La pandemia aggredisce anche una delle più grandi conquiste dell’era moderna: l’allungamento della vita media e la speranza di una vita più lunga. E’ l’Istat a documentarlo nel suo aggiornamento annuale sul Benessere equo e sostenibile.
L’Istituto di Statistica rileva un brusco arresto della speranza di vita con una contrazione, nel corso del 2020, di 1,2 anni rispetto al 2019. E’ uno degli effetti perversi della pandemia ancora in atto.
L’Istat spiega che a provocare l’abbassamento della speranza vita è il Covid con il connesso rischio di mortalità. Le province più colpite risultano non a caso quelle più devastate dalla pandemia fin dalla prima ora e cioè Bergamo, Cremona e Lodi, dove si registra un abbassamento della speranza di vita maggiore della media nazionale e pari a 4,3 anni per gli uomini e 4,5 anni per le donne.
Quelle popolazioni, del resto, sono state quelle che hanno visto la morte da vicino e che hanno dovuto subito fare i conti con l’effetto della pandemia. Infatti la lunga serie di camion militari che nella primavera del 2020 trasportavano le bare dei morti per Covid dall’ospedale di Bergamo ai cimiteri è tristemente entrata nella memoria collettiva dell’intero Paese.