Meglio del previsto. Per il Fondo monetario internazionale (Fmi), il futuro dell’economia mondiale è un po’ meno nero di quello che si prospettava tre mesi fa: nel 2012 il Pil mondiale crescerà del 3,5%, meno del 3,9% registrato lo scorso anno, ma più del 3,3% che ci si aspettava a gennaio. Lo si legge nel nuovo World Economic Outlook pubblicato dall’Istituto di Washington, che è ottimista anche per il 2013: ha rivisto a rialzo la stima al 4,1% rispetto al 4% di gennaio.
Questo miglioramento, anche se ancora “molto debole” è dovuto ai paesi avanzati. Il rallentamento infatti si deve ai paesi emergenti che avanzano a un ritmo minore che l’anno passato (5,7% rispetto al 6,2% del 2011), con la frenata della Cina in testa (solo +8,2%).
Per l’Italia le notizie continuano a non essere troppo ottimmiste: nel 2012 il Pil retrocederà dell’1,9% e non del 2,2% previsto in precedenza, ma sempre peggio del -1,7% stimato da Prometia. Anche la Spagna segnerà, secondo l’Fmi, un -1,8%, poco più della stima del Governo Rajoy (-1,7%). Trainano l’Europa invece Germania e Francia che vedranno un aumento del Pil rispettivamente dello 0,6% e dello 0,5%. Per quanto riguarda la Zona euro nel suo insieme, gli esperti del Fondo riducono del 50% la possibilità di una recessione, ma mantengono una previsione negativa (-0,3%).
Bene invece gli Stati Uniti, che cresceranno del 2,1% e il Giappone (+2%).