Muhammad Alì, nato Classius Clay, leggenda del pugilato, è morto. L’ex campione del mondo dei pesi massimi e oro olimpico alle Olimpiadi di Roma ’60 è deceduto nella notte tra il 3 e il 4 giugno all’età di 74 anni in un ospedale di Phoenix, in Arizona, dove era stato ricoverato giovedì 2 giugno per “precauzione”. Tutto il mondo lo piange, a incominciare dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama che lo ha omaggiato con queste parole: “Muhammad Ali ha scosso il mondo. E per questo il mondo adesso è migliore. Siamo tutti migliori”.
L’ex Cassius Clay, che aveva lasciato la boxe nel 1981, era stato in ospedale diverse volte negli ultimi anni. L’ultima nel gennaio 2015, per una grave infezione alle vie urinarie, sebbene in un primo momento gli fosse stata diagnosticata una polmonite.
“Dio si è venuto a prendere il suo campione. Lunga vita al più grande”. Così Mike Tyson su Twitter. Tyson ha anche postato una sua foto di qualche anno fa con il campione. “Se ne è andata la parte ‘più grande’ di me”, scrive sempre su Twitter lo storico avversario George Foreman. “Io, Frazier e Ali eravamo una persona sola, una parte di me se ne è andata”, ha scritto Foreman. “Adoro questa foto di mio padre e mia figlia Sidney da piccola! Grazie per tutto il tuo amore e tutte le tue attenzioni. Sento il tuo amore e lo apprezzo”. Così Laila, figlia maggiore di Muhammad Ali ed ex campionessa di pugilato, su Twitter poche ore prima che il padre morisse.
“Muhammad Ali era mio amico, il mio idolo, il mio eroe”. Anche il calciatore Pelè si unisce all’omaggio per il campione scomparso: ricordi personali per il mito del calcio, che sulla pagina ufficiale di Facebook, posta anche una foto in bianco e nero che lo ritrae mentre abbraccia Ali. “Il mondo dello sport subisce una grande perdita – scrive -. Abbiamo passato molti momenti insieme e tenuto contatti in tutti questi anni. La tristezza è enorme. Ora il desiderio è che riposi vicino a Dio: amore e forza alla sua famiglia”.