Il Napoli vince lo spareggio, il Milan si ferma ancora. Lo scontro diretto di San Siro regala la vittoria degli azzurri, più cinici nello sfruttare una delle poche occasioni avute, e lascia i rossoneri con l’amaro in bocca, figlio di un ko pesante sia a livello di classifica che di morale. L’Inter si laurea così campione d’inverno con un turno d’anticipo, grazie anche alla vittoria di Salerno di venerdì: ora i punti sul Diavolo sono 4, proprio come sul Napoli, mentre quelli sull’Atalanta sono addirittura 6.
Una bella avanzata, figlia soprattutto del crollo rossonero, passato nel giro di un mese da un derby del possibile + 10 a questo distacco in classifica, per giunta nel giro di poche settimane. Il merito di Inzaghi c’è tutto, ma è inevitabilmente legato al crollo di Pioli, costretto a fare i conti con l’ennesima sconfitta di questo periodo, la terza, tra campionato e coppa, delle ultime 7 partite.
Spalletti invece può esultare, perché il suo Napoli s’è ritrovato proprio nel momento più difficile, quando bastava un soffio di vento per spazzarlo via dalla lotta scudetto: invece gli azzurri hanno mostrato gli attributi, prendendosi un successo pesantissimo sia a livello di punti che di morale. Non è stata una bella partita, perlomeno a livello di spettacolo: Milan e Napoli, semmai, se le sono date di santa ragione sotto il profilo dell’intensità, cercando di colpirsi a vicenda con le rispettive armi. Gli azzurri però hanno avuto il merito di sbloccarla subito e questo, in una gara così equilibrata, ha finito per fare la differenza, anche se le squadre, forse, non pensavano che il colpo di testa di Elmas sarebbe stato l’unico gol del match (5’).
La zampata del macedone, invece, ha deciso la partita, perché il Milan, nonostante una buona reazione, non è mai riuscito a rendersi davvero pericoloso, limitandosi a un colpo di testa di Ibrahimovic, a un tiro a giro di Messias alto di poco e a un gol annullato a Kessié per un fuorigioco di Giroud, che ha scatenato numerose polemiche.
“Vorrei sapere come Giroud, sdraiato a terra, possa aver arrecato danno a Juan Jesus – il commento ironico di Pioli -. L’arbitro ha fatto riferimento ad Atalanta-Roma, ma lì Palomino è intervenuto, mentre Olivier non ha fatto niente perché era sdraiato…. Per quanto riguarda la prestazione non siamo stanchi e lo abbiamo dimostrato, certo potevamo avere più qualità, ma per aggressività e dinamismo abbiamo fatto una delle migliori partite della stagione: ci è mancata la giocata vincente e abbiamo sbagliato qualche scelta di troppo”.
Di umore completamente diverso Spalletti, felicissimo per aver espugnato Milano dopo le ultime due sconfitte consecutive. “Abbiamo retto bene, giocato da grande squadra e avuto anche più occasioni del Milan per andare sul 2-0 – le parole del tecnico azzurro -. Abbiamo lottato, fatto un blocco squadra corto e tutti hanno fatto qualcosa per il Napoli, senza chiedere niente ma mettendosi a disposizione per fare risultato dopo due sconfitte per certi versi immeritate. Era importante perché quando si abbassano fiducia ed entusiasmo maglie pesanti come la nostra diventano di piombo”.
Il Napoli, insomma, si gode una vittoria pesantissima, mentre il Milan sprofonda a meno 4 dall’Inter, certificando le difficoltà mostrate nell’ultimo periodo, nel quale si è passati da una possibile fuga a un inseguimento obbligatorio. Gli azzurri, invece, pur avendo gli stessi punti, possono sorridere, perché hanno dimostrato di essere solidi e coriacei, oltre che più ricchi sia a livello numerico che di soluzioni.
Certo, il gol di Elmas dopo appena 5’ di gioco ha aiutato, nel senso che i rossoneri, a quel punto, sono stati costretti a sbilanciarsi, permettendo agli Spalletti’s di chiudersi e ripartire, ma la sensazione di base resta di un organico superiore, anche se sarebbe bello vedere il Milan, prima o poi, con tutti (o quasi) gli effettivi a disposizione. Una mano, ad ogni modo, potrebbe comunque darla il mercato, ma la sensazione è che Pioli debba anzitutto guardare in infermeria, nella speranza di recuperare più giocatori il prima possibile. Mercoledì, per esempio, ci sarà la trasferta di Empoli, impegno tutt’altro che facile, peraltro dopo Inter-Torino e in coabitazione con Napoli-Spezia. Gara complicata, nella quale bisognerà fare punti a tutti i costi, altrimenti il sogno scudetto, mantenuto vivo fino a ora, potrebbe spegnersi prima ancora delle feste natalizie.