Benedetta Emilia! Questo, grossomodo, deve aver pensato Stefano Pioli al termine di Bologna-Milan, terminata con un successo proprio come una settimana fa a Parma. E visto che domenica prossima ci sarà il Sassuolo, ecco che i rossoneri sarebbero autorizzati a sognare, se non fosse che la scaramanzia, nel calcio, serve soprattutto a noi che lo raccontiamo. Ad ogni modo i 3 punti del Dall’Ara sono in archivio e il filo conduttore con Parma va ben oltre la vicinanza territoriale: la verità è che il Milan ha finalmente trovato una fisionomia ben precisa, di uomini e di gioco.
“Gli ultimi risultati non sono un caso, ci crediamo di più, lavoriamo di più e non ci tiriamo indietro – ha confermato Pioli. – Nel finale non avremmo dovuto soffrire così tanto, ma il Bologna non molla mai. Dobbiamo essere sempre consapevoli delle nostre qualità e sapere che, con l’intensità vista oggi, possiamo fare altre prestazioni così. Ora però pensiamo al Sassuolo, al momento il nostro obiettivo è ragionare gara dopo gara”.
Tante buone notizie da Bologna, a cominciare dalla prestazione di Piatek: il polacco, al di là del rigore procurato e trasformato al 15’, ha disputato la sua miglior gara stagionale, dando così ragione al suo tecnico, che alla vigilia lo aveva difeso da critiche e voci varie. Se il risveglio del Pistolero è una sorpresa, così non è per Bonaventura e Theo Hernandez, il primo ormai pienamente recuperato, il secondo di gran lunga il miglior acquisto della campagna estiva. Non è un caso che siano stati proprio loro a timbrare gli altri due centri rossoneri, con il francese protagonista, questa volta suo malgrado, anche di uno dei due gol bolognesi.
Ma andiamo con ordine e partiamo dal 15’, con Piatek bravo e fortunato nel vincere un rimpallo e farsi abbattere da Bani, per un rigore trasformato poi con freddezza. Il gol non è stato un episodio isolato, anzi i rossoneri hanno continuato a macinare gioco, forti di un centrocampo finalmente ispirato (molto buona anche la prova di Bennacer) e di una condizione fisica sempre migliore. Al 32’ Suso ha visto uno spiraglio su cui Hernandez si è gettato alla perfezione: 2-0 Milan e partita in discesa. Anzi no, perché al 40’ lo stesso Theo, sugli sviluppi di un corner, ha impattato sfortunatamente il pallone mandandolo alle spalle di Donnarumma, per la rete che ha riacceso le speranze rossoblu.
Il rischio era di ribaltare l’inerzia del match, invece il Milan è rientrato dall’intervallo ancor più carico, tanto da trovare subito il 3-1, questa volta con un bel sinistro a giro di Bonaventura, al secondo gol nelle ultime tre partite (46’). Mihajlovic, tornato finalmente in panchina, ha provato a scuotere i suoi inserendo prima Santander e poi Orsolini, per un Bologna a fortissima trazione anteriore. La mossa, all’apparenza disperata, ha invece pagato con l’ex Atalanta a procurarsi un rigore e Sansone a trasformarlo (84’), per un finale di fuoco.
A dire il vero però le occasioni per segnare ancora sono capitate sui piedi del Milan, ma né Castillejo né l’instancabile Hernandez hanno saputo trasformarle. Poco importa, visto che ciò che più contava erano i 3 punti e quelli sono finiti in tasca a Stefano Pioli. Ora la classifica, per quanto ancora lontana dalle aspettative d’inizio stagione, comincia ad avere un senso, con i rossoneri a quota 20 assieme al Torino, a un solo punto da Napoli e Parma. La zona Europa resta lontana 8 punti, 9 se si considera la Champions ma se i segnali emiliani verranno confermati, ecco che il Milan potrebbe ancora avere una (piccola) speranza di riaggiustare la stagione. Anche perché domenica prossima arriva il Sassuolo, la cui provenienza autorizza quantomeno a sorridere…