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Il decreto Lavoro è legge: dal reddito di cittadinanza all’assegno unico e allo smartworking, ecco le novità più importanti

La Camera ha approvato in via definitiva il decreto Lavoro. Tante le novità previste. Ecco le più importanti

Il decreto Lavoro è legge: dal reddito di cittadinanza all’assegno unico e allo smartworking, ecco le novità più importanti

Il decreto Lavoro è legge. Con 154 voti a favore, 84 contrari, 12 astenuti e una lunga scia di polemiche la Camera ha dato il via libera definitivo al provvedimento che manda in pensione il reddito di cittadinanza e lo sostituisce con l’assegno di inclusione, conferma la proroga dello smart working per i lavoratori fragili della Pubblica amministrazione e per i genitori con figli under 14 nel privato. Ma le novità previste dalla legge sono tante: si va dai contratti a termine ai fringe benefit, passando per il bonus estate per i lavoratori del turismo.

Ecco i principali cambiamenti previsti dal decreto Lavoro.

L’assegno di inclusione manda in pensione il reddito di cittadinanza

Dal 1° maggio 2024 l’assegno di inclusione (Adi) prenderà il posto del reddito di cittadinanza. Potranno ricevere il nuovo sussidio le famiglie con un Isee sotto i 9.360 euro e un reddito familiare sotto i 6 mila euro annui, o 7.560 euro se il nucleo è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni e/o con disabilità. Il patrimonio immobiliare, esclusa la fissa dimora, deve essere inferiore ai 30 mila euro di valore. Potranno richiedere l’assegno di inclusione le famiglie che hanno tra i componenti soggetti disabili, over 60, minori ea svantaggiati inseriti in programmi di cura e assistenza certificati dalla Pa. Cambia anche la scala di equivalenza: il valore massimo è 2,2 (2,3 nel caso di disabili gravi). Il primo membro vale uno, a cui si aggiunge 0,5 per ogni altro con disabilità, 0,4 per over 60, 0,15 per bambini sotto i due anni e 0,10 per altri minori. Scende anche l’importo dell’incentivo che non potrà superare i 500 euro, a cui si aggiungono 280 euro per l’affitto. Il periodo di erogazione sarà pari a 18 mesi, trascorsi i quali ci sarà un mese di sospensione, prima di un rinnovo, stavolta per 12 mesi. 

Si potrà ottenere l’Adi iscrivendosi al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl): il primo appuntamento è entro 120 giorni, poi ogni 90. In caso di assenza non giustificata, l’erogazione dell’assegno viene sospesa. I componenti occupabili del nucleo familiare dovranno avviare un percorso di ricerca con un centro per l’impiego. Il beneficio verrà perso se dovesse essere rifiutata un’offerta di lavoro con contratto di almeno un mese. Per quelli fino sei mesi, l’assegno sarà sospeso. Per quanto riguarda la distanza, l’obbligo di accettare l’offerta vale “sul territorio nazionale se si riferisce ad un contratto a tempo pieno e indeterminato o a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi”. Se la durata del lavoro è pari o inferiore ad 1 anno, il percettore è obbligato ad accettare se il luogo di lavoro dista meno di 80 km dal domicilio per una tratta di massimo 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico. 

Assegno unico: maggiorazioni per i figli con un solo genitore

La maggiorazione dell’assegno unico viene riconosciuta anche in presenza di un solo genitore poiché l’altro risulta deceduto. Attualmente la maggiorazione è riconosciuta per ciascun figlio minorenne presente in nuclei in cui entrambi i genitori sono percettori di reddito da lavoro. 

Smart working: ecco la proroga

Per i dipendenti pubblici fragili a causa di patologie gravi lo smart working viene prorogato di ulteriori tre mesi, mentre per i dipendenti privati il lavoro agile viene prorogato al 31 dicembre per fragili e genitori con figli con meno di quattordici anni di età. Esclusi i genitori di figli under 14 che lavorano nella Pa. 

Contratti a termine: niente più causali per i rinnovi

Le causali necessarie per il rinnovo di un contratto con durata superiore ai 12 mesi e inferiore ai 24 previste dal famoso decreto Dignità diventano meno rigide, mentre quelle valide sui contratti di durata inferiore ad un anno vengono abolite. Per il periodo transitorio si prevede che ai fini del computo del termine di 12 mesi, si tiene conto dei soli contratti stipulati dallo scorso 5 maggio, data di entrata in vigore del decreto legge 48/2023.
Infine, via anche il limite quantitativo fissato al 20% per il personale in apprendistato rispetto ai dipendenti a tempo indeterminato. Lo stesso vale per le assunzioni di lavoratori in mobilità, disoccupati o svantaggiati.

Fringe Benefit: fino a 3mila euro per chi ha figli

Nel 2023 sale a 3mila euro la soglia dei fringe benefit per coloro che hanno figli a carico. Le utenze domestiche saranno incluse nel beneficio e gli strumenti saranno esenti dal pagamento di tasse e contributi.

Bonus estate per i lavoratori del turismo

Il lavoratori del turismo, dal 1° giugno al 21 settembre 2023, riceveranno un bonus estate. Si tratta di una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e gli straordinari.

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