Nei primi tre mesi del 2015 l’economia Italiana ritorna a crescere. E’ quanto ha annunciato l’Istat nella sua nota mensile. “La variazione congiunturale reale del Pil prevista per il primo trimestre è pari a +0,1%, con un intervallo di confidenza compreso tra -0,1% e +0,3%”, rileva l’istituto di statistica. Tale risultato è la sintesi del contributo ancora negativo della domanda interna (al lordo delle scorte) e dell’apporto favorevole della domanda estera netta.
La Borsa di Milano ritrova slancio sul finale di seduta e chiude con un rialzo dello 0,78%. Positive anche le altre principali piazze europee con l’eccezione di Londra che scivola dello 0,04%. Francoforte sale dello 0,66%, Parigi +0,83%, Madrid +0,35%.
Dopo un avvio dei listini incerto, la giornata è stata sbloccata dal via libera a grande maggioranza alla proroga del programma di aiuti alla Grecia da parte del Bundestag tedesco. Secondo quanto annunciato dal vice-presidente del Parlamento, Claudia Roth, i voti a favore sono stati 542, quelli contrari 32 con 13 astensioni. Si tratta della più ampia maggioranza mai riscontrata in una votazione al Bundestag su misure contro la crisi europea.
Il board dell’European Financial Stability Facility (Efsf) ha quindi deciso formalmente di estendere i finanziamenti alla Grecia per 4 mesi. In tal modo saranno disponibili 1,8 miliardi a condizione di una positiva conclusione della verifica finale del rispetto degli accordi attuali.
I movimenti più significativi della giornata si sono riscontrati sul debito governativo con lo spread Btp-Bund che in giornata è sceso sotto quota 100 per poi chiudere a 101 punti. Sono già gli effetti del Qe europeo che sta per partire lunedì.
Contrastata Wall Street che comunque si avvia a chiudere il miglior mese dall’ottobre 2011. Il Dow Jones cede lo 0,11% mentre l’S%P500 strappa un +0,01%. Nonostante il dato sul Pil sia superiore alle attese degli analisti, i mercati registrano alcuni dati sulla manifattura non brillanti. Nel dettaglio, il Pil è stato rivisto al 2,2% dal 2,6% precedente, una performance comunque migliore delle attese degli analisti ferme al 2%. Per l’intero 2014, il Pil degli Stati Uniti è cresciuto al ritmo del 2,4%, leggermente al di sopra della media del 2,2% registrata tra il 2010 e il 2013.
Sopra le attese degli analisti anche la fiducia dei consumatori americani misurata dall’Università del Michigan che è scesa in febbraio a 95,4 punti dai 98,1 di fine gennaio (contro 94 punti attesi). Il dato ha beneficiato nel corso degli ultimi mesi del forte ribasso dei prezzi del greggio che ha permesso al costo della benzina di tornare attorno alla quota storica di 1 dollaro al gallone e ha favorito un aumento dell’occupazione.
Sotto le attese invece i compromessi per l’acquisto di nuove case che sono saliti dell’1,7% a gennaio rispetto a dicembre (+1,8% le attese). Il dato è comunque il migliore dall’estate del 2013. Così come ha deluso l’indice Chicago Pmi sceso in febbraio a 45,8 punti dai 59,4 punti di gennaio, al livello più basso degli ultimi cinque anni e mezzo. Gli analisti si attendevano un calo modesto a quota 58 punti.
Il petrolio Wti sale dell’1,68%, il cambio euro dollaro è stabile a 1,1193 dollari al barile (-0,04%).
A piazza Affari brilla Gtech (+4,05%), che sale dopo aver incassato l’ultimo via libera da parte di un’autorità di controllo Usa all’operazione di acquisto di International Game Technology. Segue Moncler (+3,14%) che beneficia del giudizio positivo di Ubs che ha confermato la raccomandazione buy e aumentato il prezzo obiettivo a 15 da 14 euro. Terzo miglior titolo del Ftse MIb è Pirelli +3,09%, seguito da Enel +2,12% e Mps +1,65%. In fondo al Ftse MIb Wdf cede l’1,64%, Yoox l’1,46%, Mediolanum lo 0,51%, Stm -0,5% e A2A -0,33%.