IL DOWNGRADING NON FRENA LA BORSA DI MILANO
LE BORSE SPERANO NELLA FED (E NEL BRASILE)
Dopo un avvio debole segnato dallo shock per il downgrading di Standard & Poor’s, Milano ha in pochi minuti azzerato le perdite per poi imboccare la strada del rialzo, al pari delle altre piazze europee. La retrocessione del debito italiano, già nell’aria, conta meno delle attese per il vertice dell’Open committee della Federal Reserve, che si aprirà tra poche ore. L’indice FtseMib avanza dell’1,32%, a quota 14.314 punti. Positive anche le altre Borse europee. Londra +1%, Parigi +1,56%, Francoforte +1,28%. Nei mercati azionari europei salgono tutti i settori, in particolare utility (+1%), auto (+0,8%) e tech (+1,2%).
Sul mercato dei titoli di Stato, invece, torna a salire il rendimento del Btp decennale al 5,64%, più alto di 11 punti rispetto a ieri sera. Lo spread con il Bund tedesco si allarga a 387 punti. Ma, dopo lo scivolone sui mercati asiatici, recupera anche l’euro, risalito a 1,368 contro il dollaro, lo stesso livello della chiusura di ieri sera. A favorire la ripresa aiuta la smentita della Grecia su un possibile referendum per decidere se aderire ancora o meno all’euro. Al proposito, il New York Times cita un non meglio precisato uomo di Governo greco che al cronista ha risposto così: “Se la Grecia non onorerà un solo debito, ti manderò una cassa di Dom Perignon 2005”. Chissà chi pagherà il conto.
Di grande rilievo, invece, le prime grandi manovre in vista del vertice di Washington della Banca Mondiale e del Fmi. Alla vigilia dell’incontro tra i Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) che precederà il vertice, il presidente carioca Dìlma Roussef, alla prima uscita che conta del dopo Lula, ha annunciato che il Brasile proporrà ad altri Paesi emergenti di mettere a disposizione del Fmi svariati miliardi di dollari di nuovi fondi per aiutare l’euro zona a uscire dalla crisi.
A MILANO RIMBALZANO I TITOLI DELLE BANCHE
PROVE DI RIPRESA PER FINMECCANICA. MALE BPER
A Milano avanzano anche le banche: Intesa +1,1%, Unicredit +2,1%, Banco Popolare +2,1%, Ubi +3,2% e Mediobanca +2,1%, alla vigilia delle indicazioni sul prossimo consiglio da presentare al voto dell’assemblea. Unico titolo in forte ribasso, la matricola del Ftse/Mib Popolare dell’Emilia Romagna (2,2%). Buon rialzo anche per le Genreali (+1,6%) e Fondiaria-Sai (+1,1%). Prove di recupero per Finmeccanica (+1,2%), dopo il crollo dell’8% di ieri. Fra gli altri industriali, Stm sale dell’1,3%, Fiat, in attesa della conference di Sergio Marchionne con gli analisti alla City fa +2,2%, Prysmian segna +1,6%.