L’epidemia del coronavirus gela i listini anche in Europa. Milano, grazie alla ripresa di Btp e banche dopo il voto in Emilia-Romagna, ha ridotto i danni in apertura. Dopo le 12, però, l’indice di Piazza Affari ha accelerato al ribasso: -1,7% circa attorno a quota 23.600 punti, poco meglio di Madrid -1,75%. Ribassi oltre la soglia del 2% per gli altri listini: Parigi e Francoforte -2,3%, Londra -2,5%.
Tutti i settori europei sono in rosso, tra i più penalizzati, ci sono Materie Prime, Trasporti, Lusso, Auto con perdite intorno al -3%.
I future a Wall Street segnalano un avvio in ribasso dell’1,3%.
La Cina ha prolungato le vacanze di Capodanno fino al 2 febbraio nel tentativo di contenere il virus. Nel 2003 l’epidemia Sars si concluse sette mesi dopo con oltre 8.000 casi di contagio e 800 decessi in 32 paesi
Il petrolio perde oltre il 3%, dopo aver chiuso la scorsa settimana in calo del 7%. Si teme una forte contrazione della domanda globale a partire dai clienti asiatici. Eni -1,66%, Saipem -2,6%.
Si intensifica in parallelo la corsa ai ben rifugio: l’oro sale a 1.582 dollari l’oncia, massimo da inizio gennaio, +0,5%. Confinvest guadagna a Milano il 5%.
L’euro si attesta a 1,102 contro il dollaro, invariato rispetto a venerdì e sul minimo da otto settimane.
Il rendimento del Bund decennale scende a -0,36%, minimo da metà dicembre. A gennaio, l’indice IFO che misura la fiducia delle imprese in Germania è sceso a 95,9 punti da 96,3 punti. Le attese degli analisti erano per un rialzo a 97 punti.
Intanto, dopo il risultato del voto di domenica, i Btp hanno innescato il turbo: il rendimento decennale scende di 17 punti base sui minimi da novembre a 1,05%. Spread a 138 punti base da 158 di venerdì.
In terreno positivo, anche le banche +1,1%, a differenza dell’indice europeo di settore -0,5%, che sovraperforma l’andamento delle Banche europee, oggi -0,5%.
Sale Monte Paschi +2,8% davanti a Banco Bpm +1,1%, Unicredit -0,3%.
Tengono anche le utility, a fronte del comportamento dei titoli di Stato: . Enel -0,6%; Snam e Terna +0,3%. Italgas +0,5%, Kepler ha promosso il giudizio da Hold a Buy, target da 5,60 a 6,30 euro. Poste +0,4%.
Andamento diverso per i titoli industriali: innesca la retromarcia Stm, già in rally venerdì, oggi punita -4,3% in linea con la frenata del settore chip. Pesante anche Prysmian -3,7%.
La tempesta infuria sul lusso: Tod’s -4%, Ferragamo -3,7%, Moncler -3,3%, Safilo -3,4%.
Fca -2%, ha presentato una mozione alla Corte distrettuale di Detroit chiedendo di rigettare le accuse di General Motors secondo cui Fca avrebbe pagato rappresentanti sindacali per far salire il costo del lavoro della casa automobilistica.
Telecom Italia -0,8%, Inwit -0,6%. Tim e Vodafone Italia hanno inviato ai potenziali investitori i ‘teaser’ per l’attesa vendita del 25% della società delle torri.
In ribasso anche il titolo Juventus -1,8% dopo il rovescio di Napoli.