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Il Manchester United veste ancora Adidas: super-accordo da un miliardo in 10 anni

Manchester United e Adidas rinnovano le loro “promesse” con un accordo record: un miliardo in 10 anni. Si tratta di un matrimonio, che dura dal 2002 quando l’azienda tedesca subentrò a Nike e che sarà valido dal 2025 fino al 30 giugno 2035, con un aumento cospicuo del corrispettivo rispetto alle condizioni attuali. Si passa, infatti, dall’accordo precedente (stipulato nella stagione 2015-2016) di 750 milioni di sterline (874,2 milioni di euro) a quello, finalizzato oggi lunedì 31 luglio, di 900 milioni di sterline (1,049 miliardi di euro).

“Il rapporto tra Manchester United e Adidas è uno dei più iconici nello sport mondiale, forgiato da un impegno condiviso per lo stile, lo sport e soprattutto le alte prestazioni”, ha dichiarato l’amministratore delegato dello United, Richard Arnold.

Manchester United e Adidas: i dettagli dell’accordo

Ad annunciare la cifra shock proprio Red Devils: “Il Manchester United è lieto di confermare di aver rinnovato la sua partnership principale con Adidas, in qualità di fornitore ufficiale delle divise del club. Il nuovo accordo proseguirà la partnership per altri 10 anni fino a giugno 2035 e prevede una garanzia in contanti minima di 900 milioni di sterline, soggetta ad alcuni aggiustamenti”, si legge nel comunicato. In poche parole, si parla di un minimo garantito di 90 milioni di sterline annui, pari attualmente a circa 105 milioni di euro a stagione.

Manchester United: a che punto è la cessione del club

Una cifra stratosferica che sorprende vista la performance sul campo abbastanza deludente del Manchester negli ultimi anni. Ma lo United ha dimostrato di essere una vera macchina commerciale, diventando un’icona riconosciuta a livello mondiale al di là dello sport stesso. Fonti dello United affermano che l’accordo dà loro certezza sulla più grande fonte di entrate per il prossimo decennio, rafforzando la stabilità del club, soprattutto in un momento in cui il club è tuttora in vendita, con alle spalle lunghe e infruttuose trattative con lo sceicco qatariota Jassim bin Hamad Al Thani e il miliardario inglese Jim Ratcliffe.

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