Una corre, l’altra zoppica. Napoli e Inter continuano la corsa al terzo posto, seppur con esiti drasticamente opposti. Volano gli azzurri di Benitez, che dopo Roma e Young Boys battono anche la Fiorentina, inciampano ancora i nerazzurri, incapaci di sconfiggere il Verona e ormai alle prese con una crisi senza fine. “La strada giusta è pensare a una partita alla volta” ha glissato il tecnico del Napoli a chi gli chiedeva di fissare un obbiettivo, ma è chiaro che, con questi risultati, diventa difficile nascondersi. Gli azzurri hanno sigillato una settimana perfetta espugnando Firenze, una prestazione di grande carattere che ha ribadito le grandi qualità della squadra.
Decisivo, ancora una volta, Gonzalo Higuain, sempre a segno nelle ultime quattro partite. Tutti gol pesanti quelli del Pipita, attaccante di razza capace di trascinare la squadra al terzo posto dopo un inizio difficile. Ora il Napoli è sul podio da solo, a più 4 sul Milan e a meno 7 dalla Juventus: la strada verso l’alto è lunga, ma non impossibile. “Pensiamo solo a fare bene contro il Cagliari – ha ammonito Benitez. – Siamo in crescita e stiamo migliorando la fase difensiva, devo dire che sono soddisfatto”.
Chi invece non accenna a crescere è l’Inter di Walter Mazzarri, bloccata in casa dal Verona di Mandorlini. Subito sotto per via dell’ennesimo errore difensivo, immediatamente sfruttato dall’inossidabile Toni (10’), i nerazzurri avevano però trovato la forza di reagire, nonostante un San Siro piuttosto ostile. Non a caso Icardi, subito dopo il gol del pareggio (18’), si portava il dito alla bocca per zittire i fischi, concetto ribadito a chiare lettere anche in conferenza stampa. “Sembra di giocare in trasferta – ha spiegato l’argentino. – Le cose non vanno come vorremmo ma sarebbe bello avere il pubblico dalla nostra parte, invece non è così. Accettiamo i fischi ma danno fastidio”.
Parole forti, giustificate però da un rendimento ottimale. Maurito il suo lo fa sempre e i risultati negativi non sono certo colpa sua. Dopo la rete dell’1-1 l’attaccante portava l’Inter in vantaggio (48’), mettendo in discesa un match che sembrava poter regalare una soddisfazione. Invece, ancora una volta, la squadra di Mazzarri non riusciva a gestire il risultato, nonostante un grande Handanovic. Il portierone sloveno parava un calcio di rigore a Toni (espulso Medel per doppia ammonizione), ringraziava il cielo per una traversa di Christodoulopoulos ma si doveva arrendere a Nico Lopez, il cui rasoterra risultava imprendibile. Finiva così 2-2, sotto l’ormai consueta pioggia di fischi di San Siro.
“Paghiamo sempre care le disattenzioni – l’analisi di Mazzarri. – Peccato, avessimo fatto girare meglio palla avremmo portato a casa la vittoria. E’ normale che ci sia delusione, in questo periodo tutti gli episodi ci girano male”. Ora sarà tempo di sosta, quanto mai benedetta dal tecnico nerazzurro. Tra due settimane però si riprenderà col derby, appuntamento infallibile per entrambe le squadre di Milano. Chissà che la pausa, oltre a un po’ di riposo, non porti anche consiglio a Inzaghi e Mazzarri…