Thiago Silva – Milan – Psg, si tratta a oltranza. Da ieri mattina Adriano Galliani si trova a Parigi, dove ha incontrato i vertici del club francese. Ma andiamo con ordine. La lunga giornata dell’ad rossonero è cominciata alle 11.30, quando assieme alla compagna si è imbarcato sul volo AZ 7296 per raggiungere la capitale francese. “Non abbiamo chiuso nulla, sono qui solo per parlare” ha risposto circa un’ora dopo ai cronisti che lo attendevano all’aeroporto Charle De Gaulle, prima di dirigersi all’hotel Bristol, dove poco dopo le 16 è stato raggiunto da Leonardo e Al Khelaifi, il presidente del Psg.
I tre si sono spostati al Parco dei Principi nella sede del club, dove è cominciato il vertice vero e proprio. Leonardo ha presentato ufficialmente la sua proposta: 42 milioni più bonus. Galliani ha sorriso, ma ha detto no. L’ad rossonero vuole arrivare a 50 milioni tondi tondi, prendere o lasciare. Nel frattempo Thiago Silva aspettava fiducioso dal Brasile, in compagnia del suo procuratore Paulo Tonietto, che in mattinata si era espresso così sull’operazione: “Esiste una trattativa tra Milan e Paris Saint-Germain, ma non so se il club rossonero lo venderà. Se decidesse di cederlo, posso solo dire che Thiago è nel momento cruciale della sua carriera, se dovesse restare a Milano sarebbe uno degli elementi principali di tutta la rosa”.
Parole diplomatiche, inevitabili in un momento così delicato della trattativa. Perché il brasiliano la sua scelta l’ha già fatta e prevede la Tour Eiffel al posto della Madonnina. L’accordo col Psg è stato raggiunto lunedì mattina sulla base di 12 milioni a stagione (comprensivi di bonus) e questo spiega il viaggio di ieri di Adriano Galliani. Che nel frattempo ha deciso di fermarsi a Parigi fino a trattativa conclusa: “Sarà una trattativa lunga” ha detto l’ad, incurante della bufera che si sta scatenando in Italia. Già, perché i tifosi sono in fermento e certo le parole di Antonio Cassano, in conferenza stampa da Cracovia, non hanno contribuito a calmarli. “Thiago Silva è impossibile da sostituire, l’importante è che poi si sia chiari sugli obiettivi per i quali possiamo lottare – ha detto l’attaccante azzurro. – Senza di lui non si può lottare per vincere Champions o campionato, è il 50 per cento della squadra. Io, da ignorante, non lo darei mai vita. Se Ibra si sarà arrabbiato per la sua cessione, nel caso gli do ragione. E’ un delitto perdere uno come Thiago, è il più forte del mondo”.
Ma Cassano non si è fermato qui: “Io adesso voglio giocare bene questo Europeo, poi vedrò se resto al Milan o no. Io un’idea ce l’ho, ma la dico a chi so io. La Sampdoria? Ho un sogno, ma lo tengo per me…”. Dichiarazioni problematiche, che si aggiungono a quelle rilasciate da Ibrahimovic qualche giorno fa. Il clima in casa rossonera è tutt’altro che sereno e la sensazione è che Galliani dovrà usare tutta la sua abilità diplomatica per ricomporre lo spogliatoio. Ma in via Turati si pensa già al futuro. Ieri mattina, proprio mentre l’ad volava verso Parigi, Massimiliano Allegri è stato in sede con Ariedo Braida. Il tecnico ha dato l’ok all’acquisto di Dedè, difensore del Vasco da Gama, ritenuto il più idoneo a sostituire Thiago Silva (costo 12-13 milioni). Un’operazione che non ostacolerà quella di Acerbi, che, disturbi della Juventus a parte, dovrebbe andare in porto in ogni caso. A breve poi potrebbe rivedersi a Milanello anche Alberto Aquilani, che è volato a Liverpool per trattare la rescissione del suo contratto. Uno scenario che accontenta tutti: i reds, che risparmierebbero diversi milioni e il Milan, che potrebbe acquistare il centrocampista a parametro zero.