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Il mercato attende le mosse di Draghi e l’Fmi consiglia alla Fed di non alzare i tassi

Il Beige Book conferma il buon stato di salute dell’economia americana ma la crisi cinese e il crollo delle materie prime spingono il Fondo Monetario a consigliare alla Fed di rinviare il rialzo dei tassi – Promossa l’Italia – Attesa per le mosse di Draghi – Tregua sui listini anche grazie alla vacanza delle Borse cinesi – Spread Btp-Bund a quota 120

Il mercato attende le mosse di Draghi e l’Fmi consiglia alla Fed di non alzare i tassi

CINA IN VACANZA, IL TORO NE APPROFITTA. IL MERCATO ATTENDE LE MOSSE DI DRAGHI

Aria di tregua sui listini. Le Borse cinesi, compresa Hong Kong, saranno chiuse fino a lunedì per le celebrazioni dei 70 anni dalla vittoria sui “fascisti giapponesi”. Ne approfitta la Borsa di Tokyo +1,8% al traino del rimbalzo di Wall Street, ieri in sensibile ripresa: Dow Jones e S&P 500 +1,8%, Nasdaq +2,4% grazie anche alle eccellenti performances di Apple +4,3% e Microsoft +3,7%.

Ma non è il caso di parlare di ripresa: la volatilità resta a livelli assai elevati ed i mercati, nonostante il calo dei prezzi (il p/e medio a Wall Street è sceso a 15 volte), evitano iniziative troppo impegnative in attesa di indicazioni dalle banche centrali. I primi segnali arriveranno oggi da Francoforte, in occasione della conferenza stampa di Mario Draghi a chiusura del meeting della Bce.    

Diversi fattori, dal rallentamento dell’economia cinese all’ascesa dell’euro, nonché l’inflazione bassissima congiurano per un’intensificazione degli acquisti di bond da parte della Bce. Ma la previsione più accreditata è che il numero uno della Bce si limiti a ribadire che la Bce è pronta ad intervenire ed ha gli strumenti per farlo. In attesa che si sciolga, tra due settimane, il quesito sui tassi Usa.

ECONOMIA USA OK. L’FMI. NON ALZATE I TASSI

Ieri dagli Usa sono arrivate nuove conferme sul buon stato di salute dell’economia a stelle e strisce. Dal Beige Book è emerso che l’attività ha continuato ad espandersi in maniera “modesta o moderata” in 11 delle 12 regioni monitorate dalla banca centrale (fa eccezione Cleveland). Le condizioni per un rialzo dei tassi, a guardare al mercato interno, ci sono tutte. Ma la mossa, combinata con la crisi cinese e il crollo delle materie prime, potrebbe avere gravi conseguenze per le economie emergenti.

Dal Fondo Monetario è arrivato stamane l’appello agli Usa a non alzare o tassi. Ma l’invito, che cade alla vigilia del G20 di Ankara, non riguarda solo Washington: le azioni per sostenere i prezzi del petrolio sono finora fallite, con il risultato, di un’inflazione ai minimi in tutto il mondo avanzato. Perciò, si legge nella nota del Fmi, “La politica monetaria deve restare accomodante per prevenire un’ascesa prematura dei tassi reali”. Guardando all’Europa, “la moderata ripresa dell’area euro è prevista continuare nel 2015-2016, sostenuta da più bassi prezzi del petrolio, l’allentamento monetario e il deprezzamento dell’euro”. Il documento promuove il nostro Paese là dove precisa che “la crescita accelera in Germania, Francia, Italia e soprattutto Spagna”.

RIMBALZA MILANO +0,7%. SPREAD A 120 PUNTI

Giornata di modesti recuperi per le Borse europee, dopo i pesanti cali di martedì. A Milano l’indice FtseMib segna un progresso dello 0,7%, le Borse di Parigi e Francoforte avanzano dello 0,3%, negativa Madrid (-0,3%).

Lo spread Btp/Bund staziona poco sotto i 120 punti base. Il decennale rende il 2,05%. Le domande per i Bobl tedeschi a 5 anni sono riuscite a malapena a coprire l’ammontare messo in offerta da Berlino, nonostante il rendimento si sia attestato sui massimi dell’anno. Intanto il Portogallo è riuscito a collocare 3 miliardi di bond.

ENI REGGE AI RIBASSI DEL GREGGIO, SAIPEM NO

I buoni rialzi di alcuni settori, in particolare delle Banche, sono stati offuscati dalla debolezza dei petroliferi dopo i nuovi ribassi del greggio. L’indice Stoxx europeo dei titoli petroliferi ha perso lo 0,5%. Fa eccezione Eni, che ha chiuso in progresso dello 0,4% Pesante invece la caduta di Saipem, in ribasso del 4,99%: si è ormai spento l’effetto traino dell’accordo tra Schlumberger e Cameron. Tenaris perde l’1,3%. Lievi ribassi per Enel -0,2% ed Enel Green Power -0,9%. 

BANCHE SUPERSTAR. EQUITA FRENA ANIMA

Segno più per i titoli bancari con punte di quasi il 4,5% per Banca Popolare di Milano. L’indice stoxx europeo sale dello 0,48%, quello italiano dell’1,60%. In forte rialzo anche Intesa +2,4%, a pochi giorni dall’inserimento nell’indice Eurostoxx 50.  

Unicredit è salita  dell’1%. Federico Ghizzoni, oggi ha annunciato la volontà del gruppo di spostare alcune attività centrali della controllata tedesca Hypovereinsbank a Milano, in una mossa volta a ridurre i costi. Monte Paschi +0,8%. Banco Popolare +1,2%. Fra le assicurazioni, Generali ha guadagnato lo 0,5%.

Andamento contrastato nel risparmio gestito. Brilla Azimut +2,4%. Anima è caduta in ribasso del 2,9% a 8 euro. Equita ha annunciato di aver tagliato la raccomandazione a Hold da Buy e ha tolto il titolo dal Portafoglio Small Caps raccomandato.  La società è sbarcata in Borsa a Milano il 16 aprile del 2014 al prezzo di Ipo di 4,20 euro, in poco più di un anno è salita del 233%. 

RBC PROMUOVE TELECOM ITALIA: TARGET A 1,35.

Nel resto del listino: Telecom Italia guadagna l’1,1% sostenuta dalla promozione di Rbc, che ha alzato il giudizio a Outperform da Sector Perform, portando il target price a 1,35 euro. A Madrid Telefonica è finita in ribasso  del 2,1%, colpita dai downgrade di Rbc e di Bank of America.

Tra gli industriali Fiat Chrysler ha chiuso invariata, Cnh Industrial -0,7%, StM sale dello 0,2%. Nel lusso ancora ribasso per Yoox -1,4%. Da segnalare ancora il progresso di Interpump +4,1%. 

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