Psicodramma Roma, goduria Lazio. Il derby a distanza della capitale ci regala due facce diversissime della stessa medaglia, quasi giallorossi e biancocelesti non possano proprio vivere la gloria nello stesso momento. L’incubo di ogni tifoso romanista che si rispetti (e dunque il sogno dei “colleghi” laziali) si sta materializzando partita dopo partita: il sorpasso in classifica ad opera dei rivali di sempre. Le due squadre sono ora separate da un solo punto ma gli stati d’animo sono praticamente opposti.
Lo 0-2 con cui la Sampdoria ha sbancato l’Olimpico potrebbe infatti avere ripercussioni devastanti sul campionato della Roma che, a questo punto, non teme solo di perdere il secondo posto, ma anche il terzo. Nessuna delle squadre di vertice sta male come quella di Garcia. Un disastro il suo 2015: 2 vittorie su 11 partite, un ruolino talmente negativo da non sembrare neanche vero.
“Noi giochiamo e gli altri segnano – ha commentato amaro Garcia. – Nulla è ancora compromesso, è chiaro però che questi risultati hanno fatto avvicinare molte squadre. E’ inutile guardare i risultati degli altri, bisogna tornare a vincere già da giovedì”.
Quando all’Olimpico arriverà la Fiorentina, per un ottavo di Europa League che può decidere una stagione. Non sarà facile anche in virtù di un ambiente che ha voltato le spalle alla squadra: ieri sera, al secondo gol della Samp, il popolo giallorosso è esploso in una rumorosa contestazione. Eppure il primo tempo della Roma era stato buono: qualche occasione (soprattutto con Totti) e una discreta gestione della gara.
A inizio ripresa però è successo il patatrack. Eto’o ha impreziosito la sua splendida prova da trequartista tuttofare con un assist al bacio per De Silvestri che, da buon laziale, ha spedito il pallone alle spalle di De Sanctis (60’). In un colpo solo la Roma ha visto riaffiorare tutti i suoi incubi che sono diventati realtà al 78’: Muriel, appena entrato al posto di Okaka, ha chiuso il match regalando ai suoi il sesto posto in classifica. Attenzione a questa Sampdoria, a soli 4 punti dalla zona Champions: con l’aria che tira nella sponda giallorossa del Tevere è meglio guardarsi le spalle…
Stato d’animo opposto in casa Lazio, dove la clamorosa rimonta non è più un sogno ma una concreta possibilità. I biancocelesti hanno espugnato anche Torino, raccogliendo così la quinta vittoria consecutiva e il terzo posto in classifica. Il tutto grazie a un grande Felipe Anderson, autore di una splendida doppietta nella parte finale del match (71’ e 78’).
“Mi ricorda il primo Cristiano Ronaldo, anche lui passò momenti delicati che lo portarono a diventare quello che è – l’omaggio di Pioli –. Ora pensiamo solo a fare più punti possibili, a vincere tutte le gare che restano senza porci limiti. La nostra mentalità è questa, ce la giocheremo fino alla fine”. Questa Lazio non scherza, la Roma è avvisata.