Seduta volatile con chiusura in rosso per il Ftse Mib -0,13% che comunque resiste meglio degli altri listini europei alle prese di beneficio. Londra cede infatti l’1,5%, Francoforte lo 0,72% e Parigi lo 0,47%. Lo spread Btp-bund è chiude a 120 punti base e rendimento all’1,95%,
Le Piazze europee si sono mosse deboli in attesa del voto del Parlamento greco per le riforme. La Bce, secondo fonti citate dall’agenzia Dow Jones, ha alzato nuovamente di 900 milioni di euro i fondi Ela (emergency liquidity assistance) a favore delle banche greche.
Il mercato guarda poi alle trimestrali aziendali, in particolare al settore high tech di Wall Street. Hanno deluso i conti di Microsoft e Apple, che continua a perdere terreno per i dubbi sulla tenuta delle vendite dell’iphone. Nonostante utili e ricavi trimestrali siano cresciuti in un anno di oltre un terzo, il gruppo di Cupertino ha infatti deluso per quanto riguarda il numero di iPhone venduti. Vendite anche su GoPro per colpa dell’utile deludente e su Yahoo dopo una trimestrale a luci e ombre.
Sul fronte macroeconomico le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono risultate molto meglio delle attese, aumentando in giugno del 3,2% rispetto a maggio e arrivando a 5,49 milioni di unità, il livello più alto dal febbraio 2007. Il prezzo del petrolio subisce un nuovo affondo sotto i 50 dollari al barile dopo i dati sulle scorte Usa pubblicati oggi. Nella settimana conclusa il 17 luglio le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono salite a sorpresa di 2,468 milioni di unità a 463,885 milioni, mentre gli analisti attendevano un calo di 1,6 milioni di barili.
Il cambio euro dollaro cede lo 0,55% a 1,0875. L’oro perde lo 0,97% a 1092,8.
A Piazza Affari le vendite sono guidate da Stm che raddoppia il calo della mattina e chiude con una perdita del 6,64% alla vigilia della diffusione dei conti. Ha pesato il taglio di raccomandazione a neutral arrivato dagli analisti di Citi ma anche le indicazioni deludenti di Apple e Ibm. Il calo del petrolio mette pressione su Tenaris -3,39% e su Saipem –3,34% che però paga anche la valutazione degli analisti di Mediobanca per i quali “l’intenzione di Eni di procedere a un deconsolidamento di Saipem richiederebbe circa 3-3,5 miliardi di capitali freschi secondo noi, per tagliare il debito a circa 2 miliardi. Ma il deterioramento del mercato di riferimento e le questioni specifiche legate all’azienda sembrano aver congelato l’interesse di investitori finanziari” Giù anche Eni -1,12%.
In controtendenza sul Ftse Mib, tra le migliori blue chip, Buzzi Unicem +2,76%, Moncler +1,9%, Prysmian +1,76%, Mediobanca +1,6% e Tod’s +1,53%. Attenzione del mercato a Bmps +0,38% dopo che il Il Sole 24 Ore ha riportato la notizia che i soci dell’istituto senese starebbero pensando di non rinnovare il patto di sindacato siglato un anno e mezzo fa.
Tra i titoli a minor capitalizzazione senza freno Premuda +18,92% dopo essere stato sospeso per eccesso di rialzo per buona parte della giornata. La società e le banche creditrici hanno concluso la stipula degli accordi di standstill e di proseguire le negoziazioni per ristrutturare il debito.