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Il governo Salvini-Di Maio spaventa la Borsa, lo spread sale

Wikimedia - Paolobon140

Spread in rialzo in vista del nuovo governo formato da M5s e Lega. Mentre Luigi Di Maio e Matteo Salvini trattano su programmi e nomine annunciando “importanti passi avanti”, Piazza Affari amplia le perdite, realizzando la peggior prestazione del continente. A metà giornata il Ftse Mib cede l’1,5% e torna sotto quota 24mila punti, nonostante l’ottima prestazione di Unicredit, in corsa dopo le trimestrali.

A tenere a galla la Borsa di Milano non è bastato nemmeno il dato – positivo – sulla produzione industriale pubblicato stamattina dall’Istat. Dopo due cali consecutivi, a marzo la produzione è cresciuta dell’1,2% rispetto al mese precedente. Segnali incoraggianti dai beni di consumo (+2,5%) e dall’energia (+1,3%). Su anche i beni strumentali (+0,8%) e i beni intermedi (+0,7%).

Contrastate le altre borse europee: Francoforte +0,6%, Parigi -0,05%, Madrid -0,1%, Londra (-0,2%).

Poco mossi i futures di Wall Street in attesa dei dati sull’inflazione di aprile e mentre il prezzo del petrolio continua a salire con Wti e Brent arrivati rispettivamente a quota 71,6 e 77,5 dollari al barile in scia al calo delle scorte evidenziato dai dati settimanali dell’Eia.

Tornando all’obbligazionario, il differenziale tra i titoli decennali italiani e i Bund tedeschi ad inizio giornata si porta ai massimi da tre mesi, salendo a 140 punti base per poi assestarsi a quota 137 (dai 132 di ieri). Il rendimento dei Btp arriva invece all’1,95%, in rialzo dall’1,88% di ieri sera.

Il nervosismo che sta colpendo i titoli di stato, zavorra le utilities, che però viaggiano in ribasso anche nel resto del continente (lo stoxx di settore cede l’1,1%). A Milano la peggiore è A2a, in rosso del 3,6% in attesa dei conti. Male anche Enel (-3,5%) nonostante il forte rialzo dell’utile realizzato nei primi tre mesi e Terna (-1,9%). Sui titoli italiani pesa anche la posizione dei 5 Stelle su politiche fondamentali per il comparto. Come sottolinea Equita, nel programma del M5s figura lo stop alla privatizzazione dell’acqua con possibile rimozione delle competenze dell’autorità sul settore, l’opposizione ai termovalorizzatori e il blocco della liberalizzazione dei clienti tutelati, tutti elementi negativi per le utilities. A fare da contraltare c’è però la Lega, con idee diametralmente opposte su questi temi.

Il peggior titolo del Ftse Mib è Banco Bpm (-4,2%) che stamattina ha pubblicato i conti trimestrali che hanno registrato un utile netto pari a 223 milioni, sotto le attese degli analisti.

Continua il calo di Telecom Italia (-3,4%) dopo il cambio di Governance e la multa comminata dal Governo nell’esercizio della Golden Power. A pesare sulla prestazione odierna c’è però anche il brusco calo di Tim Brasil alla Borsa di San Paolo dopo la decisione dalla società di far pagare alla propria controllata le royalties sul brand Tim. Nel frattempo la società guidata da Amos Genish ha annunciato un accordo che permetterà ai clienti TimVision di vedere tutti i canali in chiaro di Mediaset (-1,16%).

Dopo una mattinata in vetta al Ftse Mib Poste Italiane (-0,3%) vira in negativo nonostante l’impennata degli utili (38% a 485 milioni) realizzata nei mesi di gennaio – marzo. La pubblicazione della trimestrale fa bene ad Unicredit (+1%), unica banca in territorio positivo, con Jean Pierre Mustier che non chiude ad un possibile rialzo del pay out dopo il 2019.

Bene anche il lusso: Moncler (+1%), Yoox (+0,5%) dopo la conclusione del Opa lanciata da Richemont e l’ok al delisting.

Fuori dal listino principale le prese di beneficio su Astaldi (-4,5%) pongono fine al rally dell’ultima settimana. Giù anche Tod’s (-5%) e Creval (-4,5%), corre Safilo (+7,7%).

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