Buona la prima. Anche il Milan comincia al meglio il suo campionato battendo la Sampdoria con un gol di Brahim Diaz, rispondendo così a Inter, Napoli, Roma, Lazio e Atalanta. A conti fatti, al termine della giornata inaugurale, hanno vinto tutte le grandi tranne la Juventus, data da molti come la favorita per lo scudetto, a dimostrazione di un campionato forse tecnicamente più povero di prima, ma sempre equilibrato e combattuto come pochi altri al mondo.
Tornando al match di Marassi, si è vista una bella partita, con ritmi alti per un’ora abbondante e occasioni da una parte e dall’altra. Hanno vinto i rossoneri, spietati in trasferta proprio come nella scorsa stagione, quando stabilirono il record assoluto della Serie A con 16 successi lontano da San Siro. La firma decisiva, come detto in apertura, l’ha messa Diaz (9’), attualmente trequartista titolare dopo l’addio di Calhanoglu e in attesa che Maldini e Massara ne acquistino un altro: se lo spagnolo voleva dare un segnale ci è riuscito piuttosto bene, non c’è che dire, anche se sul suo gol pesano gli errori di Augello, colpevole di aver lasciato campo a Calabria con uno stop scriteriato, e Audero, quantomeno incerto nel tentare di parare un tiro tutt’altro che irresistibile.
Il Milan s’è così trovato in vantaggio dopo pochi minuti, con la possibilità di colpire ancora negli spazi, ma anche di gestire il pallone. La missione è riuscita abbastanza bene, se non altro perché il risultato, che poi è la cosa più importante, è rimasto invariato fino alla fine, ma le assenze di Kessié, Ibrahimovic e Bennacer (partito dalla panchina perché ancora fiaccato dal Covid) hanno impedito una maggior brillantezza in fase offensiva, lasciando così la gara aperta al ritorno della Samp, a cui a sua volta è mancata freddezza in zona gol.
Da segnalare poi un ottimo esordio per Mike Maignan, osservato speciale della sfida: lo sguardo dei nostalgici di Donnarumma poteva pesare, ma il francese ha risposto presente con un paio di parate importanti, a conti fatti decisive per la vittoria.
“La Sampdoria ha fatto una buona partita, ma anche la nostra mi è piaciuta molto – il commento di Pioli in conferenza stampa -. Abbiamo fatto bene perché ci eravamo preparati in maniera ottimale, abbiamo vinto soffrendo e questo sono sicuro che ci servirà per continuare a crescere. Il mercato? Se possiamo migliorare il livello e la qualità lo faremo, ma sono molto contento della rosa a disposizione e di aver ritrovato i ragazzi con lo stesso spirito della scorsa stagione. L’importante è quello, poi vedremo se arriveranno giocatori di qualità”. Parole in linea con quelle della società, come si evince dalle dichiarazioni di Maldini, che prima della gara ha fatto il punto sul mercato rossonero. “Abbiamo una linea comune, che siano rinnovi o nuovi acquisti – ha spiegato il dt -. Sono aperto a tante soluzioni, ma dobbiamo fare ciò che è sostenibile perché in passato abbiamo pagato un altro modo di lavorare. Lo scudetto è un sogno e sognare mi è sempre piaciuto, bisogna essere realisti ma siamo più forti dell’anno scorso”.
Il Milan, insomma, parte per migliorare il campionato precedente e questo, visto il secondo posto finale, può voler dire una sola cosa. Ci vorrà del tempo per capire se sarà realmente possibile, perché la sensazione è che a questa squadra manchi ancora qualcosa per essere competitiva ai massimi livelli. In via Aldo Rossi lo sanno bene, ragion per cui a breve arriveranno un nuovo attaccante come Pellegri (oggi le visite mediche), un centrocampista come Bakayoko (il Chelsea ha detto sì al prestito con diritto di riscatto) e, molto probabilmente, un trequartista/attaccante esterno in grado di aumentare il tasso tecnico della rosa, proprio come richiesto da Pioli. Intanto però il Milan s’è preso la prima vittoria stagionale, per giunta su un campo insidioso come quello della Sampdoria, e può guardare con ottimismo alla prossima settimana, decisiva in chiave mercato. La risposta, insomma, è arrivata, con buona pace delle concorrenti, che dovranno fare i conti con il Diavolo anche quest’anno.