Avanti il prossimo. Il Milan si gode la vittoria di Parma, che lo lascia in vetta con quattro punti di vantaggio sulla Juventus. Tre punti sudati quelli del “Tardini”, molto più di quanto non faccia pensare il risultato, ma alla fine i rossoneri hanno dimostrato per l’ennesima volta di avere una marcia in più. Quale? Zlatan Ibrahimovic, ça va sans dire. Lo svedese attraversa un momento di forma strepitoso, forse il migliore dell’intera carriera e continua a trascinare i compagni a suon di gol e giocate incredibili. Gli avversari ci mettono impegno e furore, ma uno così ce l’ha solo il Milan.
LA PARTITA
Per ovviare all’assenza di Abate, Massimiliano Allegri ha “rispolverato” Zambrotta, lasciando così Bonera a far coppia con Thiago Silva in mezzo alla difesa. A centrocampo nessuna sorpresa, con Nocerino, Ambrosini e Muntari a proteggere il trio d’attacco, composto da Emanuelson, Ibrahimovic ed El Shaarawy. Alla vigilia Allegri aveva parlato molto bene del Parma, lasciando trasparire una certa apprensione per la trasferta emiliana: che i rossoneri potessero essere distratti dal Barcellona? I primi minuti lo hanno fatto anche pensare, ma poi è entrato in partita un certo Zlatan Ibrahimovic e la musica è cambiata. Nella terra di Giuseppe Verdi, lo svedese ha deliziato la platea con sinfonie meravigliose, a cominciare dall’assist per Emanuelson da cui è nato il calcio di rigore che ha sbloccato la partita. Chi lo ha segnato? Ovviamente Ibra, con la freddezza tipica che lo accompagna durante le domeniche di campionato. Ch
issà che Silvio Berlusconi (presente allo stadio a 18 anni dall’ultima trasferta italiana) e Adriano Galliani non abbiano pregato per rivedere le stesse prestazioni tra un paio di settimane, quando a San Siro sbarcheranno gli alieni dalla Catalunya. Da lì in poi è stato tutto in discesa, ma va sottolineata comunque la buona prova del Parma, più volte pericoloso. Nella ripresa poi, il genio svedese è stato ancora protagonista, seppur involontariamente: il gol di Emanuelson infatti è frutto di un’azione personale dell’olandese, ma il velo di Ibra in fuorigioco passivo (?) entra di prepotenza in tutti gli highlights. Partita indirizzata verso Milano dunque, e poco importa se il Parma ha preso una traversa con Floccari. Nel finale infatti, l’unica vera emozione è arrivata dall’ingresso in campo di Gattuso, sette mesi dopo il problema all’occhio che ne ha messo in pericolo vista e carriera. A prescindere dal tifo, in bocca al lupo Rino!
LE REAZIONI
La presenza in tribuna di Silvio Berlusconi (quantomai insolita trattandosi di gara lontano da San Siro), ha subito acceso la curiosità dei più: vuoi vedere che ha un annuncio da fare? “Perchè in trasferta oggi? Alla prossima assemblea ridiventerò presidente del Milan e mi sto allenando a farlo” ha scherzato l’ex Premier, sempre più immerso nel mondo rossonero. Inevitabile dunque ascoltarlo su tutti i temi calcistici, a cominciare dal sorteggio di Champions League, per tutti il peggiore possibile, ma non per lui: “Le grandi squadre ci stimolano, in particolar modo le partite con Barcellona e Real Madrid. Per vincere sarà necessario giocar bene, anche tatticamente. Ma non dimenticate che siamo il club più titolato al mondo”. Parole al miele anche per Allegri: “L’allenatore è sempre importante, è il dodicesimo uomo in campo, tranne quando lo fa l’arbitro…”. A proposito di Allegri, il tecnico è parso molto soddisfatto della prova dei suoi: “Sono contento di come hanno giocato i miei ragazzi, potevamo chiuderla prima ma era facile.
Ora speriamo che rientrino al più presto un po’ di infortunati, avremo un periodo ricco di partite e ci servirà l’aiuto di tutti”. Ma la parte più succosa delle sue dichiarazioni, riguarda ancora una volta Antonio Conte. Dopo l’attacco del tecnico bianconero, era lecito aspettarsi una risposta dal collega campione d’Italia. Che puntualmente è arrivata: “Non ho polemizzato con nessuno, ho solamente detto che gli arbitri vanno lasciati in pace e sereni, e poi è inutile fare i dossier, perché si inseriscono solo gli episodi svantaggiosi. Poi se non parlo bene l’italiano prenderò delle ripetizioni o farò degli schemini…”.