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Il G20 alla Ue: fate presto -La ricetta salva-euro dà fiducia alle Borse – 50 Big bank da rafforzare

Buona l’apertura di Piazza Affari – Conto alla rovescia per il piano europeo salva-banche e anti-debito che sarà presentato al vertice del prossimo weekend – La Cina offre il suo aiuto (condizionato) all’euro – Stretta sugli scambi automatici in Borsa – Giorni da primato per l’Iphone 4S – Bpm, Edison, Unicredit, Leonardo sotto i riflettori

Il G20 alla Ue: fate presto -La ricetta salva-euro dà fiducia alle Borse – 50 Big bank da rafforzare

AVVIO SPRINT DELLE BORSE ASIATICHE. TOKYO +1,5%
I MERCATI IN ATTESA DELLA RICETTA EUROPEA

Risposta positiva dei mercati asiatici ai risultati del G 20. L’indice Nikkei 225 sale dell’1,5%, il Kospi coreano dell’1,1%. Ancor meglio la Borsa di Sidney +1,7%. In ripresa anche i futures sull’S&P’s 500. Tra i dati più attesi della giornata odierna spiccano i conti trimestrali di Citigroup e Wells Fargo mentre la trimestrale Ibm verrà annunciata in serata, a Borsa chiusa. Pesante tonfo a Tokyo del produttore di macchine forografiche Olypus -22%, dopo le dimissioni del ceo inglese Michael Woodward.

SONO 50 LE BIG BANK DA RAFFORZARE
PRONTA LA LISTA DI DRAGHI PER CANNES

Il G20 ha individuato una lista di 50 banche di interesse sistemico (e non di 4 come sembrava in un primo momento) che dovranno dotarsi al più presto di nuovo capitale. La lista sarà resa pubblica a Cannes da Mario Draghi nelle vesti di presidente del Financial Stability Board. Le banche nominate dovranno al più presto essere ricapitalizzate. L’operazione sarà seguita dal successore di Draghi che lascerà la carica con l’ingresso ai vertici della Bce. Al suo posto a Cannes verrà nominato Jim Carney, governatore della Bank of Canada.

PRESTITI GRECI, TRATTA IL CEO DI DEUTSCHE BANK

L’amministratore delegato di Deutsche Bank Josef Ackermann giocherà un ruolo ”centrale” nei prossimi negoziati sulla possibile svalutazione dei titoli di Stato greci fino ad un massimo del 50%. Lo scrive il quotidiano tedesco Bild, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. Ackermann parteciperà come presidente dell’Istituto di Finanza Internazionale. Ackerman si è detto fortemente contrario all’ipotesi di una maxiricapitalizzazione delle banche nel prossimo futuro.La stessa Deutsche Bank, però, rischia di perdere la doppia A: Fitch ha messo nel mirino il rating per l’esposizione dell’istituto al debito greco.

FATE PRESTO: IL G20 HA DATO I 7 GIORNI ALLA UE PER METTERE A PUNTO IL PIANO

Fate presto. I leaders del G 20 hanno lasciato Parigi lanciando una sorta di ultimatum all’Europa: i piani per il rafforzamento del sistema bancario e per il risanamento del debito sorano dovranno essere pronti per il vertice europeo di domenica 23 ottobre per poi passare al vaglio del G 20 del 3-4 novembre a Cannes. Non è più ammesso alcun rinvio, hanno ripetuto i rappresentanti di Usa, Gran Bretagna e Canada. Francia e Germania si sono detti consapevoli della situazione. François Baroin ha parlato di significativi progressi nella trattativa con Berlino per le modifiche al piano di luglio a favore di Atene: sarà aumentata, ma non si di quanto, la quota a carico delle banche (a loro volta in procinto di essere aiutate dagli Stati). Intanto, l’Occidente non ha accolto l’offerta di nuovi fondi in arrivo dai Bric per il Fmi: i quattrini sono sufficienti, ha detto Tim Geithner ministro del Tesoro Usa.

LA CINA OFFRE IL SUO AIUTO (CONDIZIONATO) ALL’EURO
IL “TIMES”: L’AEROPORTO DI ATENE PRIMA TAPPA

La delegazione cinese a Parigi guidata dal ministro Xie Xuren, secondo il Sunday Times, avrebbe presentato a ministri e autorità europee riuniti nella capitale francese un’offerta per salvare la moneta unica con investimenti massicci in titoli di Stato dei singoli paesi e in infrastrutture. In cambio , Pechino chiede l’immediata promozione al rango di “economia di mercato”, qualifica che renderebbe assai più difficile imporre sanzioni commerciali al made in China nell’ambito del Wto. Inoltre, i fondi sovrani di Pechino chiedono ampie garanzie patrimoniali e, soprattutto, i piani di risanamento di conti pubblici e privati. Per il Sunday Times, comunque, il primo banco di prova sarà l’intervento in Grecia del colosso cinese Hna, in pole position per l’acquisto dell’aeroporto di Atene

BORSE, STRETTA UE SUGLI SCAMBI AUTOMATICI
PIU’ CONTROLLI SUGLI ACQUISTI VIA ALGORITMI

La Commissione Europea proporrà mercoledì di rafforzare i poteri di controllo delle autorità di mercato nazionali sulle operazioni in derivati sulle materie prime e sugli scambi azionari attraverso algoritmi tecniche high frequency automatiche. La proposta prevede che i brokers che operano fuori mercato siano sottoposti alle stesse consizioni di trasparenza previste dai mercati principali oltre che uniformare il più possibile le regole dei vari paesi dell’eurozona. Le proposte arrivamo dopo la decisione del G 20 di aumentare vigilanza e trasparenza.

AUTO, PER IL 2012 IHS PREVEDE FRENATA IN EUROPA
I FRANCESI, FORD E OPEL TAGLIANO LA PRODUZIONE

Aria di recessione nell’industria a quattro ruote europea. Le case francesi, Psa e Renault, e le filiali Usa nel Vecchio Continente, Gm e Ford, hanno già pianificato tagli di produzione per la fine dell’anno in previsione di un 2012 debole. Alla Opel di Zaragoza in Spagna gli impinati si fermeranno l’anno prossimo per sessanta giorni, venti ad Eisenach. Toyota Europe , in ripresa dopo i cali di produzione legati al terremoto di marzo, ha cancellato gli straordinari in previsione di una domanda più debole del previsto. Anche Ihs Insight, la società di analisi che prevedeva un recupero del mercato l’anno prossimo, ha ora rivisto al ribasso le stime iniziali. Ma la frana sarà inferiore a quella del 2008/09: allora la Spagna partiva da 1,6 milioni di vetture vendute, esattamente il doppio del 2011. E il mercato italiano assorbiva 2,3 milioni di pezzi contro 1,6 milioni di quest’anno.

BORSE, MILANO RIPARTE DOPO UNA SETTIMANA RECORD
A WALL STREET L’INDICE DELLA PAUSRA E’ SCESO DELL’8%

Venerdì 14 ottobre il Ftse Mib ha terminato la sessione in progresso del 2,49% a 16.289 punti, il Ftse All Share del 2,34% a 17.020 punti. Il paniere dei 40 titoli principali ha così messo a segno la migliore performance tra gli indici del Vecchio continente. Lo scatto in avanti decisivo è giunto nel primo pomeriggio, in scia a dati Usa sulle vendite al dettaglio al di sopra delle aspettative e della fiducia votata dal parlamento al governo Berlusconi. Il traino è venuto dai titoli finanziari e da quelli della Galassia Agnelli. Fiat ha chiuso con un +5,42% a 4,9 euro, seguita a poche lunghezze di distanza dal titolo Fiat Industrial, con un rialzo del 5,32% a 5,94 euro. Bene anche le azioni della controllante Exor (+5,16% a 16,11 euro). Tra le banche da segnalare il nuovo rally di Banca Popolare di Milano (+6,36% a 1,84 euro).
Chiusura positiva venerdì scorso anche per Wall Street- Il Dow Jones ha chiuso la seduta in rialzo dell’1,45% portandosi a 11.644,49 punti, +1,74% per lo S&P a 1.224,58 e +1,82% del Nasdaq a 2.667,85. Su base settimanale i tre indici hanno rispettivamente messo a segno un +4,88, un +5,98 ed un +7,6 per cento. Forte calo per l’indice della paura, il Vix, che con un -8% nell’ultima seduta ha portato il saldo settimanale in rosso per 22 punti percentuali.

WEEK END DEI PRIMATI PER L’IPHONE 4S
VENDUTI 4 MILIONI DI PEZZI NEGLI USA

Tra le storie del giorno di rilievo il +5,85% di Google, che ha capitalizzato la pubblicazione dei conti trimestrali, ed il +3,32% di Apple, in scia dei numeri record del nuovo iPhone4S. Secondo alcuni commentatori le vendite del melafonino nel primo weekend potrebbero aver raggiunto le 4 milioni di unità. Segno più anche per le compagnie che distribuiranno il nuovo smartphone della Mela: AT&T ha chiuso con un +0,24%, Verizon con un +0,84% e Sprint Nextel è avanzata dello 0,36% nonostante Moody’s abbia ridotto il rating a “b1” annunciando di aver posto il giudizio in revisione per un ulteriore taglio.

BPM VERSO L’ORA DELLA VERITA’ . SABATO SI VOTA
BANKITALIA SCENDE IN CAMPO, DOMANI IL CDA

Conto alla rovescia in vista dell’assemblea che sabato 22 svelerà i nuovi equilibri della Banca Popolare di Milano. Mentre continuano i road show delle principali liste concorrenti, gli Amici e la lista dei sindacati capitanata da Marcello Messori, la partita registra l’intervento deciso della Banca d’Italia che chiede sostanziali modifiche al progetto di statuto che sarà portato al voto dell’assemblea. Via Nazionale chiede di assicurare “la sana e prudente gestione della banca” grazie a “una netta separazione tra proprietà e gestione, una chiara ripartizione dei compiti tra gli organi aziendali e una maggior incisività del ruolo dei soci di capitale”. Bankitalia infatti chiede innanzitutto l’incremento delle deleghe per l’intervento in assemblea da tre a cinque. E questa modifica potrà portare a un differente svolgimento dell’assemblea, in quanto l’approvazione dello statuto verrà fatta contando sulla vecchia regola delle tre deleghe mentre l’elezione del Consiglio di sorveglianza dovrebbe essere fatta con il nuovo statuto in vigore che prevede le cinque deleghe. Inoltre con altre prescrizioni Bankitalia induce una maggior separazione tra gestione e controllo. Domani, infine, è in programma il cda dedicato al dossier “carriere facili”, in particolare sulla documentazione che Bpm deve presentare su richiesta della Consob riguardo alle nomine avvenute negli ultimi 5 anni.

EDISON, ULTIMO SCOGLIO PER EDF
ACEA MINACCIA LE VIE LEGALI

Acea minaccia di ricorrere per vie legali attraverso un provvedimento d’urgenza per bloccare il passaggio di Edison a Edf. La questione nasce nel 2005 quando Edf in cordata con A2A acquistò il controllo di Edipower nonostante fosse previsto un vincolo per le società pubbliche, italiane o straniere, a non superare per 5 anni il tetto del 30% di possesso. La prossima udienza della causa Acea contro Edf è fissata per il gennaio 2013. Secondo l’utility romana fino ad allora il passaggio di Edison dovrebbe essere congelato.

LEONARDO ENTRA IN KEPLER E CEDE LA RICERCA
UNICREDIT RIVEDE LA PRESENZA NEL CASH EQUITY

La City milanese rischia di perdere due pezzi importanti. Banca Leonardo ha infatti deciso di cedere le attività di ricerca e di intermediazione a Kepler, il broker indipendente di cui l’istituto guidato di Gerrado Braggiotti acquisirà il 5%. Intanto,prendono consistenza le voci di una prossima uscita dal cash equity business (e di riflesso dal settore ricerca settore ed intermediazione per conto terzi) da parte di Unicredit.

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