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Il Milan viola il tabù di Verona e allontana l’ombra di Allegri. Oggi per Napoli e Lazio trasferte piene di insidie

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Il Milan respira. La vittoria nell’anticipo contro il Verona regala un po’ di serenità in vista del Natale, ma soprattutto 3 punti importantissimi che consentono di riavvicinare la zona Champions. Certo, la concorrenza deve ancora giocare e comincerà a farlo già oggi con Napoli e Lazio, attese dalle insidiose trasferte di Genova (ore 18) e Lecce (20:45), intanto però il Diavolo ha dato un segnale di vita, peraltro in una serata complicatasi ulteriormente dopo l’infortunio di Leao.

Verona – Milan 0-1: decide Reijnders, Fonseca allontana l’ombra di Allegri

Vittoria doveva essere e così è stato, nonostante un clima difficile (il settore ospiti ha cantato a lungo contro Cardinale) e una rosa ridotta all’osso dai problemi fisici. Già, perché dopo Pulisic, Loftus-Cheek, Okafor, Musah e Morata (tralasciando i lungodegenti Bennacer, Florenzi e Jovic), si è fermato anche Leao, costretto ad abbandonare il campo al 32’ per un risentimento al flessore sinistro: una bella tegola per Fonseca, che rischia di non averlo per le prossime sfide con Roma e Juventus (Supercoppa). Fortunatamente per lui l’infortunio non ha pregiudicato il match di ieri, vissuto all’insegna dell’equilibrio fino alla giocata della coppia Fofana-Reijnders: il francese ha trovato un corridoio quasi visionario, l’olandese ha pescato l’incrocio con un gran tiro imparabile per Montipò (56’). È stata l’occasione migliore di una partita abbastanza ordinaria, tra due squadre volenterose ma ben lontano da un buono stato di forma, sia tecnico che mentale. L’Hellas, prossimo alla cessione al fondo USA “Presidio Investors”, ha tentato di cambiare marcia senza però riuscirci, il Milan, nel giorno dell’accordo ufficiale tra RedBird e Elliot per il vendor loan (170 milioni e scadenza del prestito posticipata al 2028), ha controllato più o meno agevolmente, portandosi a casa 3 punti d’oro, forse addirittura fondamentali per salvare la panchina di Fonseca. Il tecnico, infatti, avrebbe rischiato molto in caso di risultato negativo, con l’ombra di Allegri sempre più minacciosa, così invece resta in sella, anche se l’esame Roma di domenica prossima sarà altrettanto importante.

Fonseca: “Sono soddisfatto, stiamo trovando la solidità che ci serve”

“Nel primo tempo l’emergenza e la situazione delicata si sono fatte sentire, siamo entrati contratti in partita pur non concedendo occasioni – l’analisi di Fonseca -. Abbiamo tenuto il pallone senza essere decisi in attacco e sbagliando troppi palloni nei punti chiave. Dovevamo fare meglio ed essere più aggressivi, ma viste le tante assenze e il momento complicato è chiaro che sono soddisfatto, è una vittoria più che meritata. Difensivamente siamo stati più stabili, ma sono contento: i centrali hanno fatto molto bene, anche Fofana e Terracciano in mezzo al campo. Ci serve stabilità per poi attaccare meglio, ma stiamo crescendo. Troppi infortuni? È un periodo sfortunato, ma i problemi muscolari li hanno solo Musah e Loftus-Cheek, il resto non possiamo controllarlo. Leao? Parlando con lui è sembrato più uno stop preventivo che qualcosa di grave, comunque valuteremo…”.

Genoa – Napoli (ore 18, Dazn)

Il mirino si sposta ora sull’alta classifica, a cominciare dalla sfida tra Genoa e Napoli. Gli azzurri vanno a caccia della seconda vittoria consecutiva dopo quella di Udine, nel tentativo di riprendersi quel primo posto sfuggito un paio di settimane fa. Conte però, oltre che con un Genoa ancora imbattuto nella gestione Vieira (6 punti in 4 partite, a cui bisogna aggiungere gli ultimi 2 conquistati da Gilardino), deve vedersela con gli infortuni, visto che dopo Kvaratskhelia s’è fermato anche Buongiorno. Il georgiano, paradossalmente, preoccupa meno, sia per i tempi di recupero (potrebbe rientrare già nella prossima col Venezia, o al più tardi il 4 gennaio a Firenze) che per il rendimento di Neres, per molti addirittura più incisivo. L’ex difensore del Torino, invece, dovrà restare ai box per almeno un mese, ma soprattutto non ha un rimpiazzo ritenuto all’altezza, visto che né Juan Jesus né Marin hanno convinto particolarmente. Manna è già al lavoro per trovare rinforzi, intanto però bisogna cavarsela con quelli che ci sono, nella speranza che l’assenza si riveli meno pesante del previsto. Sul fronte Genoa c’è fermento e la partita odierna c’entra poco o nulla: l’ambiente, infatti, è in fibrillazione per l’arrivo del nuovo proprietario Dan Sucu, re del mobile romeno già a capo del Rapid Bucarest. Non si tratta di un magnate della finanza (secondo Forbes ha un patrimonio di “soli” 300 milioni), ma di un imprenditore con ottime referenze bancarie, balzato in sella al club ligure grazie a un versamento di 40 milioni, per quello che ha tutta l’aria di essere un ottimo affare.

Conte: “Continuiamo a lavorare duro! Chi al posto di Buongiorno? Tocca a Juan Jesus”

“Ribadisco sempre che ho fiducia in questi ragazzi perché li vedo ogni giorno, poi non sempre si potrà vincere, si inciampa, ma anche nella caduta cercheranno di migliorarsi – ha sottolineato Conte -. I 35 punti in 16 giornate? Valgono tanto, significa aver fatto benissimo con un gruppo di ragazzi che dal ritiro di Dimaro a oggi è cresciuto notevolmente. Non esistono le scorciatoie per arrivare a qualcosa di importante, si può abbreviare il percorso lavorando con qualità, altrimenti sarebbe un successo effimero e fuorviante. Giocare a Marassi non è mai semplice, è il tipico stadio inglese, la tifoseria genoana è molto calda, dovremo esprimerci al massimo e portare in campo quello che abbiamo preparato questa settimana. L’infortunio di Buongiorno? Tocca a Juan Jesus, è lui la prima scelta. È un centrale sinistro esperto e sa che ha la mia fiducia. Sono molto tranquillo e sereno, farà una grande prestazione come tutti”.

Genoa – Napoli, le probabili formazioni

Genoa (4-3-3): Leali; Sabelli, Bani, Vasquez, Martin; Thorsby, Badelj, Frendrup; Zanoli, Pinamonti, Miretti

In panchina: Gollini, Sommariva, Norton-Cuffy, Marcandalli, Melegoni, Bohinen, Pereiro, Accornero, Masini, Ankeye, Matturro, Vogliacco, Balotelli, Vitinha, Ekuban

Allenatore: Vieira

Indisponibili: Ahanor, Ekhator, Malinovskyi, De Winter, Messias

Squalificati: Nessuno

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres

In panchina: Caprile, Contini, Marin, Spinazzola, Mazzocchi, Zerbin, Gilmour, Folorunsho, Simeone, Ngonge, Kvaratskhelia, Raspadori

Allenatore: Conte

Indisponibili: Buongiorno

Squalificati: Nessuno

Lecce – Lazio (ore 20:45, Dazn e Sky)

Gara da maneggiare con cura quella del Via del Mare, tra il rinato Lecce di Giampaolo (7 punti in 4 partite) e la Lazio di Baroni, reduce dalla pesantissima (e per certi versi sconcertante) sconfitta contro l’Inter. I biancocelesti, fino a lunedì scorso, venivano giustamente celebrati come possibili outsiders nella corsa scudetto, ma lo 0-6 ha quantomeno sospeso i giudizi. Si sarà trattato solo di un (grave) incidente di percorso, come assicurato dallo stesso tecnico dopo la partita, o minerà le certezze di un gruppo sin lì quasi perfetto? Lo dirà solo il campo e la gara di Lecce, in questo senso, può rivelarsi molto indicativa. Nel mirino c’è soprattutto la difesa della zona Champions, obiettivo più che realistico, ma comunque difficile da realizzare. Baroni non dovrebbe cambiare nulla della sua creatura, anche se il KO con l’Inter ha acceso una spia sul 4-2-3-1 ultra-offensivo: concedersi quattro uomini d’attacco più un terzino di spinta come Tavares, infatti, può rivelarsi molto pericoloso contro certi avversari. Non dovrebbe essere il caso del Lecce, nonostante un trend positivo che ha riacceso le speranze salvezza dopo il brutto inizio targato Gotti, specialmente tra le mura amiche del Via del Mare. Giampaolo ha saputo fermare la Juventus e prendersi due vittorie fondamentali contro Venezia e Monza: ora sogna un altro colpaccio, nella speranza che la Lazio abbia accusato la figuraccia con l’Inter. 

Lecce – Lazio, le probabili formazioni

Lecce (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Jean, Dorgu; Coulibaly, Berisha, Rafia; Pierotti, Krstovic, Morente

In panchina: Fruchtl, Samooja, Borbei, Bonifazi, McJannet, Helgason, Ramadani, Kaba, Hasa, Marchwinski, Oudin, Rebic, Burnete, Sansone

Allenatore: Giampaolo

Indisponibili: Banda, Gallo, Gaspar, Pelmard (fuori rosa)

Squalificati: Nessuno

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