Chiamatela pure “zona Romagnoli”. Per la seconda volta consecutiva è il capitano a regalare al Milan vittoria e quarto posto, il tutto in pieno recupero. E così, dopo il gol al 92’ contro il Genoa, ecco quello al 97’ sul campo dell’Udinese a suggellare un successo sofferto e allo stesso tempo meritato, oltre che pesante come un macigno.
Dieci giorni il mondo rossonero sembrava sull’orlo di una crisi di nervi, abbattuto dall’Inter e umiliato dal Betis, con un allenatore in bilico (eufemismo) e una squadra incapace di reagire a qualsiasi problema. A complicare le cose poi ci si è messa una vera e propria catena di infortuni, peraltro ancora in essere: ieri sera, tanto per dirne una, s’è fermato anche Higuain, che va così ad aggiungersi ai già noti Biglia, Bonaventura, Caldara e Calhanoglu.
Bastava un soffio di vento per mandare all’aria il progetto Gattuso, invece sono arrivati 9 punti e pazienza se il gioco non incanta: di questi tempi tre vittorie consecutive bastano e avanzano a sfamare il popolo rossonero. Alla Dacia Arena poi, per la prima volta in questo campionato, è arrivato anche un clean sheet, ovvero una partita senza prendere gol: fino a pochi secondi dal termine sembrava un grigio 0-0, poi però è arrivata la luce targata Romagnoli, ancora una volta travestito da attaccante per la sassata che ha battuto Musso e mandato i compagni al quarto posto, seppur assieme alla Lazio.
“La squadra mi è piaciuta molto, abbiamo meritato il successo – il commento soddisfatto di Gattuso – La prestazione mi è piaciuta e di certo le vittorie danno più forza, ottimismo e convinzione. Non eravamo scarsi prima e non siamo fenomeni ora ma la vittoria è giusta”.
Parole cariche di orgoglio quelle del tecnico rossonero (espulso nel finale per proteste), figlie dell’enorme tensione accumulata nelle scorse settimane, quando in pochi credevano potesse restare ancora a lungo su questa panchina. L’analisi però è lucida: la vittoria è meritata per averci creduto fino alla fine, nonostante una buona Udinese e la perdita tutt’altro che secondaria di Higuain (contusione alla schiena, oggi se ne saprà di più ma è probabile si tratti di un infortunio leggero) dopo appena 35’, il gioco però deve migliorare così come la gestione tattica delle partite.
Il primo tempo infatti è stato di chiara matrice friulana e questo avrebbe potuto portare a un risultato ben diverso, con tutte le conseguenze del caso. Nella ripresa invece il Milan ha guadagnato metri su metri e il forcing finale l’ha premiato col gol vittoria, ironia della sorte di un difensore, lo stesso di mercoledì.
A lungo andare, probabilmente, non basterà giocare così per arrivare in Champions, oggi però non è il caso di fare troppo gli schizzinosi. Servivano 9 punti in 3 partite e il quarto posto per placare la fame di Elliot: sono arrivati, senza troppi fronzoli ma sono arrivati, in perfetto stile Gattuso. E ora la stagione del Milan ha tutto un altro sapore.