La buona performance dei mercati asiatici in questo inizio settimana deve molto a Shanghai: l’annuncio della imminente operatività (fra una settimana) del collegamento Shanghai-Hong Kong è un’opportunità e un simbolo. Un’opportunità per gli investitori: sia quelli internazionali, che potranno acquistare fino a 13 miliardi di yuan al giorno (2,1 miliardi di dollari) di azioni cinesi, sia per gli investitori domestici, che potranno acquistare liberamente le azioni quotate a Hong-Kong. Ed è un simbolo della crescente internazionalizzazione dell’economia e del sistema finanziario cinesi.
Inoltre, il premier Xi Jinping ha pronunciato un ottimistico e distensivo discorso all’Apec, dettagliando di quanto la crescita dell’economia cinese sarà di supporto all’economia mondiale, dai 500 milioni di turisti cinesi che sciameranno per il mondo, agli investinmenti cinesi all’estero (fra cui 40 miliardi di dollari per migliorare la ‘Via della Seta’).
Il dollaro, dopo le impennate recenti, sta dando via una piccola parte dei guadagni, prendendo a scusa la supposta debolezza dei dati recenti sul mercato del lavoro (che deboli non sono affatto). Il rafforzamento dello yen ha dato vita a un regresso della borsa di Tokyo (-0,7%). L’oro anch’esso si è rafforzato contro dollaro (1170 $/oncia) mentre il petrolio WTI (78,9 $/b) è sui livelli di ieri sera. Leggermente positivi i futures sul S&P500 e sul Footsie.