Dopo dieci anni di crescita, l’economia americana è ufficialmente in recessione. E la Federal Reserve avverte che nessuno s’illuda che l’economia possa ripartire presto. Ma Jerome Powell ha rassicurato sul mantenimento dei tassi zero e delle altre misure già adottate e ha promesso altri interventi, nel caso in maggio la situazione dovesse peggiorare. La Bce, intanto, è pronta ad agire già oggi per scongiurare il rischio default dei Btp. È questa la cornice in cui è maturato uno dei più vigorosi rialzi di sempre dei mercati azionari che ha cancellato ovunque i ribassi patiti da marzo in poi.
Ma cosa è successo? Le ragioni sono più d’una, ma su tutte spicca il giudizio dell’uomo più rispettato d’America: Anthony Fauci, il virologo che Donald Trump vuole licenziare. Lo scienziato ha promosso ieri come “buone notizie” i risultati dei test sul remdesivir, il farmaco di Gilead sperimentato sui pazienti colpiti dal coronavirus. Il mercato azionario, ormai vaccinato contro gli scoop di Donald Trump, si fida del parere dello scienziato, finora assai cauto in materia di terapie e vaccini, così come ha apprezzato le parole del presidente della Fed, che pure ha sottolineato che le cose sono destinate a peggiorare nel breve e che si potrà parlare di piena ripresa solo l’anno prossimo. Un bagno di realismo, insomma, nell’attesa delle mosse della Bce.
TOKYO BOOM, INDUSTRIA CINESE A PIENO REGIME
Le Borse asiatiche si adeguano stamane all’ottimismo generale. A Tokyo, ieri chiusa, il Nikkei avanza del 2,5%. In salita anche Shanghai (+1,7%), Sidney (+2,2%) e il Taiex di Taipei (+2,1%). A Hong Kong e Seul non si lavora perché è festa.
Stanotte sono stati resi noti i dati sull’industria manifatturiera cinese, tornata in aprile più o meno sui livelli precedenti l’esplosione dei contagi a Wuhan. Lo stesso però non vale per i consumi e l’export.
È IL MIGLIOR MESE DI WALL STREET DAL 1975
In forte rialzo ieri i mercati Usa al termine di una giornata campale. Il Dow Jones è salito del 2,21%, ancor meglio l’S&P 500: +2,66%. Finale trionfale per il Nasdaq, in volo del 3,57%. Aprile potrebbe essere il miglior mese della Borsa Usa da 45 anni.
CONTI D’ORO PER FACEBOOK E TESLA
A sostenere il rally, oltre ai guadagni di Gilead Sciences (+6,57%), la casa del remdesivir, sono stati i risultati e le prospettive dei Big dell’economia digitale. Assieme ed Alphabet (+8%), sono andati in orbita i titoli di Facebook (+10% nel dopo Borsa). In grande fermento anche Tesla (Elon Musk ha dato del fascista al governatore della California che impedisce la ripresa dell’attività) e Microsoft, entrambe in salita nel dopo Borsa. In particolare, secondo la trimestrale di Facebook, i social media registrano un aumento del traffico dell’11% da gennaio.
VERSO I 30 MILIONI DI DISOCCUPATI USA
In questo contesto è stato assorbito senza danni il calo del Prodotto interno lordo degli Usa, sceso nel primo trimestre del 4,8%, in negativo per la prima volta dal 2014. È la peggior caduta per l’economia americana dai tempi della crisi del 2008. Oggi il governo Usa diffonderà i nuovi dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione: secondo gli analisti, il numero di richiedenti salirà a quota 30 milioni.
LA NORVEGIA TAGLIA, PETROLIO IN RIALZO
Il petrolio Brent stamattina sale: +9% a 24,7 dollari, dal +10% di ieri. Stanotte la Norvegia ha annunciato uno storico taglio alla produzione, il primo da 18 anni. La riduzione, a partire da giugno, sarà di 250mila barili al giorno, il 13% del valore attuale. La Norvegia contribuisce per circa il 2% alla fornitura di petrolio nel mondo: in aprile, gli esperti calcolano che la domanda si sia ridotta di circa 20 milioni di barili al giorno, più o meno il 20% in meno dei livelli del 2019.
OGGI PARLA LA BCE: PREVISTO UN AUMENTO DEL PEPP
Nel giorno dell’inizio ufficiale della recessione Usa e del ribasso del rating italiano, anche le Borse europee hanno spiccato il volo. L’Eurostat diffonderà oggi i dati sull’andamento nel primo trimestre del Pil e della disoccupazione nell’Eurozona.
Ieri intanto l’indice Esi, che misura il sentiment dell’Eurozona valutando diversi indicatori di fiducia, ha segnato un crollo drastico ad aprile. Il calo di quasi 29 punti è il peggiore mai registrato dal 1985, e porta il parametro “molto vicino ai livelli della recessione del 2009”, ha sottolineato la Commissione.
In questa cornice i mercati attendono le decisioni della Bce. Alle 10 si riunirà il comitato esecutivo della Bce: potrebbe essere alle porte un nuovo ampliamento della portata del Pepp, il programma di acquisto di titoli d’emergenza
FITCH NON FRENA LA CARICA DEL TORO. MILANO +2,2%
Piazza Affari ha messo a segno un rialzo del 2,21% a quota 18.067, a nuovi massimi rispetto a metà marzo.
L’AUTO ACCELERA: DAIMLER +6,7%, SOLDI DI STATO PER RENAULT
In deciso rally gli altri listini: Francoforte avanza del 2,67%, nonostante le fosche previsioni dell’istituto economico Diw, che stima per il 2020 una caduta del Pil nell’ordine del 6%. A suonare la carica sono stati i titoli dell’auto: Daimler +6,68%, Volkswagen +5,79%.
Brilla anche Parigi (+2,22%). La Commissione europea ha dato il via libera a una garanzia dello Stato francese su 5 miliardi di euro di prestiti al gruppo automobilistico Renault (+7,9%) per mitigare l’impatto della crisi del coronavirus.
Avanza anche Madrid (+3,17%): il Banco de Santander guadagna il 4,87%.
Londra +2,7% grazie anche all’impennata di Barclays e di Standard Chartered, nonostante gli ulteriori accantonamenti miliardari volti a coprire le potenziali perdite sui crediti a causa dell’epidemia del coronavirus.
ASTA TESORO OK, SALE IL PREMIO FEDELTÀ PER BTP ITALIA
Sono andate molto bene e aste del Tesoro di oggi, soprattutto se si tiene conto dell’inaspettato taglio del rating del debito italiano da parte di Fitch. Il Tesoro non ha avuto problemi a centrare l’obiettivo dell’operazione, pari a sei miliardi di euro. Per tutti e tre i titoli offerti, la domanda è stata molto forte. I decennali sono stati assegnati ad un tasso dell’1,78%. Modesto anche l’aumento dello spread, a 228 punti base.
La fabbrica delle emissioni del Tesoro, che ha già raccolto oltre il 30% del fabbisogno 2020, non si ferma. Già prende corpo il Btp Italia in offerta al pubblico retail dal 18 al 21 maggio. L’emissione prevede una scadenza per la prima volta a cinque anni e un premio fedeltà pari all’8 per mille (il doppio rispetto alle precedenti emissioni) per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza, nel 2025.
VOLANO I PETROLIFERI, RESTANO A TERRA LE UTILITIES
Anche in Piazza Affari è andato in onda il grande rimbalzo dei petroliferi. Guida la corsa Tenaris (+5,85%) davanti a Saipem (+5,56%) ed Eni (+3,27%). Vola anche Saras (+11,68%): la frenata dei prezzi avvantaggia le società di raffinazione.
Nonostante la crisi sia più violenta che mai, torna la propensione al rischio. I gestori stanno così cambiando i temi di investimento: frenano le utilities, settore difensivo per eccellenza, si rivedono i titoli ciclici. Tra i pochi titoli in rosso figurano Hera (-0,54%) e A2A (-0,2%). In testa al paniere principale Buzzi Unicem (+6,3%).
DA LEONARDO A PRYSMIAN RIPARTE L’INDUSTRIA
Brillano anche gli altri industriali: Leonardo +5,43 % su cui Fidentis ha portato la raccomandazione a Buy da Hold.
Avanza Prysmian (+1,89%): le fabbriche in Cina sono a piena capacità, dice il ceo Valerio Battista in un’intervista al Sole24Ore. Il numero uno del produttore di cavi afferma tutti gli ordini ricevuti sono stati confermati, altre commesse dovrebbero arrivare nel corso dell’anno, in particolare dalla Germania. La struttura finanziaria, aggiunge il manager, è solida e non ci sono problemi di liquidità.
STM IN AFFARI CON HUAWEI PER L’AUTO AUTONOMA
Ancor più vivace Stm (+2,76%). Secondo la Nikkei Asian Review il gruppo sta collaborando con Huawei per il co-design di microprocessori nei settori mobile e automotive. Stm, che già fornisce in questo settore Tesla e Bmw, sta sviluppando un progetto con il gruppo cinese di fornitura di componenti per l’auto a guida autonoma, una mossa che potrebbe innervosire gli Usa. L’amministratore delegato ha ribadito la validità degli obiettivi sul 2022 forniti qualche mese fa, 12 miliardi di dollari di ricavi con un utile operativo intorno al 18%. Corre Tim +5,75%.
ATLANTIA STANZIA I FONDI PER ABBASSARE LE TARIFFE
Bene anche Atlantia (+2,68%), dopo la pubblicazione dei conti 2019 e in attesa del possibile accordo con il Governo sul tema della concessione. Nel quarto trimestre del 2019 c’è stato un accantonamento straordinario di 1,5 miliardi di euro a favore di Autostrade per l’Italia, somma da destinare a riduzioni tariffarie, sconti e contributi alla rete infrastrutturale italiana: la società ha comunicato di aver avviato una trattativa con il ministero sulla concessione. Equita sim ha alzato il target price del titolo dell’8% a 16,4 euro (rating hold confermato).
Fincantieri +5,57% e Salini Impregilo +1,26% all’indomani del completamento del nuovo ponte sul Polcevera, costruito dalle due società.
AVANZANO ANCHE L’AUTO E LEBANCHE
Giornata positiva anche per l’automotive italiano. Sale Fiat Chrysler (+3,66%), Pirelli +3%. Poco mossa Ferrari (+0,31%). Corre anche Tim (+5,75%). Tra i titoli pharma spicca Recordati (+5,86%). Diasorin (-2,93%) in ritirata dopo che il governo ha scelto il kit di Abbott per i test sul coronavirus.
Il taglio dello spread non ha frenato il comparto bancario: Banco Bpm +2,53%, Intesa Sanpaolo +2,29%, Unicredit +2,05%.
GIÙ JUVENTUS, AMPLIFON E IMA
Chiudono in rosso Juventus (-3,61%) e Amplifon (-1,27%). In calo anche Ima (-3,86%), su cui Kepler Cheuvreux ha confermato la raccomandazione hold con prezzo obiettivo a 48 euro. Seduta negativa per Erg (-4,27%), Datalogic (-2,28%) e Cerved (-1,97%).