La fila di visitatori che fin dalle prime ore dall’apertura del primo ottobre si è andata formando davanti al Padiglione Italia dell’Expo 2020 di Dubai, la prima kermesse del genere nella storia degli Emirati Arabi, testimonia con grande evidenza che l’eccellenza italiana e i prodotti del Made in Italy esercitano sempre un fascino e un richiamo ineguagliabile e, in secondo luogo, che l’Italia – grazie alle sue imprese ma anche alla nuova credibilità che il Governo Draghi ha dato al Paese – è pienamente sull’onda dell’economia che riparte dopo la pandemia.
Nei sei mesi della kermesse di Dubai, gli organizzatori del Padiglione Italia si aspettano circa 5 milioni di visitatori e se il buon giorno si vede dal mattino la si può considerare una stima più che attendibile. Tecnologia, innovazione e bellezza, come ha ricordato il Commissario per la partecipazione italiana, Paolo Glisenti, sono i tre capisaldi della nostra partecipazione alla manifestazione internazionale, che è una delle prime in presenza dopo la pandemia.
Particolarmente degne di nota le vernici tecnologiche della copertura del Padiglione utilizzate dal gruppo Boeri, il sistema di illuminazione dell’Enel e le neomaterie impiegate dalla Mapei. In tutto le aziende italiane coinvolte dalla kermesse di Dubai sono una cinquantina con oltre 20 sponsor.
Nelle prime ore dell’Expo le luci della ribalta hanno riguardato alcune novità delle imprese italiane tra cui le capsule sostenibili della Lavazza, il convertiplano di Leonardo e la nave Firenze di Costa Crociere, che è la prima a fare tappa a Dubai dopo la pandemia. Ma all’Expo 2020 un ruolo da protagonista assoluto sarà riservato al settore della moda italiana soprattutto con lo show di Giorgio Armani. Lo stilista italiano, che a Dubai è presente da dieci anni con il suo Armani Hotel, presenzierà al defilè del prossimo 26 ottobre.