Tradizionalmente sono state il cibo dei poveri, di chi non poteva permettersi altro, e in alcuni casi per le popolazioni di montagna sono state vero e proprio cibo di sopravvivenza. Poi ci si è messo da un lato lo spopolamento delle “terre alte” con la calata verso le urbanizzazioni di pianura e dall’altro in anni più recenti la diffusione della cinipede galligeno, un insetto che distruggeva foglie e piante. Insomma, le castagne, simbolo dell’autunno sembravano avviate verso l’ultimo atto. Poi il miracolo, la loro riscoperta nella gastronomia gourmand e la accresciuta domanda dei mercati unitamente all’adozione di misure adeguate di prevenzione e protezione del territorio attuate da ministero ed enti locali hanno aperto alle castagne nuovi scenari. E in tutta Italia in questo periodo fino a novembre si moltiplicano le manifestazioni e le fiere gli appuntamenti enogastronomici dedicati alla protagonista indiscussa della gastronomia autunnale insieme ai funghi con proposte di grande golosità. Le più immediate sono la festa della castagna di San Zeno di montagna in provincia di Verona, la festa dei marroni di combai in provincia di Treviso la festa della castagna della Val di centa nel Trentino la mostra mercato del marron buono di marradi in provincia di Firenze la festa della castagna di vallerano in provincia di Viterbo e la festa della castagna Del Monte Amiata.
Sul Monte Baldo quattro ristoranti uniti per celebrare la castagna d’autunno
L’associazione ristoranti di San Zeno di Montagna riunisce quattro ristoratori sul monte Baldo, affacciato sul versante veronese del lago di Garda che si sono uniti per promuovere i prodotti tipici del territorio: il marrone di San Zeno d.o.p., il formaggio Monte Veronese d.o.p., le erbe del monte Baldo, il tartufo nero del Baldo, il vino Bardolino e il Chiaretto, l’olio extravergine di oliva Garda d.o.p. e tanti altri gioielli dalla tradizione agricola di questa terra. il Monte Baldo è chiamato anche il giardino d’Europa per via del grande patrimonio floristico che grazie alle sue caratteristiche morfologiche molto varie presenta varie zone climatiche, una fascia mediterranea (fino ai 700 m), una fascia montana (dai 700 m ai 1.500 m), una fascia boreale (dai 1.500 m ai 2.000 m) e una fascia alpina (dai 2.000 m). .
Tipica ricetta della Festa di San Zeno di Montagna è il minestrone di marroni tradizionale variante montanara del classico minestrone di fagioli della tradizione veneta.
La foto che proponiamo è del Ristorante Taverna Kus ospitato al pian terreno di un vecchio cascinale la cui attuale conformazione pare risalga al Seicento. In quest’edificio, da sempre identificato col nome di palàs – palazzo – probabilmente a ricordo della sua funzione di supporto al castello che esisteva anticamente nella zona, quattro piccole sale accolgono il cliente in un ambiente elegante e perfettamente restaurato dove è tuttora impressa l’antica origine agreste della struttura e dove non si è voluta perdere quella placida atmosfera di luogo immerso nella campagna.
La Taverna del Kus è uno dei quattro ristoranti del Monte Baldo che sostengono l’iniziativa. Gli altri sono l’Hotel Ristorante Costabella, a pochi km dalle spiagge sulla sponda veronese del lago di Garda, immerso nella natura rigogliosa del monte Baldo, l’hotel ristorante Bellavista In stile rustico, circondato da ampie vetrate che offre una cucina tradizionale, per assaporare le delizie offerte dall’entroterra del Lago e della montagna, l’Albergo Ristorante Al Cacciatore, un ambiente famigliare punto d’incontro per piacevoli escursioni sul monte Baldo e dista pochi chilometri dal lago di Garda.
La ricetta del minestrone di castagne
ingredienti (4 pers.)
100 g di patate,
80 g di sedano,
80 g di carote,
100 g di cipolla,
100 g di verza,
50 g di fagioli,
200 g di peladèi (marroni lessati),
uno spicchio d’aglio,
qualche rametto di rosmarino,
2-3 croste di formaggio grana,
olio extravergine di oliva del Garda,
sale,
pepe.
Preparazione
Tagliare a pezzi tutte le verdure più o meno uguali. Tagliare a pezzi anche le croste di formaggio grana.
Versare in una pentola l’olio extravergine, e friggervi il rosmarino e l’aglio schiacciato senza far prendere colore.
A questo punto togliere gli aromi e aggiungere le verdure. Coprire il tutto d’acqua, salare e fate cuocere a pentola scoperta schiumando quando necessario.
A fine cottura aggiungere i peladèi (marroni pelati e cotti l’acqua salata con foglie di salvia) e le croste di formaggio e regolare di sapore