Inarrestabile. Il Napoli di Conte sbanca anche San Siro e scappa a + 7 sull’Inter di Inzaghi, prima inseguitrice in ordine di classifica. Al Milan, scivolato a meno 11 (ma con una gara in meno), non resta che recriminare per l’ennesima gara condizionata dagli errori difensivi: la prestazione, tutto sommato, è stata buona, ma certe leggerezze non sono ammissibili a questi livelli, specialmente di fronte ad avversari come gli azzurri. Il turno infrasettimanale proseguirà oggi con altre quattro partite, tra cui spiccano Empoli-Inter (ore 18:30) e Juventus-Parma (20:45, le altre due sono Venezia-Udinese e Atalanta-Monza): Inzaghi e Thiago Motta non possono assolutamente sbagliare, altrimenti l’ipotesi di fuga del Napoli diventerà una certezza assoluta.
Milan – Napoli 0-2: Lukaku e Kvara mandano in fuga Conte, rossoneri a meno 11
Erano in molti a domandarsi come si sarebbe comportato il Napoli in uno scontro diretto e la risposta è arrivata forte e chiara: 0-2 a San Siro e tanti saluti alla concorrenza. Di fronte c’era un Milan con tante assenze, costretto pure a fare a meno dell’influenzato Pulisic, ma palcoscenico e posta in palio potevano far tremare le gambe a chi non fosse adeguatamente preparato. Non è stato il caso degli azzurri, che anzi hanno approcciato decisamente meglio la sfida, trovando subito il gol del vantaggio e mettendo così la contesa sul terreno preferito. Conte non persegue un calcio particolarmente evoluto, ma non si può dire che non sia efficace al 100%: la rete di Lukaku è figlia di idee semplici e precise, finalizzate a ottenere il massimo a prescindere dagli orpelli. Il Milan però ha le sue colpe e pure piuttosto grandi, capace di lasciare al belga lo spazio per andare in profondità, buttare giù Pavlovic con una spallata da quarterback e freddare Maignan dopo appena 5’. Gol da psicanalisi, eppure i rossoneri hanno reagito costringendo il Napoli a 20 minuti buoni di sofferenza, nei quali hanno sfiorato il pareggio con Musah (due volte) e Chukwueze. Al 43’ però ecco la doccia fredda, anzi ghiacciata, firmata Kvaratskhelia: il georgiano ha preso palla sulla sinistra, si è accentrato e ha lasciato partire un tiro che è andato a infilarsi nell’angolino della porta di Maignan. Chiunque abbia visto giocare Kvara sa bene che quella è la sua giocata preferita, ma la difesa rossonera (portiere compreso) è apparsa sorpresa, sempre per quegli errori imperdonabili di cui sopra. A inizio ripresa il Diavolo ha creduto di aver riaperto la sfida con Morata, prima di ingoiare l’annullamento del Var per fuorigioco. La gara, di fatto, è finita lì, perché se è vero che i rossoneri sono stati ancora pericolosi con Leao e Pulisic (entrambi subentrati al 60’), lo è anche che il Napoli ha congelato il risultato con un 5-4-1 senza ghirigori, finalizzato, appunto, a una vittoria importantissima, che ha tutta l’aria di poter lasciare il segno sul suo campionato.
Conte: “Neanche un folle poteva aspettarsi un inizio così, ma restiamo coi piedi per terra”
“Nessuno si nasconde, non giochiamo a nascondino – ha puntualizzato Conte -. Però siamo realisti, stiamo facendo qualcosa di incredibile e inaspettato, neanche il più folle poteva immaginare un avvio così, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Di sicuro non mi nascondo, ho le spalle larghe e in carriera qualcosa ho ottenuto, sappiamo bene che il nostro obiettivo è prima di tutto tornare in Europa, visto che non giochiamo le coppe dopo tanti anni. Ci sono cinque o sei squadre che hanno la nostra stessa idea di rientrarci dalla porta principale, ma noi partiamo di rincorsa, perché siamo reduci da una stagione in cui abbiamo chiuso a -41 dalla prima in classifica. Queste prestazioni sicuramente alimentano i sogni dei tifosi, ma Napoli è un ambiente caldo e dobbiamo rimanere coi piedi per terra. Questa partita l’abbiamo preparata con un solo allenamento dopo aver giocato sabato, devo ringraziare lo staff e i calciatori perché io sono molto esigente, mi piace molto la disponibilità da parte di tutti. Dobbiamo comunque essere preparati per quando ci saranno le prime battute d’arresto, ma c’è grande volontà di regalare soddisfazione ai tifosi”.
Fonseca: “Addio scudetto? Nessuno lo vince o lo perde dopo sole nove partite”
“Sono sempre responsabile per ciò che succede in campo e anche stavolta mi prendo questa responsabilità – l’analisi di Fonseca -. Non è facile cominciare la partita con un gol del Napoli dopo cinque minuti, ma se guardiamo la prestazione loro hanno realizzato due gol e noi abbiamo costruito le occasioni. La squadra ha avuto una buona reazione all’inizio della partita, abbiamo giocato un calcio positivo e con qualità, non era facile contro un Napoli che si abbassava e difendeva davanti alla sua area di rigore. La mia principale preoccupazione è legata al fatto che abbiamo subito gol che non possiamo prendere contro una squadra come il Napoli. Poi non è facile trovare spazi contro dieci giocatori: noi abbiamo creato, abbiamo avuto occasioni, è mancato solo il gol. Dobbiamo migliorare nell’ultima decisione, abbiamo giocato nella loro metà campo e non abbiamo permesso al Napoli di uscire. Addio scudetto? Nessuna squadra ha vinto o perso il campionato dopo nove partite, per questo motivo dobbiamo proseguire nel percorso di crescita: chiaramente serviranno risultati per entrare in questa lotta”.
Empoli – Inter (ore 18:30, Dazn)
A inaugurare il mercoledì di campionato saranno Empoli e Inter, le prime a scendere in campo assieme a Venezia e Udinese. Inutile dire che i nerazzurri hanno un solo risultato a disposizione, ancor più dopo il risultato di San Siro che ha aumentato il divario dalla capolista Napoli, ora staccata di ben 7 punti. Ma la squadra di Inzaghi vuole vincere a prescindere dalla classifica: troppo forte il rammarico per quanto accaduto domenica con la Juventus, visto che il 4-4 finale, alla luce di com’è avvenuto, somiglia tanto a una mezza sconfitta. Inzaghi sa bene che certe distrazioni stanno complicando il percorso in campionato, rovinando anche il buono fatto sin qui. La sua Inter ha “toppato” gli scontri diretti con Milan e Juve, per giunta in casa, ma più in generale ha incassato la bellezza di 13 gol in 9 partite, ben 4 in più di quelli subiti nell’intero girone d’andata della scorsa stagione. Il problema è capire perché, visto che gli uomini sono sostanzialmente gli stessi: in molti pensano che c’entri la classica sindrome da “pancia piena” tipica del post-scudetto, il che costringe Inzaghi a un lavoro più psicologico che tecnico. I quattro schiaffi bianconeri dovrebbero aver dato la sveglia al gruppo, ragion per cui è lecito attendersi un’Inter attenta e concentrata, a maggior ragione contro un avversario insidioso, ma totalmente stitico tra le mura amiche del Castellani (zero gol segnati in quattro partite, ma solo uno preso).
Empoli – Inter, le probabili formazioni
Empoli (3-5-1-1): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, De Sciglio; Gyasi, Henderson, Maleh, Anjorin, Pezzella; Fazzini; Colombo
In panchina: Brancolini, Seghetti, Tosto, Sambia, Cacace, Viti, Marianucci, Belardinelli, Grassi, Ekong, Haas, Solbakken, Pellegri, Konaté
Allenatore: D’Aversa
Indisponibili: Zurkowski, Perisan, Ebuehi, Sazonov, Esposito
Squalificati: nessuno
Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Zielinski, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro
In panchina: Martinez, Di Gennaro, Pavard, Palacios, Buchanan, Asllani, Dumfries, Frattesi, Taremi, Arnautovic, Correa
Allenatore: Inzaghi
Indisponibili: Acerbi, Calhanoglu, Carlos Augusto
Squalificati: nessuno
Juventus – Parma (ore 20:45, Dazn e Sky)
Necessità di 3 punti anche per la Juventus, chiamata a battere il Parma per gli stessi motivi, grossomodo, dell’Inter. Certo, il pari di San Siro è stato vissuto in maniera opposta rispetto ai nerazzurri, vuoi perché la partita sembrava persa, vuoi per il momento difficile che sta attraversando la rosa, sempre alle prese con gli infortuni di diversi big. Resta però il fatto che la Signora deve tornare a vincere e la gara odierna offre una bella chance: la squadra di Pecchia, dopo un inizio scintillante, s’è arenata, raccogliendo solo 4 punti nelle ultime 7 giornate. Thiago Motta sa che è arrivato il momento di stringere i denti e mettere da parte il fioretto, almeno fino alla trasferta di Udine di sabato prossimo: là dopo Koopmeiners, recuperato e già a disposizione oggi, ci saranno anche Nico Gonzalez e, forse, Douglas Luiz, il che consentirà rotazioni senza abbassare il livello, ma prima c’è il Parma e bisogna venirne a capo, in un modo o nell’altro. Il risultato di San Siro impone la vittoria, pena allontanarsi ulteriormente dalla vetta e il tecnico ci proverà senza rinunciare alle sue idee calcistiche, vero e proprio marchio di fabbrica della casa. Il calendario serrato impone rotazioni e lui ha già dimostrato in passato (anche in questo primo scorcio di stagione bianconero) di non farsi condizionare dai nomi, per quanto gli infortuni gli rendano la vita particolarmente complicata. In altre circostanze, per esempio, sarebbe il momento di far rifiatare un po’ Vlahovic, ma l’assenza di un vice esclude l’ipotesi, almeno per ora.
Thiago Motta: “Dimentichiamo l’Inter e pensiamo al Parma, voglio più compattezza”
“Mi aspetto una partita diversa rispetto a quella con l’Inter, vogliamo fare una grande prestazione per arrivare al risultato che auspichiamo – ha sottolineato Thiago Motta -. Dobbiamo fare bene per aumentare le possibilità di vincere, a Milano abbiamo fatto tante cose bene, ma nei primi 15 minuti della ripresa dovevamo fare meglio ed essere più compatti. Le difficoltà ci stanno durante una partita, ma non si può far durare troppo questo periodo, bisogna essere più compatti. A San Siro abbiamo fatto molto bene in alcuni momenti, mentre in altri c’è da migliorare assolutamente, unendosi e restando in partita. Il finale è stato in crescendo e abbiamo avuto la possibilità di vincerla, è stato un bello spettacolo, ma è il passato. Tutto quello fatto in maniera positiva è da ricordare, ora però bisogna concentrarsi sul Parma, sarà una sfida complicata. Loro sono una buonissima squadra con giocatori interessanti e un allenatore che prepara bene le partite, si difendono bene: è una gara che dobbiamo giocare al massimo, soprattutto in transizione. Vlahovic? Quando lo farò riposare vedremo l’avversario che affronteremo e le caratteristiche che avrà, ci sono diversi giocatori che possono fare quel ruolo con abilità diverse”.
Juventus – Parma, le probabili formazioni
Juventus (4-1-4-1): Di Gregorio; Cambiaso, Danilo, Gatti, Cabal; Locatelli; Conceiçao, McKennie, Thuram, Weah; Vlahovic
In panchina: Di Gregorio, Pinsoglio, Kalulu, Rouhi, Savona, Fagioli, Mbangula, Koopmeiners, Yildiz, Adzic
Allenatore: Thiago Motta
Indisponibili: Nico Gonzalez, Douglas Luiz, Milik, Bremer
Squalificati: Pogba (fino all’11 marzo 2025)
Parma (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly, Del Prato, Balogh, Valeri; Keita, Sohm; Man, Bernabé, Mihaila; Bonny
In panchina: Chichizola, Corvi, Hainaut, Estevez, Valenti, Leoni, Hernani, Camara, Haj, Di Chiara, Cancellieri, Almqvist, Charpentier, Benedyczak
Allenatore: Pecchia
Indisponibili: Osorio, Kowalski, Circati
Squalificati: nessuno