Ogni giorno, Simone Bazzali, conosciuto in rete come il “Contadino Simo“, condivide le storie della sua vita tra la terra e gli animali, portando sulla tavola solo cibo che cresce con rispetto, seguendo i cicli della natura. “Un mestiere sacro. Chi fa questo lavoro è un custode della vita”, racconta. Diplomato perito chimico, con una parentesi in Giurisprudenza all’università di Udine e un contratto in Luxottica, il sogno di Simone era un altro: vivere della terra. Così, a Sospirolo, nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, ha iniziato con l’allevamento di galline ovaiole e la coltivazione di ortaggi, seguendo una filosofia agricola sostenibile e a basso impatto chimico. “Ho scelto di coltivare in serra per ridurre al minimo l’uso di trattamenti chimici”.
Il Contadino Simo: la passione agricola che ispira sui social
L’agricoltura, però, non è solo il suo lavoro, è anche la sua passione. Grazie ai suoi canali social, Simone ha trovato il modo di sensibilizzare i consumatori sull’importanza delle scelte quotidiane e far conoscere la bellezza del mondo agricolo. “Voglio far innamorare le persone di ciò che la natura ci offre”, dice, mentre condivide con il suo pubblico la sua quotidianità: la cura degli ortaggi, il lavoro nelle stalle, l’allevamento delle galline, e l’adozione di nuove pratiche agricole, come la piantumazione di alberi da frutto. Ogni giorno si dedica anche alle sue galline, un centinaio che segue con dedizione, e da poco ha avviato un nuovo progetto, piantando circa ottanta alberi da frutto. La sua giornata inizia all’alba, con il lavoro nelle stalle e nell’orto, e prosegue con la preparazione delle box settimanali per la vendita dei suoi prodotti freschi e stagionali.
Per lui, abitare la Terra significa essere suoi custodi, rispettando le risorse naturali. “Spero che il mio esempio possa ispirare i giovani a intraprendere una carriera nell’agricoltura”.
L’esperienza a Masterchef
il “Contadino Simo”, ha partecipato all’edizione 14 di MasterChef Italia, ma la sua avventura è stata breve. È stato eliminato alla seconda prova, subito dopo l’Invention Test dedicato al bosco, dove doveva gestire ingredienti complessi come la pernice e i funghi prugnoli. Nonostante la sua passione per la cucina, Simone ha avuto difficoltà a completare il piatto, presentando bocconcini di pernice asciutti e senza salsa. Gli chef Cannavacciuolo e Barbieri gli hanno fatto notare che, sebbene avesse avuto buone idee, la gestione dei tempi e l’uso delle tecniche non sono stati ottimali.
“Mi spiace tanto. È stata comunque una bella cosa entrare nella classe, non me lo sarei aspettato. Certo, sui tempi, non sono abituato. A casa cucino e quando è pronto, mangio”, ha dichiarato Simone al termine della sua esperienza, sottolineando come, nonostante l’eliminazione, abbia tratto lezioni importanti, soprattutto sulla gestione dei tempi in cucina.