Passo falso Napoli. Il pareggio con l’Udinese rallenta la corsa degli azzurri e cambia ulteriormente gli equilibri della corsa scudetto. Questa sera l’Inter avrà la chance di portarsi a meno 1, ma per farlo dovrà battere la Fiorentina (ore 20:45), fresca giustiziera nel recupero di giovedì scorso. L’1-1 del Maradona, pur mantenendo Conte in vetta a prescindere da ciò che accadrà a San Siro, solleva qualche dubbio sulla caratura del Napoli, frenatosi proprio nella notte che poteva lanciarlo in fuga. Molto avvincente anche la lotta all’Europa, con la Lazio tornata quarta dopo il roboante 5-1 sul Monza, in attesa della risposta viola di stasera. Avanza anche la Roma, alla seconda vittoria consecutiva in trasferta: lo 0-1 di Venezia (rigore di Dybala) è un altro passo verso una classifica quantomeno dignitosa.
Napoli – Udinese 1-1: Conte frena, stasera l’Inter può andare a meno 1
Il Napoli non riesce a sfruttare l’occasione di andare in fuga, finendo invece per rallentare nella corsa verso lo scudetto. L’1-1 contro l’Udinese vale un momentaneo +4 sull’Inter, ma i nerazzurri, in caso di successo contro la Fiorentina, si porterebbero a meno 1, azzerando quasi del tutto il gap. E dire che il match del Maradona sembrava essersi messo bene dopo il gol di McTominay, bravo a trovare il vantaggio con un bel colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo (37’). Ma la risposta dell’Udinese era stata immediata: al 40’ Ekkelenkampapprofittava di un errore di Mazzocchi e firmava il pareggio con un bel destro dalla distanza. Risultato sostanzialmente giusto, al termine di un primo tempo molto più aperto ed equilibrato del previsto, nel quale entrambe avevano avuto diverse occasioni per segnare. Non a caso Meret è stato chiamato a una serie di parate decisive, di cui una su un sinistro ravvicinato di Thauvin. Il trend è proseguito anche nella ripresa e l’Udinese, pur subendo l’inevitabile (ma sterile) pressione azzurra, non rinunciava a pungere in contropiede, rendendosi pericolosa con Lucca. Col passare dei minuti il Napoli alzava il baricentro, ma si trovava di fronte una difesa bianconera ben organizzata, con Sava che compiva alcune parate importanti, una su Neres e una su un tentativo di McTominay dal limite. Conte provava ad alzare i giri del motore inserendo Ngonge, Simeone e Raspadori, ma l’intento non riusciva e il match si concludeva senza altre emozioni. L’1-1 lascia l’amaro in bocca al Napoli, incapace di allungare e sfruttare appieno il turno favorevole. L’Inter resta in scia, pronta a approfittarne per tornare a farsi ancora più minacciosa.
Conte: “Occasione persa per allungare sull’Inter? No, per la corsa all’Europa”
“Le difficoltà sono state quelle di non riuscire a concretizzare le occasioni e far rientrare subito in partita l’Udinese – l’analisi di Conte -. È un peccato perché secondo me meritavamo di più. Dopo l’1-0 abbiamo fatto rientrare subito l’Udinese in partita, poi ci sta pareggiare con loro, hanno sono giocatori di cui sentiremo molto parlare. Occasione persa per mettere pressione all’Inter? Dobbiamo guardare a noi stessi, è un’occasione persa per quanto riguarda la corsa all’Europa. Non confondiamo la realtà, fidatevi: stiamo facendo qualcosa di straordinario, anche stavolta i ragazzi sono usciti dal campo stremati. Ve lo dico col cuore in mano: stiamo facendo qualcosa di straordinario”.
Lazio – Monza 5-1: Baroni torna al quarto posto, Galliani richiama Nesta
Domenica trionfale per la Lazio, che ha letteralmente passeggiato sul povero Monza. Il 5-1 finale, oltre a divertire il popolo biancoceleste, ha finalmente interrotto il digiuno casalingo che durava addirittura dal 24 novembre, consentendo a Baroni di tornare al quarto posto in solitaria, almeno fino a Inter-Fiorentina di questa sera. La goleada dell’Olimpico ha avuto conseguenze anche sui brianzoli, da ieri sera nuovamente affidati a Nesta: Galliani ha deciso di esonerare Bocchetti e richiamare il tecnico precedente, anche se la salvezza sembra sempre più un miraggio. I biancocelesti hanno dominato sin dai primi minuti, attaccando l’avversario con la giusta determinazione. Il povero Monza, stravolto (in peggio) dal mercato, ha capito subito che la domenica sarebbe stata complicata e che la Lazio, pressata dalle rivali in chiave Champions, non avrebbe avuto alcuna pietà. Il primo gol è arrivato già al 14’ con un colpo di testa di Marusic, servito perfettamente da Castellanos. Ma è nella ripresa che i biancocelesti hanno dilagato, aumentando a dismisura le proporzioni di una vittoria mai in discussione: Pedro, subentrato al posto dell’infortunato Dia, ha raddoppiato ancora su assist di Castellanos (57’), poi l’argentino si è messo in proprio, questa volta su servizio Zaccagni (63’). Il Monza ha definitivamente mollato gli ormeggi e la Lazio ha colpito di nuovo con Pedro (77’), per poi firmare il pokerissimo con Dele-Bashiru (88’). In mezzo il rigore di Sensi (86’), utile giusto per il tabellino e non certo per rendere meno amaro il Ko brianzolo. Baroni può decisamente sorridere e prepararsi alla sfida col Napoli con il giusto spirito: i precedenti stagionali contro Conte (due vittorie su due), del resto, rendono il pronostico quantomeno aperto.
Baroni: “Gara di grande qualità, ora pensiamo al Napoli”
“La cosa che mi ha soddisfatto di più è stata l’interpretazione della gara, avevo chiesto chiesto ai ragazzi di partire forte – ha sottolineato Baroni -. Abbiamo avuto tanta qualità, e dato ritmo e velocità all’azione. Questo è il risultato di tante occasioni, se vogliamo trovare il pelo nell’uovo non siamo stati lucidi nella rifinitura. Complimenti ai ragazzi, queste sono partite complicate che possono diventare difficili. Parlando con la squadra tutti i giorni dico che non dobbiamo guardare gli altri, la sfida più bella è con noi stessi. Abbiamo dei margini di crescita che possiamo colmare, quando si guarda l’avversario è un segno di debolezza. Dobbiamo pensare al nostro campionato e alla crescita della squadra, altre energie sono sprecate. Ora ci aspetta una partita diversa, il Napoli sta facendo un campionato strepitoso. Siamo consapevoli di fare il possibile per battere quelli che oggi sono i più bravi, servirà una gara di grande livello. Avremo qualche giorno per prepararla, ci aspettiamo una crescita anche in queste sfide”.
Venezia – Roma 0-1: i giallorossi tornano a vincere con un rigore di Dybala
La Roma porta a casa tre punti fondamentali dalla trasferta di Venezia, conquistando il secondo successo consecutivo lontano da casa (in campionato) e allungando a otto la striscia senza sconfitte. Nonostante le fatiche in Coppa Italia e l’imminente impegno nei playoff di Europa League contro il Porto, i giallorossi si sono imposti grazie a un rigore di Dybala, confermatosi imbattibile dal dischetto (17 su 17 da quando gioca nella Capitale). Gli uomini di Ranieri non sono stati particolarmente brillanti, ma hanno mostrato maturità e solidità difensiva, senza mai rischiare seriamente di farsi raggiungere. Il Venezia, ormai penultimo in classifica con soli 16 punti, ha infatti faticato a creare occasioni concrete, pur mostrando delle buone trame di gioco. I lagunari, pur impegnandosi, non sono mai riusciti a concretizzare gli spazi creati sugli esterni, con Zerbin ed Ellertsson tra i più attivi. I nuovi acquisti, tra cui Radu, Marcandalli e Fila, hanno fatto un buon debutto, ma il loro impatto non è bastato a cambiare l’andamento della partita. Nel primo tempo, la Roma è stata pericolosa con Dovbyk e Mancini (salvataggio decisivo di Nicolussi Caviglia sulla linea). L’episodio clou è però arrivato al 57’: fallo ingenuo di Marcandalli su Angelino e rigore per i giallorossi, trasformato con freddezza da Dybala. I padroni di casa hanno provato un forcing finale per pareggiare, ma non ci sono riusciti anche grazie a Svilar, attento a neutralizzare ogni tentativo e a mantenere la porta inviolata. La Roma si è presa così una vittoria importante nella corsa alle posizioni europee, mentre il Venezia vede ridurre ulteriormente le speranze di restare in Seria A.
Ranieri: “È stata la nostra miglior gara per voglia e determinazione”
“Sono soddisfatto perché per fare risultato qui bisogna fare una grande partita – il commento felice di Ranieri -. Nelle ultime dieci partite del Venezia c’è sempre stato un gol di scarto, loro fanno molti interscambi, ma noi siamo stati molto bravi e intelligenti. Come determinazione e voglia di stare in campo, credo che questa sia stata la nostra gara migliore. Dybala? Io non lo volevo proprio far giocare, ma lui mi ha detto: ‘Voglio scendere in campo’. I nuovi acquisti? Sono giocatori che si sono ambientati subito. Gli allenamenti fatti sono quelli che sono per il poco tempo, ma li conoscevamo perché li abbiamo studiati. Gourna-Douath è un buon giocatore, l’ho sostituito per il giallo anche se mi ha detto che era tranquillo, ma così sono stato più tranquillo io. I nostri obiettivi? La Roma continuerà così, ma non posso promettere niente se non cercare di fare il meglio. Io sono come la bocca della verità, quando so qualcosa la dico”.
Inter – Fiorentina (ore 20:45, Dazn)
Inter–Fiorentina, atto secondo. Dopo la pesantissima sconfitta di giovedì scorso, i nerazzurri tornano a vedere viola, nella speranza di archiviare la debacle alla voce “serata storta”. Più che un augurio si tratta di un obbligo, visto l’inatteso regalo arrivato dall’Udinese: vincendo Inzaghi andrebbe a meno uno da Conte, rimediando, almeno in parte, a quanto accaduto pochi giorni fa. Ma il Ko del Franchi ha lasciato tanti interrogativi ed è lecito chiedersi se sia trattato solo di un episodio (in fondo i nerazzurri non perdevano in campionato dal derby d’andata del 21 settembre), o se sia figlio di qualcosa di più profondo. Una prima risposta arriverà già stasera, quando gli uomini di Inzaghi si ritroveranno di fronte quelli di Palladino, seppur in un contesto completamente diverso come San Siro. Anche per i viola si tratta di un bel test in chiave Champions, alla luce delle vittorie di Lazio, Juventus e Milan che hanno cambiato la classifica. Il tecnico inoltre, a differenza di giovedì scorso, potrà contare su tutti i nuovi acquisti (eccezion fatta per l’infortunato Pablo Marì), ma la sensazione è che molto dipenderà dall’Inter. Quella del Franchi, infatti, ha perso malamente nonostante una Fiorentina rimaneggiata, disputando la peggior gara della stagione. Inzaghi, costretto a rinunciare allo squalificato Dumfries, tornerà a puntare sui titolarissimi, nella speranza di ricevere subito le risposte giuste. Per la sua Inter non esiste periodo peggiore per rallentare: il calendario è da brividi, visto che dopo la Fiorentina ci saranno Juventus, Genoa, Lazio in Coppa Italia e Napoli. Urge una ripartenza immediata, altrimenti il sogno di bissare lo scudetto si complicherebbe ulteriormente.
Inter – Fiorentina, le probabili formazioni
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Zalewski; Thuram, Lautaro
In panchina: Martinez, Calligaris, Bisseck, De Vrij, Carlos Augusto, Dimarco, Frattesi, Zielinski, Asllani, Taremi, Arnautovic
Allenatore: Inzaghi
Indisponibili: Di Gennaro, Correa
Squalificati: Dumfrie
Fiorentina (4-2-3-1): De Gea; Dodo, Pongracic, Ranieri, Gosens; Fagioli, Mandragora; Beltran, Colpani, Zaniolo; Kean
In panchina: Terracciano, Parisi, Martinelli, Moreno, Folorunsho, Harder, Cataldi, Richardson, Colpani, Caprini, Rubino, Ndour, Gudmundsson
Allenatore: Palladino
Indisponibili: Bove, Pablo Marì, Adli
Squalificati: Comuzzo