Tre punti e poi la Supercoppa. Il Milan, complice la sfida di Doha di venerdì prossimo, si appresta a chiudere il suo 2016 di campionato e vorrebbe farlo, ovviamente, con una vittoria, anche per salutare il pubblico di San Siro. Tra il dire e il fare però c’è di mezzo l’Atalanta di Gasperini, forse ridimensionata dalle sconfitte con Juve e Udinese, d’accordo, ma pur sempre autrice di un grandissimo campionato. Ma i rossoneri non possono proprio fare sconti a nessuno, altrimenti il sogno Champions rischierebbe di svanire e anche l’Europa League, obiettivo minimo della società, si complicherebbe non poco. “E’ una partita d’alta classifica, arriva al momento giusto e darà risposte importanti – il pensiero di Montella. – Sia noi che loro arriviamo da sconfitte immeritate, noi abbiamo dimostrato di saper tener testa alla Roma, loro con l’Udinese potevamo vincere. Affrontiamo un avversario in salute, che riesce addirittura a correre poco grazie alla sua grande organizzazione tattica”. Tanto rispetto e nessuna paura: il tecnico rossonero, ancora una volta, sceglie questo approccio per presentare la partita. D’altronde, se è vero che fino a poche settimane fa i bergamaschi erano tra i più in forma del campionato, è altrettanto vero che il Milan contro la Roma ha saputo convincere e questo nonostante la sconfitta. A incidere su quella, oltre al gol di Nainggolan, ci ha pensato Niang, il cui errore dal dischetto ha pesato davvero tanto.
“Se gioca Bacca il rigorista sarà lui – ha spiegato Montella. – Viceversa, non dovesse esserci il colombiano, credo comunque che non tirerebbe Mbaye”. Un modo carino per risolvere il problema, per quanto le quotazioni dell’ex Siviglia siano tutt’altro che in ascesa. Il 4-3-3 rossonero, infatti, non sembra prevederlo in campo neanche oggi, a differenza di Donnarumma in porta, Abate, Paletta, Romagnoli e De Sciglio in difesa, Kucka, Bertolacci (Locatelli è diffidato e a rischio Supercoppa) e Pasalic a centrocampo, Bonaventura, Lapadula e Suso in attacco. “Vogliamo fare risultato e dimenticare la gara con l’Udinese – l’arringa di Gasperini. – Siamo consapevoli del valore del Milan ma dobbiamo giocare al meglio delle nostre possibilità, sono contento del mio gruppo e voglio che continui ad avere la testa libera”. Il tecnico nerazzurro vuole interrompere la mini-striscia negativa e tornare a fare punti con il classico 3-4-1-2, con Sportiello tra i pali, Toloi, Caldara e Masiello nel reparto arretrato, Conti, Gagliardini, Kessie e Spinazzola in mediana, Kurtic sulla trequarti alle spalle della coppia d’attacco Gomez-Petagna.