Riscaldamento giù di due gradi, sconti sui mezzi pubblici e limiti di velocità ridotti fino a 20 chilometri orari nelle città. Perciò nei centri urbani si potrà viaggiare a non più di 30 km all’ora. Sono tre delle misure contenute nel pacchetto pensato dal ministero dell’Ambiente per rispondere all’emergenza smog. Provvedimenti che scattano in caso di sforamento per più di 7 giorni consecutivi dei limiti di polveri sottili ma su cui l’ultima parola spetterà comunque ai sindaci.
I Comuni possono decidere o meno di adottare queste misure. “Per me devono farlo, ma devono essere i sindaci a decidere”, ha spiegato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che ha anche annunciato un fondo da dodici milioni di euro da subito disponibile per le iniziative dei Comuni sul trasporto pubblico locale e la mobilità condivisa sottolineando la necessità che le città sostituiscano eventuali parchi autobus vetusti.
“È necessario pensare ad un fondo straordinario per tutto ciò che serve per rottamare le auto più inquinanti, un fondo che dovrà avere una posta certa, a cui le Regioni dovranno contribuire per come potranno fare. Incentivare la sostituzione mezzi è importante per ridurre le emissioni”, ha spiegato inoltre il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini.
Le decisioni sono state prese alla riunione organizzata al ministero dell’Ambiente con il ministro, i governatori e i sindaci delle grandi città. Presenti anche il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e il direttore generale dell’Ispra, Stefano Laporta, il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca, il sindaco di Torino e presidente dell’Anci Piero Fassino, il governatore dell’Emilia Romagna e presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, mentre sono assenti il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, rappresentati da assessori al settore.