto.
Baroni: “L’espulsione non ci ha aiutato, comunque è importante vincere gare sporche”
“La squadra ha cercato di mettere più qualità possibile, giocare in inferiorità numerica non ci ha giovato– l’analisi di Baroni -. Abbiamo messo 17 cross nella ripresa, non dimentichiamo che questa squadra ha vinto 10 partite in 58 giorni. È un gruppo che sta sul pezzo, lavora, ha mentalità, e comunque è importante vincere queste gare sporche, infatti ho fatto i complimenti ai ragazzi. La squadra è un po’ meno brillante, nello spogliatoio ho detto ai ragazzi che ci alleniamo il 24 e il 26, ma dobbiamo anche recuperare le energie. Abbiamo tante partite addosso, e questo ci porta a essere un po’ più sporchi. Ripeto: la squadra ci ha creduto, quando sei in inferiorità numerica per me è ancora più difficile. Bisogna rimanere lucidi, avere equilibrio”.
Monza – Juventus (ore 20:45, Dazn)
I risultati degli anticipi incendiano ulteriormente le gare domenicali, a cominciare dal posticipo tra Monza e Juventus. La Signora ha assoluta necessità di vincere, altrimenti la zona Champions, attualmente l’unico obiettivo reale, rischierebbe di allontanarsi ulteriormente. La vittoria sul Cagliari in Coppa Italia ha un po’ rasserenato l’ambiente, ora però bisogna mettere il turbo e fare filotto anche in campionato: Monza, Fiorentina e Torino possono rilanciare le ambizioni bianconere, anche se in mezzo, è bene ricordarlo, ci saranno le fatiche della Supercoppa Italiana.
Thiago Motta spera anzitutto di risolvere l’emergenza infortuni, anche se i problemi non accennano a diminuire: dopo Weah s’è fermato anche Danilo (problema alla caviglia: oggi si capirà se potrà recuperare in extremis oppure no), il che impedisce al tecnico di gestire le forze soprattutto nel reparto arretrato, davvero ridotto all’osso. Ad ogni modo il Monza non è certo messo meglio, alla luce del penultimo posto in classifica (10 punti come il Venezia) e di una sola vittoria ottenuta in campionato, peraltro risalente al 21 ottobre. Non che col Venezia fosse diverso, ma perseverare (dunque non vincere) sarebbe davvero diabolico: la pareggite non può diventare cronica, altrimenti il tecnico bianconero (e Giuntoli con lui) si ritroverebbe davvero nei guai.
Thiago Motta: “Penso solo al Monza, i bilanci si fanno alla fine”
“Voglio vedere determinazione contro una buona squadra, ben allenata – ha dichiarato Thiago Motta -. Dobbiamo fare una grande partita, troveremo un avversario che si difende e si chiude, bisognerà saper trovare gli spazi giusti e attaccarli con la qualità che abbiamo. I tanti punti persi con le piccole? Servirà grande concentrazione prima e durante la partita: tutto il resto è passato, sicuramente possiamo fare molto meglio, ma quello che conta è solo il presente. I bilanci li lascio a voi, io li farò solo a fine stagione. Mi concentro sul Monza, squadra che affronteremo con grande concentrazione e determinazione, il resto conta relativamente. Non mi aspetto mai niente, ma sono sempre pronto ad affrontare tutto. Fa parte del nostro lavoro ed è bello così. Il mercato? Ribadisco che siamo concentrati solo sul Monza, detto questo siamo in piena sintonia con la società, come è sempre stato”.
Monza – Juventus, le probabili formazioni
Monza (3-4-2-1): Turati; Izzo, Pablo Marì, A. Carboni; Pereira, Bondo, Bianco, Kyriakopoulos; Ciurria, Caprari; Mota Carvalho
In panchina: Pizzignacco, Mazza, Birindelli, Caldirola, D’Ambrosio, Postiglione, Sensi, Valoti, Colombo, Maric, Martins, Forson
Allenatore: Nesta
Indisponibili: Cragno, Gagliardini, Pessina, Petagna, Vignato, Djuric
Squalificati: Maldini
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, McKennie; Locatelli, Koopmeiners; Conceiçao, Yildiz, Nico Gonzalez; Vlahovic
In panchina: Perin, Pinsoglio, Danilo, Fagioli, Thuram, Mbangula, Adzic
Allenatore: Thiago Motta
Indisponibili: Milik, Bremer, Cabal, Cambiaso, Rouhi, Weah, Douglas Luiz
Squalificati: Nessuno
Atalanta – Empoli (ore 18, Dazn e Sky)
L’altra regina di giornata è l’Atalanta, impegnata al Gewiss Stadium contro la sorpresa Empoli. I nerazzurri stanno letteralmente volando, a prescindere dalle competizioni: e così, dopo i successi in serie tra campionato e Champions, ecco quello in Coppa Italia contro il malcapitato Cesena, seppellito sotto una valanga di gol. La macchina viaggia alla grande e sono in molti a pensare che la Dea possa davvero lottare per lo scudetto fino alla fine, a patto di continuare a correre così. L’Inter, potenzialmente, potrebbe avere gli stessi punti, il che obbliga Gasperini a mantenere il piede sull’acceleratore, a cominciare da oggi contro l’Empoli. La squadra di D’Aversa era partita fortissimo, ma ultimamente ha un po’ rallentato conquistando solamente due vittorie nelle ultime undici partite. Il trend non dovrebbe mettere paura all’Atalanta, anche se è chiaro che le insidie sono sempre dietro l’angolo, specialmente con un carico di pressione così alto. Gasperini, almeno sin qui, ha cercato di limitare il turnover ai soliti 14-15 giocatori, il che ha consentito di mantenere un livello altissimo, anche grazie all’ottimo contributo di tutti. Il sogno scudetto si sta alimentando gara dopo gara e Bergamo non ha nessuna intenzione di svegliarsi.
Atalanta – Empoli, le probabili formazioni
Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Koussonou, Hien, Kolasinac; Bellanova, Ederson, Pasalic, Zappacosta; De Ketelaere, Retegui, Lookman
In panchina: Rui Patricio, Rossi, Djimsiti, Toloi, Godfrey, Cuadrado, Palestra, Sulemana, Brescianini, Ruggeri, Samardzic, Zaniolo
Allenatore: Gasperini
Indisponibili: Scamacca, Scalvini
Squalificati: De Roon
Empoli (3-5-2): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Henderson, Anjorin, Maleh, Pezzella; Esposito, Colombo
In panchina: Perisan, Seghetti, Marianucci, Tosto, Bembinista, Belardinelli, Sambia, Grassi, Ekong, Konaté, Campaniello, Cacace
Allenatore: D’Aversa
Indisponibili: Fazzini, Solbakken, Brancolini, Ebuehi, Zurkowski, Sazonov, Haas, Pellegri
Squalificati: De Sciglio
Roma – Parma (ore 12:30, Dazn)
Ad aprire la domenica sarà la Roma di Ranieri, attesa dalla sfida casalinga contro il Parma. Inutile dire che i giallorossi hanno un solo risultato a disposizione, anche perché la sconfitta di Como ha cancellato i benefici della vittoria sul Lecce. Certo, subito dopo c’è stato il 4-1 in Coppa Italia contro la Sampdoria, ma i giallorossi non possono permettersi di fare all-in sulle coppe, o quantomeno non ancora. C’è una stagione da salvare, tanto più che a breve aprirà il mercato e Ghisolfi, sotto la sapiente guida di Ranieri, potrà tentare di mettere alcune toppe, anche se la prima mossa dovrebbe essere in uscita. Paulo Dybala, infatti, sembra ormai destinato al Galatasaray, per una sorta di revival di quanto accaduto in estate (anche se lì si parlava di Arabia). Ipotesi evidentemente avallata dal tecnico, anche se più per questioni economiche che tecniche: anche oggi, non a caso, l’argentino sarà titolare, a conferma della stima nei suoi confronti. Non sarà una partita semplice, perché se è vero che il Parma è reduce dalla brutta sconfitta col Verona, lo è anche che si è sempre dimostrato fastidioso per le grandi, come dimostrano le vittorie su Milan e Lazio e i pareggi con Fiorentina e Juventus. La Roma, insomma, dovrà fare attenzione, tanto più che la classifica, dopo la brutta figura di Como, è tornata a fare paura.
Ranieri: “Dybala? Penso solo al Parma, sarà una partita difficile”
“Affrontiamo il Parma con la determinazione che ci ha contraddistinto da quando sono arrivato – il monito di Ranieri -. Quello che non voglio vedere è il secondo tempo di Como, mi ha scioccato, sono sincero. Il mercato? Noi vogliamo portare qui giocatori da Roma, ma non sarà facile. Già è difficile nel mercato estivo, in quello invernale lo è ancora di più. Andiamo a cercare ragazzi che possano darci una mano e che siano anche il nostro futuro, cerchiamo di fare il meglio del club per far sì che riprenda il suo cammino e si avvicini il più possibile ad alti livelli. Il caso Dybala? Io penso al 90% al campo e a quello che mi aspetta, col il Parma sarà una partita piena di gol, difficile…”.
Roma – Parma, le probabili formazioni
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Angelino; Dybala, El Shaarawy; Dovbyk
In panchina: Ryan, Marin, Sangaré, Hermoso, Celik, Dahl, Abdulhamid, Soulé, Pisilli, Le Fée, Zalewski, Baldanzi, Pellegrini, Shomurodov
Allenatore: Ranieri
Indisponibili: Cristante
Squalificati: Nessuno
Parma (4-2-3-1): Suzuki; Hainaut, Delprato, Balogh, Valeri; Keita, Sohm; Man, Hernani, Cancellieri; Bonny
In panchina: Chichizola, Corvi, Di Chiara, Leoni, Camara, Coulibaly, Haj, Benedyczak, Mihaila, Almqvist
Allenatore: Pecchia
Indisponibili: Kowalski, Circati, Valenti, Bernabé, Osorio, Charpentier, Estevez
Squalificati: Nessuno