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Il debito pubblico italiano tocca un nuovo record, migliora il commercio con l’estero

Nuovo massimo storico a maggio per il debito pubblico italiano, che tocca quota 2.074,7 miliardi, in aumento di 33,4 miliardi rispetto al mese precedente – Sul fronte del commercio estero, l’Istat a rilevato un contenuto aumento per l’export (+0,6%) e una diminuzione per l’import (-0,9%) su base mensile – Avanzo commerciale +3,9 miliardi.

Il debito pubblico italiano tocca un nuovo record, migliora il commercio con l’estero

A maggio il debito pubblico italiano è aumentato di 33,4 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo un nuovo massimo storico a quota 2.074,7 miliardi. L’incremento è legato principalmente all’aumento di 20,4 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (che hanno raggiunto 62,4 miliardi, contro 35,8 nel mese di maggio del 2012) e al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche del mese (11,5 miliardi). Lo comunica Bankitalia nel Supplemento “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”.

Nei primi cinque mesi dell’anno l’incremento del debito (86,1 miliardi) riflette il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (58,1 miliardi) e l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (28,0 miliardi). Quanto alle entrate tributarie, a maggio sono state pari a 30,1 miliardi, in calo del 2,2% (0,7 miliardi) su base annua (30,8 miliardi). 

Sempre a maggio, sul fronte del commercio estero, l’Istat a rilevato un contenuto aumento per l’export (+0,6%) e una diminuzione per l’import (-0,9%) su base mensile. Nel confronto annuale, invece, il calo dell’export è stato dell’1,5%. Nell’ultimo trimestre, infine, si rileva una flessione congiunturale tanto per l’export (-0,5%) quanto, in misura maggiore, per l’import (-3,1%).

L’incremento congiunturale delle esportazioni a maggio 2013 è la sintesi di un aumento significativo delle vendite verso i paesi extra Ue (+3,2%) e di una diminuzione verso i paesi Ue (-1,8%). In crescita i prodotti energetici (+15,0%) e i beni strumentali (+3,6%). La diminuzione congiunturale dell’import è più accentuata per gli acquisti dai paesi extra Ue (-1,6%) rispetto ai mercati Ue (-0,5%). Solo i beni strumentali sono in crescita (+2,2%).

A maggio 2013 il consistente avanzo commerciale (+3,9 miliardi) supera di tre miliardi il surplus conseguito nel 2012. È il risultato di un surplus sia con i paesi extra Ue (+3,0 miliardi) sia con quelli Ue (+0,9 miliardi). Al netto dell’energia, la bilancia risulta in attivo per 7,8 miliardi.

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