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Il Fondo Italiano di Investimento investe in Angelantoni Test Technologies

Il FII investe 8 milioni di euro per entrare, come socio di minoranza, nel capitale sociale di ATT, impresa che si attesta fra i leaders mondiali nel campo del testing simulato

Dopo la finalizzazione dell’operazione Farmol (cfr. Fondo Italiano di Investimento entra in Farmol SpA), il FII ha deliberato l’ingresso nel capitale sociale di Angelantoni Test Technologies (ATT), subholding operativa del gruppo Angelantoni Industrie di Massa Martana (Perugia) che progetta e produce apparecchiature di media e alta gamma per il test di materiali e sistemi meccanici, elettrici ed elettronici nel comparto aeronautico, spaziale ed automobilistico.

L’investimento in equity da parte del FII si configura come una sottoscrizione di una quota del capitale della società pari ad 8 milioni di euro. ATT ad oggi impiega 400 dipendenti con un fatturato, realizzato per il 90% all’estero, pari a 61 milioni di euro. Il Gruppo Angelantoni, che controlla ATT, si è trasformato nel corso della sua storia da “impresa familiare a realtà manageriale con attività produttive in diversi settori a tecnologia avanzata tutte operanti a livello internazionale”.

L’ultimo decennio ha fatto registrare un incremento dei volumi di vendita dei prodotti dovuto in parte ad una crescita delle attività, trainate dagli investimenti in R&D, ed in parte ad operazioni di acquisizione che hanno permesso ad ATT di diventare il quarto operatore mondiale nel campo del testing simulato.

L’intervento del Fondo avrà lo scopo di supportare ATT in “un ulteriore percorso di crescita che prevede il supporto dello sviluppo delle attività di R&D in Europa e l’acquisizione di altre realtà in Italia e all’Estero.

Gianluigi Angelantoni, A.D. del Gruppo, sostiene che la “partnership con il FII contribuirà a rafforzare ed accelerare il programma di sviluppo del Gruppo nel settore delle macchine di test, dei simulatori spaziali e delle camere ambientali,  consentendo ad ATT di ampliare ulteriormente la presenza internazionale delle attività che sempre di più stanno registrando in nuovi mercati riscontri e riconoscimenti a livello tecnologico e commerciale.”

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