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Il Milan espugna Cagliari e torna in testa: Ibra, 2 gol

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Distanze ristabilite. Il Milan risponde all’Inter con un 2-0 sul campo del Cagliari e torna al comando in solitaria, con 3 punti di vantaggio sui cugini nerazzurri. Vittoria targata Ibrahimovic quella della Sardegna Arena, senza nulla togliere ai compagni di squadra: lo svedese, infatti, al rientro da titolare in campionato dopo l’infortunio di Napoli, ha timbrato due volte il cartellino, firmando lo scatto in classifica. Più in generale però questo Milan è ormai diventato un gruppo granitico, capace di ovviare a infortuni, squalifiche e calendario compresso con una facilità quasi disarmante.

Sabato prossimo contro l’Atalanta, tanto per cambiare, mancheranno Romagnoli e Saelemaekers, uno diffidato e ammonito, l’altro espulso per due gialli sciagurati (nel senso che poteva decisamente risparmiarseli), oltre ovviamente a tutti gli altri, ma a questo punto Pioli ha tutto il diritto di fare spallucce, tanto più che la società si sta muovendo con grande convinzione sul mercato.

“Quando la società mi ha proposto Mandzukic ho detto subito di sì, ci ho parlato, è molto motivato ed è un vincente – ha confermato il tecnico rossonero – Questa è la conferma che il club è ambizioso e vuole che il Milan stia sempre più in alto. Abbiamo vinto meritatamente anche a Cagliari, ci siamo fatti trovare pronti quando era il momento di lottare e poi è venuta fuori la qualità. La classifica, comunque, la guarderemo ad aprile: ci sono sette squadre fortissime e noi lotteremo per tornare in Champions”.

L’obiettivo minimo resta questo ma la società, evidentemente, ha capito di poter fare molto, molto di più. Non a caso, dopo Meité e Mandzukic (a proposito: indosserà la maglia numero 9), è in arrivo anche Tomori dal Chelsea (si dovrebbe chiudere tra oggi e domani) e si registrano contatti con il Barcellona per il terzino sinistro Junior Firpo. Nessuno, né Italia né fuori, si sta muovendo così tanto, a dimostrazione di un sogno scudetto che, vittoria dopo vittoria, sta diventando un vero e proprio obiettivo.

Quella di Cagliari era importante anzitutto dal punto di vista psicologico, perché la prova di forza dell’Inter poteva aver scalfito qualche certezza. Non è stato così e lo si è capito già al 6’ quando Ibrahimovic si è prima procurato il rigore e poi lo ha trasformato spiazzando Cragno. Un inizio col botto, che ha messo ancor più in difficoltà la squadra di Di Francesco, alla sesta sconfitta consecutiva tra campionato e Coppa Italia. Zlatan però non si è accontentato del gol su rigore e nella ripresa, al minuto 52’, ha replicato su azione, scattando sul filo del fuorigioco e battendo nuovamente il portiere rossoblù.

I sardi hanno avuto il merito di non mollare e anzi di provare più volte a riaprire la partita, ma Donnarumma prima e l’arbitro Abisso poi (ci stava un rigore per fallo di Diaz su Sottil) gliel’hanno impedito, certificando così la vittoria del Milan, l’ottava in nove trasferte disputate. Numeri importantissimi, che portano il titolo di campione d’inverno davvero vicino: se con l’Atalanta dovesse arrivare almeno un pareggio, ecco che diventerebbe matematico. Non conta nulla, ci mancherebbe, ma alzi la mano chi, a inizio stagione, avrebbe potuto anche solo pensarlo.

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