IL MONTE PASCHI GUIDA IL RALLY DELLA FINANZA
EURO, AVANZA LA RISCOSSA SU DOLLARO E FRANCO
Lunga vita all’euro. La moneta unica, dopo l’avvio del buy back greco e il via libera agli aiuti alle banche spagnole, si prende la rivincita: sale per il quinto giorno consecutivo nei confronti del dollaro portandosi a 1,308 a 1,305 di ieri sera; mette alle strette il franco svizzero a quota 1,214, ai minimi da cinque settimane.
La Borsa di Milano è in rialzo, l’indice Ftse Mib chiude oltre quota 16 mila (16.041) +1,04%. Londra è in ribasso dello 0,12%, Francoforte -0.06%. Parigi chiude a +0,32%.
Prosegue anche oggi il miglioramento dei titoli di Stato dei paesi periferici: il rendimento del Btp a 10 anni è di nuovo in calo stamattina al 4,40% con lo spread a quota 299, da 303 della chiusura di ieri sera. Il Bund rende l’1,41% (-1 punto base).
Wall Street apre contrastata e poco distante dalla parità, con le blue chip sotto quota 13.000 punti. A dominare e’ l’incertezza sull’esito del dibattito sul fiscal cliff. Il presidente Barack Obama ha respinto una proposta dei parlamentari repubblicani che prevedeva una riforma dell’imposizione fiscale e tagli alla spesa pubblica, ma non conteneva aumenti delle tasse per i ceti più abbienti, che invece è il cavallo di battaglia della Casa Bianca.
Il Dow Jones avanza dello 0,3%, il Nasdaq cala dello 0,13% e lo S&P 500 segna -0,02%.
Scende Apple -1,2%, Google perde lo 0,4%. Intel guadagna l’1%.
Nulla di fatto in sede Ue per le nuove regole di vigilanza bancaria. Una nuova riunione dei ministri finanziari europei e’ stata convocata il 12 dicembre dalla presidenza cipriota per trovare ‘un accordo politico’. Il 13 alle 10 del mattino si riuniranno i ministri finanziari dell’Eurozona per discutere del ‘buy back’ del debito greco e del prestito a Cipro.
La notizia non ha impedito all’indice delle banche della zona euro di salire del 1,8%. La spagnola Bankia, dopo l’Ok europeo agli aiuti, rimbalza e sale del 7%. Ma a mettersi in luce sono soprattutto gli istituti di credito italiani, a partire da Monte Paschi + 7,26%, dopo un rinvio per eccesso di rialzo, il più coinvolto nei titoli di Stato sovrani.
L’indice Stoxx del settore è salito dello 0,7%. Unicredit ha guadagnato il 2,51%, Intesa Mediobanca +1,9%.
Forti guadagni anche per Ubi +3,8%, Pop.Milano +2,29% e Banco Popolare +2,2%.
Gli effetti positivi dello spread si riverberano anche sulle assicurazioni: Generali sale del 1,77%, Fondiaria-Sai +1,1%, Unipol +0,7%.
Nel risparmio gestito avanzano sia Azimut +1,55% che Mediolanum +1,44%.
I dati positivi sulle vendite di auto in Brasile (quota di mercato salita al 24%) spingono Fiat +0,79%, nonostante la continua caduta delle vendite in Europa.
Finmeccanica sale dello 2,19%: la francese Safran ha presentato una nuova offerta per Avio, la società aeronautica partecipata con il 14% dalla holding.
Telecom Italia +1,79% a due giorni dal cda.
Fra i titoli a media capitalizzazione Rcs sale del 3,2% eforte recupero di Maire Tecnimont +5,2% che ha annunciato una nuova commessa da 191 milioni di dollari in Messico.