I positivi dati Usa e gli spiragli sulla revisione delle richieste di capitale alle banche spazzano via l’indecisione delle Borse che nel pomeriggio ampliano i guadagni in maniera decisa. Sul finale gli indici riducono leggermente i rialzi ma chiudono in territorio positivo : il Ftse Mib, trainato dalle banche, chiude in rialzo dell’1,37%, il Dax dello 0,98%, il Ftse 100 dello 0,63% e il Cac dello 0,76%. Dopo il gelo creatosi tra Sarkozy e Cameron all’ultimo vertice europeo dalla Francia, a rischio tripla A secondo le agenzie di rating, arriva un attacco diretto a Londra tramite le parole di Christian Noyer, il governatore della Banque De France: ”Un downgrade non mi sembra giustificato dai fondamentali economici. – ha detto -O nel caso, dovrebbero cominciare dal ridurre il rating della Gran Bretagna, che ha un deficit maggiore, altrettanto debito, più inflazione, una crescita più debole e un credito che crolla”. Intanto dall’altra parte della Manica, secondo indiscrezioni di stampa, ci si starebbe preparando a fronteggiare il crollo dell’Eurozona.
I timori sulla portata dell’accordo europeo sul fiscal compact e sulla sua implementazione hanno frenato i listini preoccupati anche da alcuni cattivi dati e previsioni sulla crescita: dall’allarme della Bce che vede per l’Europa “elevata incertezza” e “considerevoli rischi al ribasso”, alla Confindustria che ha rivisto drasticamente al ribasso le previsioni sul pil a -1,6% da +0,2% per il 2012. Non brilla neanche la “locomotiva d’Europa” che dopo aver subito nei giorni scorsi la revisione al ribasso delle stime di crescita prima della Bundesbank e poi dell’Ifo, oggi incassa la pesante revisione al ribasso dell’Istituto tedesco per la ricerca economica Iwh.
Ma a ridare fiducia ai listini ci ha pensato prima l’asta dei titoli spagnoli che ha registrato un boom di domanda e ha piazzato oltre 6 miliardi di euro di controvalore (scadenza 2016, 2020, 2021). Il tasso del titolo decennale è però salito al 5,545% dal 5,433% dell’asta precedente. Lo spread Btp bund reagisce bene e scende nel pomeriggio a 462 punti base.
Dagli Usa arrivano poi i dati sulla richiesta di sussidi che calano ai minimi da oltre tre e l’indice Fed di Philadelfia, che monitora l’attivià manifatturiera, balza a sorpresa a 10,3 a dicembre da 3,6 del mese precedente. L’euro torna sopra 1,30 recuperando dopo tre sedute di ribassi.
ACQUISTI SU BPM DOPO IL RAID DEGLI HEDGE SULL’INOPTATO
I SOCI UNICREDIT DICONO SÌ ALL’AUMENTO
A Piazza Affari protagoniste dei rialzi le banche: Bpm sale del 6,06%. Ieri a Piazza Meda sono scesi in campo gli hedge fund che nell’asta sull’inoptato per l’aumento, secondo indiscrezioni avrebbero fatto incetta di diritti ma l’obiettivo però dovrebbe essere di rivenderli in breve tempo. Andrea Bonomi rimane fermo al 6,4%, mentre il suo inetento è di salire fino al 9,9%. Chiuso il capitolo aumento di capitale, il passo successivo è la scelta del nuovo consigliere delegato che dovrebbe prediligere un nome che segni discontinuità con la passata gestione della banca. Per Equita il titolo oggi è da “acquistare” (buy) con prezzo obiettivo a 0,38 euro.
Corrono anche Intesa Sanpaolo + 5,45%, Mps +5,05% Bper +5,13% e Banco Popolare +4,37%.Oggi le banche hanno beneficiato delle indiscrezioni sul venire meno del requisito del rafforzamento del capitale portando il core tier 1 al 9%, una decisione che sarebbe motivata dalla volontà di evitare un credit crunch. Il presidente della Bce Mario Draghi ha poi esortato gli istituti a ridurre i dividendi e non i prestiti per rafforzare il capitale. Ma, ha anche detto, gli acquisti di titoli di Stato non sono la soluzione e il quantitative easing non ha prodotto perfomance stellari
Intanto l’assemblea di Unicredit ha dato il via libera all’aumento di capitale da 7,5 miliardi. Ha votato a favore il 97,88% del capitale presente in sala, pari al 33,6% del capitale ordinario. Approvato anche l’aumento di capitale a titolo gratuito per nominali 2,5 miliardi di euro, l’eliminazione del valore nominale unitario delle ordinarie e di risparmio. È stata votata anche la di distribuire l’utile di esercizio anche mediante azioni della società e il raggruppamento delle ordinarie e di risparmio. Ha commentato il ceo Federico Ghizzoni: L’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro ‘porterà il gruppo ben al di sopra delle richieste e completamente al di fuori del rischio Eba”.
NON SI ARRESTA IL CROLLO DI FONDIARIA SAI
MEDIASET CADE SUL TAGLIO DI GOLDMAN NEL GIORNO DELL’ASSOLUZIONE DI CONFALONIERI
Sul caso Fonsai e Risanamento Ghizzoni ha commentato: Unicredit non e’ una banca salva-gruppi in crisi ma non escludo che in futuro, nel portafoglio, ci siano delle criticita’. Ora non si ravvisano casi particolari di salvataggi”. Intanto Fondiaria Sai continua il crollo (per l’ottava seduta in ribasso) con un calo del 5,14% in attesa di una soluzione al problema del rafforzamento del margine di solvibilità e sui timori che per farlo si dovrà ricorrere a un nuovo aumento di capitale. Tra i titoli peggiori anche Mediaset (-3,19%), nel giorno in cui arriva a sentenza il giudizio sul crack Hdc: vengono assolti il presidente di Mediase Fedele Confalonieri e il parlamentare del Pdl Alfredo Messina, condannato a 7 anni di reclusione l’ex sondaggista Luigi Crespi. Sul titolo pesa il taglio a sell di Goldman Sachs