Da Napoli a New York, intesa SanPaolo celebra la grande arte italiana dall’altra parte dell’oceano. E’ stata presentata giovedì al Metropolitan Museum of Art di New York il “Martirio di S. Orsola”, l’opera del 1610 del Caravaggio proveniente dalle Gallerie d’Italia-Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa SanPaolo a Napoli. Si tratta di una delle opere più importanti della collezione della banca e resterà esposta al pubblico del Met fino al 30 giugno. Il dipinto è una straordinaria testimonianza della stagione estrema di Michelangelo Merisi detto, appunto, il Caravaggio. Presenti alla cerimonia erano Gian Maria Gros – Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, Michele Coppola, responsabile delle Attività Culturali di Intesa Sanpaolo, e Francesco Genuardi, Console Italiano a New York.
In cambio di questo importante prestito, dal 6 maggio la sede museale partenopea ospiterà un altro straordinario capolavoro di Caravaggio proveniente dal Metropolitan Museum: ‘I Musici’. Il prestito dell’opera al Metropolitan Museum of Art di New York rientra in una strategia di valorizzazione della collezione artistica di Intesa Sanpaolo e in una politica di collaborazioni e sinergie con le più importanti istituzioni culturali internazionali. Queste rientrano tra le azioni di Progetto Cultura, piano triennale degli interventi culturali della Banca, assieme allo sviluppo del polo museale delle Gallerie d’Italia a Milano, Napoli e Vicenza, e a Restituzioni, collaudato programma
di restauri dei beni artistici e architettonici del Paese.
L’esposizione al MET offre l’importante occasione per il pubblico americano di vedere affiancato per la prima volta il Martirio di Sant’Orsola ad un altro dipinto di Caravaggio, la Negazione di San Pietro, la cui data dipende direttamente dal confronto stilistico con l’opera di Intesa Sanpaolo. Entrambi i dipinti sono eseguiti in uno stile rapido, con minime elaborazioni. Uno stile che si può definire “essenziale”, se non addirittura radicale e rivoluzionario, e con un approfondimento psicologico coinvolgente.
Il pubblico del MET, dunque, ha l’opportunità di cogliere il confronto fra queste due opere eseguite poco prima della morte dell’artista, che aprono ad un modernismo senza seguito nel Seicento, con parallelismi solo nell’opera tarda di Velázquez.
L’esposizione è allestita nella sala del MET dedicata alla pittura caravaggesca e napoletana.
“Il gruppo Intesa Sanpaolo – ha dichiarato il presidente Gian Maria Gros-Pietro – è da sempre convinto che le attività culturali rappresentino un veicolo efficace di collaborazione tra i popoli”