Il Milan c’è! La vittoria di Brescia riporta i rossoneri al sesto posto, seppur con una partita in meno rispetto a Roma e Atalanta e in più a tutte le concorrenti per la zona Europa. Solo il tempo dirà se davvero si sarà trattato di vera rinascita, di certo però Pioli può sorridere: la sua squadra è passata dal non avere obiettivi al credere addirittura nelle coppe, seppur con una partita in più. Decisivo, ancora una volta, Ante Rebic, autore di un gol tanto rocambolesco quanto fondamentale: la sua zampata, infatti, ha permesso ai rossoneri di vincere la partita, nonostante una supremazia bresciana che, in altri tempi, avrebbe sicuramente portato a un altro risultato. Invece il Milan, vuoi per la bravura di Donnarumma, vuoi per per la freddezza sottoporta, ha saputo aspettare il momento giusto, per poi godersi questo 1-0 che, a conti fatti, vale un preziosissimo sesto posto in classifica, anche se in attesa della risposta delle altre concorrenti.
“Questa sera possiamo dire che è stato un Milan vincente – l’analisi di Pioli. – Abbiamo avuto un bell’atteggiamento, sappiamo soffrire e siamo consapevoli di avere la qualità per risolvere le partite. La classifica? Dobbiamo continuare così e migliorare. Siamo soddisfatti dei risultati, ma a livello tecnico e tattico dobbiamo fare meglio per puntare ancora più in alto. È una squadra in via di guarigione. Abbiamo cambiato alcune cose a livello tattico, ma soprattutto è cambiata la mentalità. Il percorso però è ancora lungo e oggi lo abbiamo capito. Il Brescia ci ha creato tante difficoltà. Ora ci aspetta la Coppa che è un passaggio importante…”. La squadra di Corini, in effetti, ha più volte schiacciato i rossoneri, tanto da emergere Donnarumma come migliore in campo, sia nel primo che nel secondo tempo.
Le sue parate su Ayé, Torregrossa e Bisoli hanno letteralmente salvato il Milan, rimasto così in partita nonostante una netta supremazia dei padroni di casa. E, quando al minuto 71’, i rossoneri hanno trovato il gol spacca partita con Rebic, bravo e fortunato a trovarsi nel posto giusto dopo un’azione nata sull’asse Chalanoglu-Ibra, ecco che Pioli ha capito di averla sfangata, nonostante un calendario tutt’altro che amico. Poco importa, perché alla fine contano i risultati e quelli, alla luce della classifica, sembrano proprio aver trovato stanza in casa Milan: il problema, semmai, è la fragilità della squadra di Pioli, capace sì di ottenere quattro vittorie di fila ma anche di soffrire in maniera eccessiva, quantomeno a questi livelli. I 3 punti pesano, ci mancherebbe, però i rossoneri devono imparare a gestire: altrimenti il sogno Europa, evidentemente, resterà tale…