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Il Napoli di Conte sbanca Cagliari con 4 gol e balza in testa da solo. Il Monza ferma l’Inter. Domani Champions per Juve e Milan

Antonio Conte fa il primo miracolo: il Napoli espugna Cagliari e conquista la vetta della classifica in solitudine perché l’Inter, come la Juve, deve accontentarsi del pareggio a Monza. L’Atalanta torna alla vittoria. Pari per Roma e Toro

Il Napoli di Conte sbanca Cagliari con 4 gol e balza in testa da solo. Il Monza ferma l’Inter. Domani Champions per Juve e Milan

Comanda il Napoli. La domenica di Serie A certifica il primo posto in classifica degli azzurri, balzati in cima grazie alla vittoria di Cagliari, ma anche agli inattesi pareggi di Inter e Juventus. Anche i nerazzurri, al pari dei rivali bianconeri, sono incappati in un mezzo passo falso in quel di Monza (1-1), consentendo alla squadra di Conte di effettuare il sorpasso. Nella zona alta della classifica sorridono anche Atalanta (3-2 sulla Fiorentina) e Milan (due punti recuperati su Inter e Juventus), mentre non si può dire lo stesso della Roma, fermata dal Genoa in pieno recupero (1-1) e del Torino, incapace di andare oltre allo 0-0 casalingo contro il Lecce. Oggi, a completare il quadro, Parma-Udinese (ore 18:30, Dazn) e Lazio-Verona (20:45, Dazn e Sky), con i biancocelesti pronti a dare l’assalto alla parte nobile del campionato.

Monza – Inter 1-1: Dumfries evita la sconfitta a Inzaghi

L’Inter di Inzaghi poteva prendersi il primo posto in solitaria, invece è scivolata sulla buccia di banana preparata dal Monza di Nesta. Un match avaro di emozioni si è concluso con un giusto pareggio, anche se i nerazzurri sono riusciti ad agguantarlo solo nel finale: per qualche minuto, infatti, sono stati i brianzoli ad avere in mano il bandolo della matassa, anche se la sostanza cambia relativamente. L’Inter voleva vincere per dare il primo segnale di forza al campionato, invece ha finito per impantanarsi nel trappolone biancorosso, fatto di tatticismo, corsa e tanto sacrificio. A nulla è servito il piano tattico di Inzaghi, basato su un turnover ragionato (fuori Bastoni, Barella e Calhanoglu, confermato Lautaro) a prescindere dai prossimi impegni: il tecnico, evidentemente, non si fidava del Monza e i fatti gli hanno dato ragione. La partita, per lunghi tratti priva di spettacolo, si è accesa nel finale proprio grazie alla squadra di Nesta, sorprendentemente in vantaggio grazie al colpo di testa di Dany Mota (81’), entrato poco prima al posto di Caprari. A quel punto l’Inter, sin lì priva di guizzi degni di nota, ha temuto sul serio di perderla, ma a tirarla fuori dai guai ci hanno pensato Carlos Augusto e Dumfries, il primo con una bella percussione sulla sinistra, il secondo con il tap-in del definitivo 1-1 (88’).

Inzaghi: “Loro hanno fatto un eurogol, dispiace per il risultato”

“L’approccio è stato buono, i primi 20′ abbiamo creato parecchio – l’analisi di Inzaghi -. Dovevamo essere bravi a sbloccarla, nella scorsa stagione ci eravamo riusciti mentre questa volta no, abbiamo avuto occasioni importanti ma poi siamo stati lenti a far girare la palla. Abbiamo avuto poca qualità nell’ultimo passaggio, dovevamo tirare e invece abbiamo imbucato con poca lucidità. Il Monza si è difeso basso, ha fatto una partita ottima e noi dovevamo essere più bravi. Nel secondo tempo siamo stati lenti, quando ne avevamo di più abbiamo preso gol. Siamo stati bravi a mantenere le distanze, ma dovevamo fare meglio, abbiamo preso l’eurogol di Mota, poi abbiamo reagito pareggiando. Siamo dispiaciuti, ma si va avanti”.

Cagliari – Napoli 0-4: Lukaku e Kvara trascinano gli azzurri in vetta al campionato

A godere pienamente, alla luce dei risultati altrui, è così il Napoli di Conte, capace di espugnare Cagliari con un netto 0-4 e di sfruttare al meglio i passi falsi della concorrenza. Gli azzurri tornano così a vincere tre partite di fila dopo un anno e mezzo di attesa, ma soprattutto si trovano al comando della classifica, il tutto a una settimana dalla super sfida di Torino contro la Juventus. Il risultato finale, alla luce di quanto si è visto in campo, è sicuramente esagerato, ma il Napoli ha avuto il merito di tener botta nei momenti più difficili, trovando poi le giocate di Lukaku (un gol e due assist) e Kvaratskhelia al tempo opportuno. Va detto che la partita si è messa subito in discesa grazie alla deviazione di Jerry Mina su un tiro di Di Lorenzo (18’), così come che Meret si è reso protagonista di alcuni interventi importantissimi sullo stesso Mina, Piccoli, Luperto e Marin, però la squadra di Conte ha saputo resistere e sfruttare le proprie armi al momento opportuno. Lukaku, già protagonista dell’assist a Di Lorenzo, si è ripetuto mandando in porta Kvaratskhelia per il gol del 2-0 (66’), dopodiché si è messo in proprio finalizzando la terza rete su passaggio del georgiano (70’). A completare il quadro ci ha pensato Buongiorno (90+3’) sugli sviluppi di un corner battuto da Neres, regalando così a Conte il primato in solitaria sulla Serie A (aspettando l’Udinese, di scena oggi a Parma).

Conte: “Stiamo lavorando molto, la crescita si vede ma pensiamo solo a noi stessi”

“Questo è un gruppo che negli anni non amava tanto sporcarsi le mani – ha puntualizzato Conte -. Dopo quello che è successo l’anno scorso il cambiamento sta in queste situazioni, perché oltre alle qualità tecniche e all’organizzazione, riusciremo a svoltare anche dal punto di vista della personalità e della mentalità. Dopo la sconfitta di Verona qualcosa è cambiato, i ragazzi hanno capito cosa intendessi e stiamo lavorando sulla voglia e sulla determinazione. Mantenere la porta inviolata, soffrendo, è stato importante perché fa parte della crescita. Il mercato è finito tardi e stiamo cercando una quadra, ma in questi due mesi abbiamo lavorato tanto e si vede”.

Genoa – Roma 1-1: De Winter beffa De Rossi in pieno recupero

Altro passo falso invece per la Roma, costretta a rimandare nuovamente l’appuntamento con la prima vittoria in campionato. Il pari di Marassi sa tanto di occasione persa, sia perché arrivato in pieno recupero che per le conseguenze di classifica: ora i giallorossi occupano un malinconico 15esimo posto, figlio dei soli 3 punti raccolti in quattro partite. De Rossi può recriminare per gli episodi (nel primo tempo c’era un rigore su Dybala), ma parlare di sfortuna non avrebbe senso. La sua Roma, dopo un ottimo inizio, s’è progressivamente sgonfiata, finendo col consegnarsi ai tentativi di rimonta genoana. Subire il pareggio di De Winter al 96’ (errore del neoacquisto Hermoso, subentrato all’infortunato Saelemaekers) è stata la conseguenza di un calo incomprensibile, visto che i giallorossi avrebbero potuto chiudere la gara molto prima se solo avessero confermato il bel primo tempo, portato a casa sullo 0-1 grazie al primo gol in Serie A di Dovbyk (37’). La squadra di De Rossi ha poi sfiorato il raddoppio con Saelemaekers e Koné, ma nella ripresa, dopo un’altra occasione dell’ucraino, non ha più creato nulla di importante, a fronte di un Genoa pericoloso con Ekuban e Malinovskyi (due volte), fino alla beffa finale di De Winter.

De Rossi: “Secondo tempo incomprensibile. L’obiettivo? Andare in Champions”

“Non sono contento – ha sospirato De Rossi, espulso nel finale per proteste -. Abbiamo dominato il primo tempo, ma nella ripresa ci siamo abbassati e non siamo più ripartiti. Questo succede perché smettiamo di correre e vincere i duelli, non avevo chiesto di scendere di 20 metri. Quando succede devi essere pronto e invece non abbiamo creato nulla, ho visto i numeri e sono a favore nostro, però le partite vanno chiuse. Non capisco perché abbiamo fatto questo nel secondo tempo. Questa squadra penso debba lottare per la Champions, è il nostro obiettivo, anche se ci sono tante squadre che possono arrivare davanti o dietro a noi. Il nostro mercato è importante per il progetto, sono convinto che ci giocheremo le nostre carte fino all’ultimo. Questi punti però pesano sulla classifica e sul morale, vincere avrebbe fatto bene”.

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